-forse è la volta buona che ci toccherà rianimare tuo padre- mia madre al mio fianco scatta foto e ride insieme a me per l'espressione da pesce lesso di mio padre, mentre Mat, delicato come un ippopotamo cerca di passare inosservato, gettandosi quasi addosso al numero ventuno.

-buona sera Andrea- lo saluto baciandogli la guancia e lui ricambia

-vedo che hai conosciuto mio padre e il mio migliore amico- mi accomodo nel sedile accanto a lui e sento mia madre parlare con mio padre, spiegandogli forse come deve fare per continuare a respirare.

Sulla strada il chiacchiericcio è parecchio animato dallo spirito di Mat e dalla gentilezza di Andrea che , si mostra per il campione che è.

Quando il mini van parcheggia all'ingresso dell'aeroporto, mi guardo un'ultima volta attorno e scatto una foto mentale aprendo e chiudendo gli occhi.

-buon rientro a casa ragazzi e Gwen, buona vita e mi raccomando ricordargli al dieci che è un campione- ci abbraccia tutti e va via, lasciandoci davanti le porte automatiche.

-ragazzi, quello era Andrea Pirlo- esclama eccitato mio padre mentre, con due valigie tra le mani si accinge a varcare le porte.

-ben svegliato papà- lo sfotto e lui perso ancora nei suoi sogni di tifoso va dritto verso il gate non sentendomi nemmeno .

Anche l'ultimo bagaglio è stato controllato e messo in stiva mentre noi, dopo aver salito le scale mobili e aver superato il metal detector, attendiamo il controllo dei biglietti e infine l'imbarco.

Il mio posto è dal lato del finestrino come piace a me e fortunatamente al mio fianco c'è Mat, compagno inseparabile di viaggi.

Quando arriveremo in Italia sarà un giorno nuovo e Gonzalo subirà l'intervento; sono contenta di poterci essere e soprattutto di essere da sostegno a Paulo, sapendo che per lui Gonzalo è come un fratello.

-dici che dormiremo?- mi chiede mentre allacciamo le cinture e le hostess si accertano che gli spazi per i bagagli a mano siano stati perfettamente chiusi.

-ad un certo punto crolleremo- sono comunque otto ore di volo e il minimo che potremmo fare è concederci un momento di riposo, altrimenti appena atterreremo sembreremo degli zombie.

"Signore e Signori, desideriamo richiamare la vostra attenzione su alcune dotazioni di sicurezza di questo velivolo.
Osservate come allacciare, stringere e slacciare le cinture di sicurezza.
Gli assistenti di volo vi stanno mostrando l'ubicazione delle uscite di emergenza, localizzate quelle più vicine a voi. Un sentiero luminoso vi aiuterà nella localizzazione.
In caso di necessità, l'alloggiamento che contiene le maschere con l'ossigeno si aprirà automaticamente. Prendete una maschera ed attivatela tirando energicamente verso di voi. Coprite naso e bocca e respirate normalmente. Solo dopo averla indossata aiutate coloro che necessitano di assistenza. La maschera funziona anche se il sacchetto di plastica non si gonfia.
Il salvagente si trova nella tasca sotto la vostra poltrona. Indossatelo come vi sta mostrando l'assistente di volo, allacciatelo e tirate in modo che aderisca bene.
Il salvagente deve essere gonfiato solo immediatamente prima di abbandonare il velivolo tirando energicamente le cinghie sul davanti. Nel caso in cui non si gonfiasse, soffiate nei tubi di gomma.
Per ulteriori informazioni vi raccomandiamo di prendere visione delle norme di sicurezza riportate sul cartoncino posto nella tasca della poltrona di fronte a voi. Grazie per l'attenzione. "

Stavolta lo ascolto per davvero, ultimamente ho imparato a dire "che ne so?" piuttosto che "che ne sapevo?".

PREVENIRE è MEGLIO CHE CURARE.

i proverbi dei miei nonni, in questi casi mi ritornano sempre utili.

-tanto moriremo comunque, nel caso- do un pizzicotto a Mat facendolo zittire.

Fino Alla FineWhere stories live. Discover now