-lasciamoli giocare sporco, non è questo che farà di loro dei campioni...tu concentrati come fai sempre e vai li per vincere come sai fare. Sei il campione Pipa, loro ti temono perché sanno che cosa sei capace di fare- gli angoli della su bocca ritornano ad incurvarsi all'insù e arrivederci tristezza, oggi mi godo la sua tenerezza.

-avete la partita con la Samp e poi quella con il Crotone in casa no?- annuisce

-perfetto, concentrati su queste e poi vedrai che arriverai pronto al match di Napoli, senza che tu te ne renda conto...è questa la vita dei veri campioni- vorrei poterlo abbracciare.

-mi manchi- gli sorrido e gli mando un bacio volante.

Mi manca anche lui più di quanto pensavo potesse mancarmi.
Avrei, tanto, voluto chiedergli dell'appuntamento con Lara ma dal momento che no ne ha fatto parola e sopratutto considerando il fatto che deve concentrarsi sulle partite, evito e rimango con l'insaziabile desiderio di come siano andate le cose.
L'unica cosa che al momento posso, devo e soprattutto voglio fare e:stargli accanto.
Purtroppo o per fortuna i momenti di debolezza e di sconforto ce li abbiamo tutti,proprio perche siamo esseri umani.
-mi sento con le pile scariche e non posso permettermelo- la prestazione fisica, più che mentale, per dei giocatori come loro è fondamentale.
Ci vuole fatica e concentrazione per raggiungere grandi risultati che,inevitabilmente ti accompagnano verso grandi traguardi.
Non so bene cosa stia capitando nella testa di Gonzalo; talvolta essere uomini è anche questo.
Non siamo macchine che è possibile riparare una volta scoperto il guasto, noi siamo fatti di sentimenti e oggi come sempre,le parole feriscono più di mille lame taglienti.
È evidente a tutti che,la separazione dal club calcistico napoletano non è stata una passeggiata per entrambe le parti.
Per loro,probabilmente, rappresentava il nuovo Maradona e ci si erano affezzionati al punto che il suo addio lo hanno visto più come un tradimento che altro.
-sai che non hai alcuna colpa vero?- adesso il resto non ha importanza.
Il suo viso corrucciato e triste mi fa sentire strana,come se una parte di me stesse soffrendo insieme a lui.
Quando apro i tabloid e scrivo #higuain, la vergogna degli insulti abominevoli mi mette rabbia e cattiveria addosso.
L'idea che qualcuno possa volergli del male, che qualcuno possa avercela con lui come persona oltre che come giocatore,mi fa rivoltare lo stomaco.
Ci sta la rabbia da tifoso, per carità non faccio la morale a nessuno e sopratutto anche io come tifosa soffrirei parecchio quando uno dei giocatori della mia squadra decide di andar via ma, la vita calcistica è più complicata di quello che potrebbe sembrare.
A volte si vengono a creare strane situzioni in cui purtroppo è necessario dover fare un passo avanti.
L'addio di Bonucci,che è ha indossato la maglia della Juve per ben sette anni di fila, mi ha spiazzato, non mi aspettavo assolutamente che uno come Bonny potesse passare ad altre squadre.
Al Milan e da capitano poi.
Ci rimango male e probabilmente la parte meno razionale di me avrebbe qualcosa da dirgli ma poi, quando ci rifletto sopra e guardo nell'insieme tutte le cose, compresi i momenti meno felici dello scorso campionato, capisco il perché ha preso questa scelta.
Il mondo sarebbe migliore se ognuno di noi si fermasse pochi istanti a pensare all'altro ma, purtroppo questo non sempre  è possibile e , quando la cattiveria si mischia alla sete di vendetta e ad un pizzico di ignoranza,le cose ci sfuggono di mano.
-dovresti smettere di leggere le stronzate che ci sono in giro. Il primo di Dicembre si vedrà in campo...se meriteranno loro i punti questi saranno loro, altrimenti ci prenderemo quello che è nostro e andremo avanti a testa alta- vorrei potergli stringere le spalle e sussurrargli che andrà bene e che è solo un periodo di merda che fortunatamente dovrà passare.
-prometti che ti concentrerai su quello che sai fare meglio?- mi sorride ma avverto una brutta sensazione allo stomaco.
Quando stacco la chiamata, questa specie di sensazione di panico continua a gravarmi sul petto e purtroppo ne avverto la pesantezza come se avessi un cinghiale seduto sul ventre.
Lasciandomi trasportare dall'impulsività, faccio quello che probabilmente non potrei fare se non fosse che a me le regole mi sono sempre piaciute giusto per il semplice piacere di infrangerle al punto che alla fine era la regola che si adattava alla mia vita.
-Federico- rispondo immediatamente
-Ginevra?- fortuna che riconosce immediatamente la mia voce.
-si,sono io- accendo immediatamente il laptop e mi collego con il botteghino della Juve.
-come stai?- mi chiede gentile.
Gentiluomini come sempre.
-io sto bene, senti ti ho chiamato perché ho avuto un idea- speriamo sia bella come nella mia mente
-dimmi- mi chiede curioso
-ho pensato che sarebbe grandioso se tu e i tuoi genitori , raggiungeste Gonza a Napoli per la partita del primo dicembre- so benissimo che lui ha degli impegni calcistici da rispettare poiché, anche lui come il Pibe, è un giocatore.
-un attimo che controllo una cosa- lo sento smanettare al computer
-c'è un problema, Gonzalo ha già dato via i tre biglietti riservati per la famiglia- guardando online me ne rendo conto anche io ma questo non dovrebbe essere un problema.
Costi quel che costi ma troverò una soluzione.
-di questo me ne occupo io, voi siete disponibili?- spero con tutto il cuore che mi dicano di si.
-purtroppo io non posso, ho il ritiro...posso provare con i miei ma la vedo dura, probabilmente Gonzalo glielo avrà già chiesto- il che sarebbe comprensibile ma io devo giocarmi il tutto per tutto.
-d'accordo, grazie e buona giornata Fede- lo saluto e lui ricambia.
Clicco sul numero salvato in rubrica e al secondo squillo la voce melodiosa di Nancy mi invade i timpani.
-hola quien está hablando?- l'accento fortemente argentino mi fa sorridere.
La immagino tutta imbrattata di colori con i capelli tenuti fermi da una di quelle sue super stravaganti fasce che la accompagno in ogni dove.
-Nancy, soy Ginebra- il verso di contentezza che fa mi fa morire dalle risate sopratutto perché mi appare in mente l'immagine di una serie di pennelli che volano per aria, data il suo essere svampita .
-tesoro, che bello sentirti- il suo tono dolce accompagna le parole affettuose
-anche per me, stavi creando qualche opera d'arte?- mi piace sentirla parlare di graduazioni e toni diversi di colori.
Di viaggi mentali e attacchi d'arte che le prendono all'improvviso ,anche mentre sta semplicemente stirando le maglie al marito.
-ho un favore da chiederti; sto organizzando una sorpresa per Gonzalo e sarebbe perfetto se tu e Jorge veniste da lì fino a Napoli- mi ascolta con attenzione
-per il dieci dicembre?- mi chiede giustamente
-no, per il primo Dicembre, una sorpresa anticipata- lei ci pensa su ma alla fine accetta anche piuttosto volentieri
-grazie grazie grazie-le dico contenta e grata
-penso io a tutto, acquisto i biglietti online e ve li mando via email- non vedo l'ora di organizzare questa cosa, nella speranza che possa invertire la direzione dell'umore del Pipa.

Fino Alla FineWhere stories live. Discover now