Erano circa le 8:30 di sera, ero esausta e mancavano ancora due shooting, salutai sorridente Michelle che aveva appena finito e stava andando via e poi sbuffai rumorosamente.
"Signorina Jauregui, c'è una persona nel suo studio" disse Katherine dopo essersi avvicinata a me che stavo bevendo.
"Falla venire qui, non posso fermarmi altrimenti non mi sbrigo nemmeno per mezzanotte" dissi alla mia segretaria posando la bottiglina d'acqua, lei annuì velocemente.
"Cabello, tocca a te" dissi duramente, contraendo la mascella senza guardarla, lei mi passò accanto squadrandomi. Mentre camminava, o meglio, sculettava verso lo sfondo, la guardai, il suo corpo era decisamente cambiato... le sue gambe erano più affusolate, le sue forme più delineate ed il suo sedere, beh... Era diventata una donna, una bellissima donna, nel vero senso della parola. Indossava dei pantaloni di jeans skinny, una camicia a scacchi rossi e neri in vita, una maglietta bianca della Levi's ed un giubbotto di jeans della stessa tonalità dei pantaloni, il tutto abbinato ad un tacco bianco abbastanza alto, dovevo ammettere ch'era proprio sexy.
"Puoi togliere le scarpe, per favore?" chiesi cercando di essere quanto più possibile distaccata dalle mie emozioni, lei, ancora di spalle, si abbassò mettendo in mostra il lato B e le slacciò per poi toglierle.
"Amore!" una voce fin troppo conosciuta mi fece scacciare velocemente i pensieri che mi si erano formulati in testa.
"Hey..." dissi girandomi verso Sam ch'era venuta vicino a me, la ragazza mi diede un veloce bacio sulle labbra e quando mi staccai vidi Camila guardare verso Normani con le sopracciglia alzate.
"Che ci fai qui?" dissi cingendole la vita. Non sapevo perché lo stessi facendo, oh andiamo... chi volevo prendere in giro, era ovvio che lo sapessi. Sapevo perfettamente quanto fosse sbagliato soprattutto perché avevo intenzione di lasciarla però non potevo evitarlo.
"Ti ho chiamato e non rispondevi... mi trovavo in zona e così ho pensato di passare..." disse lei sorridendo.
"Mh... ti trovavi in zona eh?" chiesi sfottendola mentre le sorridevo, lei fece una smorfia dandomi un altro bacio.
"Sì okay, bello spettacolo... possiamo velocizzare i tempi, Jauregui?" disse Camila con un tono... innervosito? Ma cosa voleva, io veramente.. mi prendi per il cu- devi essere professionale. Professionale Lauren, professionale. Mi calmai interiormente, sospirai per scacciare via il nervoso.
"Aspettami in studio, farò il prima possibile" dissi a Sam, lei annuì mordendosi il labbro e poi si avviò verso l'ascensore.
"Grandioso..." sentì un commento alquanto sarcastico da parte di Camila.
"Cabello, hai detto qualcosa?" chiesi facendo finta di non aver sentito.
"Assolutamente nulla, puoi muoverti?" disse acidamente. Cristo, questa ragazza era stata creata per rovinarmi l'umore. Decisi di non rispondere e presi a scattare le foto.

"Okay Cabello, hai finito... puoi andare" dissi alla ragazza mentre m'incamminavo verso Mani per salutarla.
"Oh Laur però qualche volta usciamo insieme, devi raccontarmi parecchie cose vedo.." disse Normani ridendo dopo avermi abbracciato.
"Certo, quando vuoi... il mio numero ce l'hai" dissi ridacchiando dandole un paio di pacche dietro la schiena.
"Mani, andiamo?" chiese altezzosamente Camila, fingendo di non aver visto che stavamo parlando.
"Si, Mila... allora ciao Laur, ti chiamo" disse Mani congedandosi, io annuì sorridendo ed alzai la mano a mo' di saluto mentre s'incamminava dietro Camila ch'era qualche passo più avanti. Scossi la testa, era assurda quella ragazza, dopo tutto quello che mi aveva fatto si permetteva anche di fare l'offesa, cose da non credere.
"Vieni Lola, finiamo questa giornata in bellezza" dissi sorridendole mentre con un cenno le indicai di andare verso il set.

Dopo mezz'ora stranamente avevo finito gli shooting, almeno per quella sera. Salì nel mio studio, presi le mie cose e mano nella mano con Sam presi l'ascensore per andare al piano terra.
"Arrivederci Signorina Jauregui, Signorina Sam" disse gentilmente il receptionist, noi ricambiammo il saluto uscendo dall'edificio.
"Le faccio portare l'auto, Signorina" disse Jhonny, uno dei due agenti di turno prendendo il walkie-talkie per avvisare il parcheggiatore, io annuì.
"Lauren... possiamo parlare?" sentì una mano toccarmi il braccio e quella voce che conoscevo alla perfezione, mi voltai verso di lei.
"Cosa vuoi, Camila?" chiesi con un tono duro.
"Parlare con te" rispose lei.
"Camila, non voglio parlare con te" dissi guardando la strada, il parcheggiatore mi aveva portato l'auto e mentre mi avviavo per raggiungerla, Camila mi bloccò per il polso.
"Avviati in macchina, piccola" dissi a Sam con un sorriso, lei mi stampò un leggero bacio sulle labbra e fece come le avevo detto.
"E lasciami" dissi fra ti denti a Camila che ancora mi stringeva il polso.
"Puoi mollarmi, io le cose le affronto mica scappo" dissi sarcasticamente guardandola con un sorriso ironico.
"Ascoltami" disse lei liberandomi il polso incassando il colpo.
"Camila, senti... mi sto innervosendo, per favore, non te lo ripeto più... lasciami stare" dissi enfatizzando le ultime due parole mentre iniziavo ad agitarmi.
"Non mi muovo da qui finché non mi ascolti" disse incrociando le braccia sotto al seno.
"Non voglio sentire niente" scandì ogni parola sibilandola fra i denti. Lei mi guardava fisso negli occhi che erano pieni di rabbia.
"Va' via" dissi a tono basso.
"No"
"Camila, ho detto vattene! Fa' quello che sai fare meglio, scappa! Vai, parti! Fai il cazzo che ti pare ma lasciami stare!" dissi alzando la voce in tono amareggiato mentre gesticolavo in dicando non so cosa.
"Lauren..." disse lei abbassando lo sguardo, io scossi il capo facendo schioccare la lingua sotto al palato a denti stretti provocando un suono.
"Ciao Camila, riguardati" dissi retoricamente mentre salivo in auto per poi sfrecciare nella trafficata New York.

Camila Cabello, chi diamine ti credi di essere?

Note autore:
rega la vedo male male

-enjoy(;

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