XVI

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Jungkook rimise in ordine il materiale per il rituale di resurrezione, salutò i clienti e si diresse alla macchina, guidò tranquillo fino al all'Agenzia per stilare il rapporto.

Appena entrò nel suo ufficio si tolse la giacca in un sol gesto e si buttò a sedere dietro la scrivania, sbuffando accese il computer, appena iniziò a stilare il documento che riassumeva i lavori di quella serata il telefono squillò.

Prese la chiamata e si raggelò appena sentì cosa avesse da dire la voce dall'altro capo

-Arrivo subito.- disse solamente, per poi precipitarsi nel luogo designato.

All'inizio sembrò proprio come una scena di un film, le auto della polizia erano al di fuori della casa, i lampeggianti accesi, l'area era delimitata dai nastri gialli, molti poliziotti erano bianchi come dei cenci, alcuni vomitavano lontani dall'ingresso; il tempo sembrò rallentare, da fuori sembrava una normale casa ordinaria, bianca, il giardino curato, le luci brillavano dalle finestre; prima di entrare venne fermato e dovette mettere dei sovrascarpe in plastica e una tuta dello stesso materiale per evitare di contaminare la scena.

Appena il negromante mise piede all'interno l'odore metallico del sangue gli riempì le narici, Jungkook si fermò sulla porta, davanti a sé vide Mark, una mano sugli occhi, le spalle basse, ai suoi piedi, una scia rosso scuro, il detective alzò lo sguardo e i loro occhi si incatenarono, Mark era stanco, sotto i suoi occhi delle occhiaie viola scuro, un'espressione affranta impressa sul volto smunto, non disse nulla, alzò solo la mano per fargli cenno di seguirlo.

Lo spettacolo che gli si parò davanti lo fece vacillare, l'odore del sangue gli si aggrappò alla gola, inspirò con calma per diverse volte, in modo da abituare l'olfatto il prima possibile.

Era orribile, non c'era un centimetro delle pareti del salotto che non fosse ricoperto di sangue, non si intravedeva nemmeno il colore originale dei muri o dei mobili, che erano divelti e fatti a pezzi, ma la cosa più raccapricciante erano i corpi, anche se non era sicuro si potessero definire tali ormai, di essi erano rimasti solo un ammasso di budella, muscoli e pelle, disossati come polli, un moto di disgusto gli attanagliò la bocca dello stomaco, ebbe l'impulso di riempirsi d'aria i polmoni ma resistette, conscio che, dato l'odore, sarebbe stato peggio, si concentrò, quindi, sui dettagli estraniandoli dal contesto, ricordando gli insegnamenti della sua infanzia, quelli che  suo padre gli aveva dato; l'aveva allenato a rimanere impassibile davanti a scene del genere, eppure non avrebbe mai immaginato che ci sarebbe stata l'occasione di usufruire di quelle torture che gli erano state imposte.

-Dimmi che genere di bestia può fare una cosa simile, Jungkook.- chiese il poliziotto, la voce flebile, spiazzata.

-Non ne ho idea. Le ossa non sono state ritrovate? Magari posizionate con un rituale?- chiese, freddo, aveva iniziato a distaccarsi, poi iniziò a osservare attentamente la scena, i piedi sulla moquette producevano un rumore di risucchio ogni volta che faceva un passo da tanto che era pregna di sangue, prima di allora il giovane negromante non aveva nemmeno immaginato che un corpo umano potesse contenere così tanto liquido vitale.

-No. Non abbiamo trovato nemmeno la bambina.- pronunciò la frase in tono greve, il giovane negromante si voltò verso di lui di scatto.

-C'era una bambina? È stata rapita?- domandò agitandosi.

-Non lo so, ci sono creature che possono fare questo e rapire dei bambini?- provò a chiedere.

-Non so nemmeno io cosa possa essere, è possibile, ma non sicuro.- Jungkook si passò una mano sul viso, per poi scompigliarsi i capelli.

Una bambina, c'era di mezzo una bambina e non aveva la minima idea di cosa fosse quell'essere, chiuse gli occhi per un secondo e poi si avvicinò a ciò che rimaneva dei corpi, per vedere se fossero presenti tagli riconoscibili o segni particolari, ma le carni erano ridotte in modo tale da non permettergli di vedere alcunché, riconobbe però che i cuori, come il resto degli organi, erano presenti e intatti.

Coiled SoulsWhere stories live. Discover now