XVIII

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Jungkook venne sbalzato in mezzo alla folla da qualcuno che aveva probabilmente la stessa consistenza del marmo, travolse alcune persone per poi sentirsi afferrare da una presa d'acciaio prima che cadesse inevitabilmente a terra, si girò di scatto verso la persona che gli tratteneva il polso con la convinzione di trovarsi di fronte l'Hati, ma l'aria nei polmoni gli si bloccò, nel buio poco invasivo in cui era caduta la stanza riuscì a vedere davanti a sé aveva una donna coperta da una maschera veneziana che le nascondeva il volto, l'abito settecentesco era ampio, il broccato gli parve bianco con decorazioni rosse, esso si apriva sul petto affinché si vedesse il raso cremisi che per colpa dell'oscurità sembrò della stessa sfumatura di un grumo di sangue rappreso, la pelle nivea del décolleté era l'unica cosa chiara percepibile in quel momento. Jungkook deglutì a disagio, spostando l'attenzione sui suoi piedi, ricordandosi all'istante la pericolosità degli occhi dei vampiri.

-Buonasera signora maschera.- disse la vampira davanti a lui, la voce melodiosa e ipnotica, il minore non rispose, si inchinò semplicemente e poi cercò di liberare il suo polso, pregando dentro di sé tutti i Santi conosciuti affinché ci riuscisse. Inaspettatamente non fu difficile liberarsi, i suoi occhi si spalancarono dallo stupore, ma non si fermò e si spinse in avanti alzando lo sguardo alla ricerca delle sagome dei suoi compagni, tuttavia incontrò gli occhi glaciali di qualcun altro, di nuovo si immobilizzò e ebbe subito l'impulso di abbassare la testa, non fece in tempo. Si sentì afferrare da mani gelide e forti che gli si posarono sul mento e lo costrinsero ad alzare il volto, non appena i suoi occhi incontrarono quelli dell'uomo, trasecolò.

-Che maleducazione, lo sai che non si può trattare così una dama?- all'inizio non percepì nulla, poi una sensazione di leggerezza iniziò a invadergli le membra, la sua testa si alleggerì, i suoi timori si sciolsero all'istante, non capì più perché fosse preoccupato, non ve n'era motivo e, inspiegabilmente, si sentì davvero in debito con la splendida donna alle sue spalle, davanti a sé il vampiro sorrise di sbieco.

Era l'inganno della magia vampirica, in un angolo recondito del suo cervello lo sapeva, ma l'illusione era così forte che il suo raziocinio non riuscì a prevalere. Si girò, quindi, verso la donna, inchinandosi profondamente, le prese la mano guantata e le fece il baciamano, iniziando a scusarsi a profusione, l'immortale dietro di lui rise divertito, per poi avvicinarsi e avvolgergli le spalle con un braccio.

-Guarda che piacevole sorpresa, un umano, che sia una Preda speciale? Che il nostro Master abbia deciso di modificare la tradizione senza renderci partecipi di tale decisione? Oppure è solo un coniglietto disobbediente?- domandò l'uomo divertito, la donna davanti a loro ridacchiò, per poi passare una mano sul petto di Jungkook, che voleva rispondere, però qualcosa glielo stava impedendo, non seppe bene identificare cosa fosse, ma non era più padrone di parlare e decidere cosa dire, lo scoprì quando sentì la sua bocca formulare un sì che non aveva nemmeno pensato, come nemmeno la frase dove ammettesse che era effettivamente disobbediente.

-Mi piacciono le Prede disobbedienti.- mormorò la vampira, guardandolo dritto negli occhi, avvicinandosi sempre di più, l'altro strusciò la guancia su quella del negromante.

Qualcosa nella magia cambiò, Jungkook potè percepire l'energia fredda della vampira svegliarlo leggermente e dargli più coscienza, ma senza lasciargli il libero arbitrio, voleva urlare e scappare, tuttavia l'unica cosa che riuscì a fare fu sorridere come un ebete, appena i due vampiri gli proposero di appartarsi si ritrovò ad annuire entusiasta e a seguirli con il suo corpo che ormai non riusciva più a percepire come proprio, la paura e l'orrore lo pervasero.

Le due figure lo tenevano stretto e si strusciavano contro di lui ormai con insistenza, baciandogli il collo, lo trascinarono impazienti in un corridoio nascosto sulla destra della stanza, arredato esattamente come quello da cui erano entrati, Jungkook cercò nella sua mente un incantesimo per riprendere possesso delle sue azioni, dai meandri della sua mente sapeva che il dolore era il modo migliore per risvegliarsi da un incanto di quel tipo, ma non riuscendo a essere padrone del suo corpo, la cosa gli riusciva difficile da fare, quindi snocciolò i suoi ricordi per vedere se ci fosse una formula che potesse allentare la volontà del vampiro su di sé. Si fermarono davanti a una porta, l'uomo gli liberò le spalle per aprirla e la vampira si addossò a lui.

Coiled SoulsWhere stories live. Discover now