Capitolo 8

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Sabato mattina gli uffici sono in agitazione, stasera c'è la partita in casa contro il Palermo e il testosterone è alle stelle; il weekend in Svizzera è stato indubbiamente rimandato sia perchè è una partita a cui lavorativamente voglio prender parte, sia perchè i miei ormai amici, se cosi posso definirli, sono stati chiari nel dirmi: "Gwen devi esserci assolutamente, questa è una delle partite migliori della serie A", forse è anche il caso di ammettere che giovedì pomeriggio in totale segretezza sono scesa allo store ad acquistare la maglia che avrei voluto indossare o per lo meno tenere dentro la borsa nel caso Agnelli avesse specificato di vestirsi in modo formale.

Okay, non è stato così facile uscire dallo store, perchè fosse stato per me le avrei comprate tutte ma davvero tutte, dalla prima all'ultima, ma nonostante il buon stipendio ben oltre la media, anche forse troppo, ho avuto la lucidità mentale di impormi che non avrei dovuto esagerare per cui avrei dovuto ridurre la scelta a una o massimo due maglie.Considerando che quella di Higuain mi era stata regalata da Mat meno di un mese fa, potevo far ricadere la mia scelta su Cuadrado e  Pjanic ma poi lei era lì, una grande tentazione , perchè benchè custodissi segretamente ,quella del diretto proprietario , tra i maglioni evitando che quel folle di Mat me la soffiasse da sotto il naso, volevo averne una mia una che magari gli avrei fatto autografare se solo avessi avuto più coraggio e la sfacciataggine di Mat. Inutile dirvi che nonostante fosse lì tanto quanto il prurito alle mani di prenderla e portarla a casa, l'imbarazzo di potermi trovare in situazioni scomode come il dover spiegare alla dirigenza il perchè proprio quella maglia su cui se ne parlava tanto,anche forse troppo, l'imbarazzo di poter trovare alle mie spalle la sua magnifica fidanzata a cui sarebbero sorti dubbi senza motivo e a cui poi avrei dovuto dare una spiegazione a Dybala se mai si fosse infastidito, in quel momento i contro erano così tanti che alla fine ho acquistato una normale maglia con il logo, una che non mi avrebbe messo nei guai.

I miei pensieri, forse li chiamerei più rimorsi ,vengono interrotti dal bussare alla porta, alla quale rispondo "avanti" aspettandomi qualche collega non certamente l'origine dei miei pensieri scombussolati.

-posso rubarti due secondi?- chiede mettendo un piede dentro l'ufficio, annuisco e gli indico la sedia

-vorrei parlarti di una cosa in privato- capisco preferisca confidarsi senza che altri lo possano sentire e se da una parte ne sono infinitamente lusingata, dall'altra ho quasi timore a sapere cosa vorrà dirmi.

-Marty, puoi lasciarci un momento?- chiedo sperando che non si faccia cattive idee, lei fortunatamente annuisce e si accomoda fuori.

-posso esserti utile?- mi rivolgo alla sua persona con tanta attenzione dimostrandogli che se ne sono capace sarò ben lieta di dargli una mano

-si, volevo chiederti se fosse possibile anticipare la conferenza stampa di mezz'ora, ho chiesto al capitano ed è disposto a far cambio con me- mi appunto questo cambio su un post-it che appiccico nella cartella relativa alle comunicazioni che dovrò dare alla stampa prima dell'inizio della partita

-tutto qui?- mi sembra leggermente preoccupato

-no, domani potranno esserci articoli scomodi a cui non voglio dovermi giustificare, a fine partita porto Antonella fuori a cena e ogni volta puntualmente finiamo in prima pagina su qualche rivista gossip, se si potesse evitare questa cosa ne sarei grato- annuisco e faccio giusto delle domande che a questo punto mi tocca dovergli fare.

-voglio parlare con il tuo Manager almeno entro e non oltre le quattro di quest'oggi, fammi sapere più o meno come ti muoverai, il locale e tutto, farò prenotare a nome mio o di qualcun'altro dello staff e ti farò recapitare nome e orario- lui annuisce e cerca qualcosa sul cellulare o più semplicemente chatta con qualcuno.

Fino Alla FineWhere stories live. Discover now