Chapter VII

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Camila's POV
"È stato solo sesso, Cabello. Non ricapiterà più.
Riportami la camicia, il prima possibile.

Upper East Side, n127.

-LaurenJauregui"

Lessi a voce alta e leggermente urtata il biglietto che mi aveva lasciato sul cuscino, Normani mi guardava come se non ci fosse niente di particolarmente strano.
"E allora?" chiese non trovando il punto.
"E allora, Mani? Allora? Allora io le sfondo la Canon che tanto ama, Normani. Cosa significa "solo sesso, Cabello" ?" dissi fin troppo alterata.
"Uhm... significa che... è stato solo sesso, forse?" disse Normani con quel tono ovvio che mi faceva incazzare ancora di più. Sbuffai.
"Lascia perdere Mani..." dissi sedendomi sul letto accanto a lei.
"Posso dire ciò che penso, Cam?" chiese poggiando una mano sul mio ginocchio, io annuì a sguardo basso. Mi ero incupita, era sempre così... dopo le mie sfuriate -brevi o lunghe che fossero- m'incupivo e smettevo di parlare all'improvviso, non perché, al contrario di quello che tutti pensassero, non volessi ma semplicemente perché non riuscivo a farlo, e l'unica ad averlo capito e ad averne capito le cause era quella stronza dagli occhi smeraldo che ieri mi aveva portato a letto e poi bidonata con un biglietto dove diceva di rivolere la sua camicia "al più presto". Che stronza, assurdo... pensai e scossi il capo di getto.
"Cam, ma mi stai ascoltando?" chiese piano Mani, scossi nuovamente il capo e lei sospirò.
"Stavo dicendo, mettendo un attimo da parte Lauren, non credi di dover ricordare che hai un fidanzato? Cioè dico fidanzato fidanzato, non ragazzo*..."
"Mani, ti prego..." dissi sottovoce iniziando.
"Va bene Mila, comunque ora andiamo da Lauren, DJ mi ha appena scritto" disse lei cambiando argomento e tono mentre si alzava velocemente dal letto tendendomi una mano, scossi il capo imbronciandomi, non volevo dare ulteriori soddisfazioni a Lauren Jauregui.
"Oh si, si si si..." disse leggermente sforzandosi perché stava provando a tirarmi di peso ma io mi ancoravo con i piedi al pavimento.
"Dai Mila! DJ ci ha invitato da Lauren per cena, ci saranno anche Allysus ed un altro vecchio amico di cui D non mi ha voluto dire il nome..." disse lei continuando a tirarmi.
"Che palle Mani..." dissi sbuffando imbronciata mentre strusciavo con le ciabatte sul parquet andando a prendere il mio cellulare.
"Cos'hai di meglio da fare? Vuoi stare qui tutta la sera ad alimentare il tuo dissidio? Non penso proprio... forza, vestiti" disse la mia amica rifacendo il letto ancora sfatto, evidentemente il servizio delle pulizie non era ancora passato.
"Oh e va bene... però prima devo fare una doccia" dissi lamentandomi rassegnata continuando a sbuffare mentre andavo verso l'armadio a prendere il necessario.
Dopo una buona mezz'ora sotto la doccia, uscì dal bagno in intimo e con un asciugamano nei capelli a mo' di turbante.
"Mani, mentre mi lavavo ho pensato ad una cosa..." dissi di spalle spalancando le ante della mia cabina armadio.
"Oh no, quel tono lo conosco..." sentì Normani con un tono scherzosamente disperato.
"Sceglimi il vestito più sexy che riesci a trovare qui dentro" dissi girandomi verso di lei con un sorrisetto malizioso e la mia idea che mi luccicava negli occhi.
"Lo sapevo..." disse scuotendo il capo guardandomi con un sorriso d'intesa, subito si alzò e si mise a cercare.
Per quanto le mie mutandine nere a pois ed il reggiseno rosa non mi sarebbero dispiaciuti in altre occasioni, decisi di cambiare anche l'intimo che avevo scelto a caso precedentemente. Guardando le opzioni che Normani man mano poggiava sul letto, optai per un completino nero in pizzo.
"Scelto, Mani?" chiesi alla mia amica che guardava soddisfatta l'abito che aveva in mano, era quello che indossai la sera della mia prima volta, alle superiori. Non era niente di che, un vestitino nero corto con dei motivi floreali in pizzo sul corpetto, non l'avevo mai buttato perché ogni volta che lo indossavo mi ricordavo di lei, di come le sue mani andassero perfettamente sui miei fianchi e di quanto le sue dita fossero state agili a farlo volar via.
"Avevo detto sexy, Mani... non sentimentale..." dissi quasi malinconicamente toccando con cautela il vestito, come se quel contatto potesse riportare alla mente ricordi.
"Eri sexy quella sera, lo sarai sicuramente il triplo ora... e poi, oltre che ricordare che con te non si gioca, deve ricordarsela anche lei quella volta" disse Normani decisa a non permettermi di scegliere un altro capo che non fosse quello.
"Okay Mani, hai vinto..." dissi sorridendo risvegliandomi dal turbine di ricordi, presi la gruccia con l'abito dalle sue mani avviandomi verso il bagno.
"Muoviti che facciamo tardi!" mi urlò dietro.
Nemmeno venti minuti dopo fui pronta, cosa molto insolita. Mi spruzzai il solito profumo, diedi un'ultima occhiata al mio riflesso nello specchio ed indossai l'espressione più beffarda e cinica che avessi. Se per Lauren Jauregui era stato solo sesso, per me allora sarebbe stato lo stesso. Presi la sua camicia del cazzo che rivoleva così tanto mettendola nella mia borsa, chiamai Alfred che mi disse sarebbe arrivato a breve e con Normani iniziammo ad avviarci nella hall del Palace.
"Prendi qualcosa Mani?" chiesi alla ragazza dietro di me mentre mi dirigevo spedita al bancone, avevo bisogno di alcol  se volevo che andasse tutto come previsto.
"Solo dell'acqua", disse per poi rispondere al cellulare allontanandosi un po', io feci spallucce e chiesi al barman uno scotch e dell'acqua per lei.
"Andiamo a scotch, addirittura..." disse canzonandomi dopo aver chiuso la telefonata.
"Solo per avere una spintarella" le risposi mentre lei beveva il bicchiere d'acqua tutto d'un sorso manco fosse uno shottino.
"Sarà, cerca di non esagerare però Mila... ti ricordo di John" disse lei diventando improvvisamente seria. John, già... John.
"Lo so..." dissi sospirando non guardandola negli occhi.
"È che... boh, non lo so Mani, sono confusa..." continuai alzando poi il bicchiere vuoto per far cenno al ragazzo del bar di riempirlo.
"Forse ti sembrerà una cazzata ma per me stamattina è stato come farci l'amore di nuovo dopo quattro anni... e lo so che ho tradito il mio futuro marito ma io... non so se riesci a capirmi... quello che voglio dire è che non è stato per niente sesso, ecco." le confessai guardandola con uno sguardo d'intesa sperando cogliesse il messaggio senza farmelo dire palesemente.
"Mila..." disse toccandomi il braccio come a confortarmi, nel frattempo Alfred entrò nell'atrio facendoci cenno di andare. Buttai giù l'ultimo sorso di scotch e camminai velocemente verso le grandi porte di vetro dell'hotel.
"Signorine, dove andiamo?" chiese l'uomo dopo averci chiuso la portiera ed essere entrato al posto del conducente. Mani gli diede l'indirizzo che DJ le aveva inviato, ovviamente lo stesso lasciatomi dalla stronza sul bigliettino. Lauren Jauregui, tieniti pronta, pensai.

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