"Bene ragazzi, vi vedo tutti pronti... possiamo iniziare" dissi entrando nel set insieme a Normani e lo staff che avevo radunato durante il tragitto. Presi la reflex e mi tolsi le scarpe buttandole chissà dove sfoggiando i miei calzini con su raffigurata la "Notte Stellata" di Van Gogh mentre i presenti mi guardavano interrogativi.
"Che c'è? Voi dritti dritti, io senza scarpe... ognuno ha le sue abitudini!" dissi facendo spallucce causando una risata generale.
"Allora, il piano che abbiamo accordato con la vostra Maestra è quello di fare alcune foto vestiti da ballerini ed altre in maniera normale, di queste foto ne sceglierò due che mediante un processo di photoshopping verranno modificate e messe in modo tale che si abbiano "due persone" schiena a schiena" dissi mimando le virgolette " ed altre in cui farete qualche passo di danza o qualcosa di simile... dunque l'idea finale è quella di avere un manifesto rappresentante il vostro aspetto da danzatori professionisti ma allo stesso tempo anche quello da persone comuni, come tutti coloro che lo guarderanno, l'intento di questo progetto è quello di pubblicizzare voi e la vostra compagnia ma anche quello di avvicinare piccoli e grandi al mondo della danza e del teatro in generale" dissi meccanicamente senza fermarmi, come a seguire il copione che mi ero fatta mentalmente, i ragazzi annuivano. Li avevo tutti di fronte e mi stavo sforzando di mantenere l'attenzione su tutti tranne che su Camila.
"Tutto chiaro?" chiesi sorridendo, varie affermazioni di consenso uscirono dalle loro bocche, così decisi di iniziare.
"Okay... Robin, metti un po' di musica" dissi guardando il mio collaboratore che subito fece come gli avevo detto.
"Bruce, inizi tu... voi altri potete anche accomodarvi o girare il set o... insomma fate quello che vi pare senza lasciare questo piano" dissi sbrigativamente agli altri.

"Lauren, come devo mettermi?" chiese Louis impacciato, io sorrisi lievemente.
"Rilassati, solo... agisci normalmente, sciogliti!" dissi urlando per sovrastare il rumore della musica. Adoravo fotografare con quella melodia nelle orecchie e in più pareva mettere la gente che posava a proprio agio.
Feci una media di venti/venticinque scatti a persona cercando di prendere tutte le angolazioni possibili, era ormai tardo pomeriggio e seppur fossero passate solo 5 ore dall'inizio dello shooting ero già stanca morta ma la cosa positiva era che mancavano solo Lola, Michelle e Camila.
"Perfetto Louis, grazie" dissi con un sorriso al ragazzo che aveva finito di posare mentre mantenevo la camera aggrovigliando il laccio alla mia mano per assicurarmi che non cadesse.
"È stato un piacere" disse stringendomi la mano.
"Anche per me" risposi facendo altrettanto.
Chiesi ad una ragazza dello staff di portarmi dell'acqua ed un panino chiedendo alle persone rimaste se volessero qualcosa.
"Potrei avere un caffè?" chiese Camila, seduta sul divano in pelle di fianco a Normani, con un sorriso gentile alla ragazza. Per la prima volta sentì la sua voce in un tono udibile dopo tutto quel tempo e, cazzo, quella fottuta voce mi destabilizzava ancora dopo quattro maledetti anni. Scossi la testa e sospirai.
"Va bene, facciamo una pausa... fra mezz'ora riprendiamo!" dissi allo staff per poi andarmi a sedere su una delle poltroncine in fondo alla sala.

"Da quanto tempo fotografi?" chiese Lola mangiando una manciata di patatine.
"Da-" disse Camila ma poi si fermò, abbassando subito lo sguardo sul pavimento, io la guardai alzando un sopracciglio poi sospirai.
"Fotografo da praticamente sempre" dissi ridacchiando.
"Davvero? Quando hai avuto la tua prima macchina fotografica?" chiese Michelle indicando la reflex che avevo poggiato sul tavolino davanti a me.
"Intendi quando ho avuto la prima reflex o anche la macchinetta fotografica del nonna va bene?" risi ed anche le altre fecero lo stesso.
"No, intendo una fotocamera professionale" disse lei lasciando sfumare la risata.
"Io... uhm... al liceo" dissi deglutendo mentre sorridevo a labbra strette cercando di non guardare Camila.
"Accidenti, ma non ti è venuta a costare un occhio?" chiese Lola incuriosita.
"Oh no.. in- in realtà... è stato un regalo" dissi continuando ad evitare lo sguardo della mia ormai ex ragazza che bruciava su di me, sapevo che stavamo pensando alla stessa cosa, allo stesso momento, allo stesso ricordo.
"Fammi indovinare, il tuo ragazzo?" disse Michelle battendo le mani entusiasta, per cosa non lo so. In quel momento fu inevitabile guardare Camila che mi guardava torturandosi le mani.
"Okay, è arrivato il momento di riprendere..." dissi alzandomi dalla poltrona deviando l'argomento.
"Ma non vale!" si lamentò Michelle.
"E invece..." dissi ridendo.
"Inizio con te, su... va' vicino lo sfondo" continuai dedicandole un sorriso.

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