54.

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«Facciamo un gioco?» Jimin si rimise seduto sul divano, togliendo il capo da sopra le coscie di Jungkook e le gambe da quelle si Hoseok, incrociò le gambe e osservò i ragazzi.

«Quale?» chiese curioso Jin, la testa appoggiata sulla spalla del suo ragazzo e si faceva cullare dal tocco delicato di Namjoon che gli accarezzava la sua chioma castana.

«Mmmh» il biondo portò una mano sotto il mente pensando ad un gioco interessante da fare «Ce l'ho» urlò poi alzandosi dal divano «Obbligo o verità»

«Ma che davvero?» Jungkook alzò gli occhi al cielo e poggiò la testa sulla spalliera del divano «Non giocherò a quello stupido gioco»

«Sei così noioso» sbuffò Jimin «Devi unirti anche tu e non voglio sentire storie»

Jungkook si sdraiò sul divano poggiando le gambe sulle coscie di Hoseok.
«Non contate su di me» disse per poi chiudere gli occhi sperando di dormire un po'.

«Eh no» Jimin si avvicinò a lui «Tu giochi» lo prese per il colletto e lo tirò facendolo cadere dal divano provocando le lamentele di quest'ultimo e le risate del resto del gruppo.

«Ma che cazzo Jimin» urlò Jungkook «Non c'è bisogno di buttarmi dal divano»

«Tu gioca» disse il biondo mettendo il muso.

«Va bene, basta che la smetti di rompere» rispose il castano rassegnato. Si alzò dal divano e si mise seduto sul pavimento, le gambe alzate e le braccia poggiate sulle ginocchia. Accanto a lui c'era Hoseok che sembrava elettrizzato all'idea di giocare a obbligo o verità a differenza però del suo ragazzo che sembrava incazzato solo al pensiero. Taehyung invece era impassibile, sembrava come se in quel momento non volesse essere lì, si agitava sul posto lanciando, ogni tanto, occhiate a Jungkook.

«Bene, iniziamo» Jimin prese posto accanto a Jin e iniziò a fare la classica domanda:
«Obbligo o verità?» chiese in fine guardando Jin al suo fianco.

«Mmh...» il castano ci pensò un attimo poi rispose «Obbligo» disse deciso, ma comunque impaurito su cosa potesse fargli fare il biondo.

«Torno subito» si alzò dal divano ed andò in cucina chiudendosi dentro.

«Ma che sta facendo?» Jin continuava a guardare la porta della cucina non riuscendo a capire perché Jimin ci mettesse tanto, poi la porta si aprì e il biondo tornò con una ciotola in mano, si rimise seduto sotto lo sguardo perplesso di Jin che non aveva smesso un secondo di guardarlo.

«Ecco qua» disse passandogli la ciotola.

«Cos'è?» Jin allungò le mani incerto, poi la prese e guardò il contenuto.

«Il tuo obbligo» rise il biondo.

Jin rimase a fissare il contenuto della ciotola per qualche secondo, lo stesso fecero gli altri.
«Che gli hai messo dentro?» disse aggrottando le sopracciglia e facendo una faccia schifata a quella vista.

«Allora» Jimin si avvicinò ancora di più all'amico accanto a lui e con un dito indicò tutto quello che vi era dentro. «Ho messo del gelato, biscotti, patatine, formaggio, olive, burro d'arachidi, ketchup e maionese» alzò gli occhi su Jin e notò l'espressione inorridita di quest'ultimo «Tutto preparato con amore» disse in fine con un gran sorriso.

«Non mangerò questa roba» mescolò il tutto col cucchiaio e poi lo uscì fuori guardando quello schifo rimasto appiccicato al cucchiaio «Vuoi avvelenarmi?» disse girandandosi verso Jimin che non aveva smesso un secondo di ridere.

Don't hate me. Love me. ~ KOOKVWhere stories live. Discover now