Stavamo camminando rilassati e felici a parco Valentino, qualche panchina di ferro battuto costeggiava dei sentieri ,qualcuno camminava con un cane a guinzaglio e qualche altro invece si faceva la sua corsetta postprandiale per smaltire la pesantezza del cibo del pranzo domenicale .
-voglio andare nel deserto- mi disse cosi, di punto in bianco
-per vedere le piramidi?- gli chiesi curiosa
-per vedere le piramidi, per vedere i cammelli e per scambiarti con dieci di loro- lo guardai fermandomi mentre si girò a ridere della mia espressione.
-e cosa te ne faresti di dieci cammelli, sentiamo- fece finta di pensarci su
-sai quanti soldi ci faccio con dieci cammelli? Li metto in via Roma e sono certo che diventeranno una bella attrazione turistica- pensai a quanto scemo fosse
-ah, ed io che credevo ti saresti dato al circo. Tanto il clown di turno già ce l'hai e non devi neanche pagarlo- mi riferivo a lui e quando lo capi mi guardò ed io iniziai a correre sapendo che mi avrebbe solleticato per vendicarsi.
Questo,mi fece inevitabilmente pensare al villaggio Leumann e quasi mi scoppiò il cuore per il ricordo; come allora mi fermai di scatto ma stavolta precedette la mia tattica, difatti mi afferrò al volo per i fianchi e li fece allacciare al suo busto.
-presa- mi disse sorridendo mentre lo baciai.
Dei ragazzini innamorati,ecco che cosa eravamo.
Ridacchiai dei suoi occhi cosi luminosi che mi guardavano dal basso mentre i capelli sciolti incorniciavano il mio volto raggiungendo l'altezza del seno.
Indossavo una comoda felpa primaverile, di due taglie più grandi della mia proprio perché adoravo perdermici dentro e nel modo in cui Paulo arpionò i miei fianchi ,per reggermi senza lasciarmi cadere per terra, la spostò lasciando parte della mia schiena nuda ed esposta al piccolo venticello fresco.
-sei la bambina più bella del mondo- mi disse dolcemente baciandomi prima la punta del naso e poi la bocca.
Era ancora un ricordo di quel giorno, dove forse per la prima volta tra di noi avevamo fatto un passo decisivo, addentrandoci dentro questo terreno che ci aveva inevitabilmente condotti su uno stesso binario, adesso pronti a percorrerlo insieme.
Quella stessa sera, quando tornammo a casa, dopo aver fatto l'amore scontrandoci con le pareti della casa, mentre la mia pelle era torturata da sbalzi termici,il freddo del muro e il caldo della sua bocca e del suo corpo, andai a letto desiderando che la mia pancia, da un giorno all'altro iniziasse a gonfiarsi come un palloncino.
Quella stessa sera tutto cambiò.
La ragazzina che era in me, adesso sembrava del tutto disposta a diventare una vera e propria giovane donna, a fare passi in avanti molto più decisivi che andare a vivere da sola e costruirsi una carriera.
Accesi la luce dei faretti e Paulo aprì immediatamente gli occhi guardandomi preoccupato.
-stai bene?- mi chiese baciandomi la spalla su cui la sua testa stava appoggiata.
Piegai le ginocchia uscendo fuori dalle lenzuola e alzandomi dal letto per andare verso la borsa ed aprirla.
Quella carpetta era ancora lì e la tirai fuori,ritornando sul letto.
-ho firmato un nuovo contratto- gli passai la carpetta e lui si tirò su a sedere.
-posso?- mi chiese ed io annui lasciando che ne estraesse quel cumulo di fogli ordinatamente spillati.
Paulo lesse qualche rigo, sfogliò le pagine e sospirò di sollievo quando si rese effettivamente conto che nulla era cambiato se non il  titolo del mio posto di lavoro e lo stipendio.
Mi sorrise poggiandoli sul materasso e scattò via dal letto prendendomi in braccio e girando su se stesso.
-auguri amore- mi disse dolcemente
-secondo te, sono in grado di fare una cosa simile?- gli chiesi perché, mi torturava da giorni questa paura di non poter essere all'altezza.
-sei la ragazza più intelligente che io conosca e, Gwen per te non c'è un momento esatto in cui inizia e finisce la tua giornata lavorativa, sei stava capace di lavorare persino quando eravamo a Londra per rilassarci- arrossi colpevole
-fa parte di te e io l'ho capito da subito e lo accetto perché ti rende la donna che amo. Sono strasicuro che saprai fare addirittura meglio di quello che Agnelli si aspetta e come sempre io, sarò orgoglioso di te- mi chinai a baciarlo con tutto l'amore che provavo per lui e, fidatevi è cosi tanto che mi sarebbe servita l'eternità oppure forse, nemmeno quella sarebbe bastata.
-ti amo- .

Fino Alla FineWhere stories live. Discover now