Alien[2]🦚

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26 giugno



Ed eccomi qui, per la prima volta nella mia vita sto per prendere un'aereo.
Guardo Ginevra che è più bianca di me in viso e sta ringraziando tutti i santi perché lei non ci salirà su quel mezzo, mentre il sottoscritto sì.
Mi giro e vedo Martina, mentre sistema i capelli di Martin, quei due sono diventati inseparabili dopo la discoteca e io incomincio ad esserne geloso.

Arriva Liam che mette un braccio sulla spalla della sua fidanzata, devo ammettere che anche lui è bianco in viso e da quanto mi ha confessato anche lui non è amante dell'aereo.
-Beh, divertitevi, scapoli-ci augura Liam, mentre Martin mi raggiunge.
Questa vacanza è stata programmata all'ultimo momento: questi biglietti erano dei genitori di Martin, ma per questioni di lavoro non sono potuti partire e hanno avuto la geniale idea di dare i propri biglietti a loro figlio. E, questo delizioso figlio, ha deciso di invitare con lui l'unico suo amico ancora single: quella persona sono io.
Ho provato a dire di no, ma Martin sà come convivere le persone. Così eccomi qui, con una valigia ai miei piedi, pronto per salire in aereo.
Sentiamo la donna all'altoparlante chiamare le persone che prendono il nostro volo.
-Ma perché dobbiamo andare in un'altra nazione se abbiamo il mare poco lontano da casa?-gli domando scocciato.

-Ma perché dobbiamo andare in un'altra nazione se abbiamo il mare poco lontano da casa?-gli domando scocciato

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-Peter, smettila-mi ammonisce Martin senza rispondermi e io alzo gli occhi al soffitto, innervosito.

Sbuffo per poi venire abbracciato di getto da Liam.
-Ci vediamo tra due mesi-singhiozza per poi allontanarsi-Forse, se l'aereo non cade prima.
Riceve un leggero schiaffo sulla nuca da parte della sua fidanzata.
-Beh, dobbiamo tenerne conto-brontola il ragazzo rivolto verso la ragazza dai capelli arancioni, per poi tornare a guardarmi-Se succede, posso prendere la tua camera nella casa di tuo padre?
E prima che riesca a rispondere riceve un'altra manata da parte della sua fidanzata:-Se succede, la prendo io.
Resto a dir poco sbalordito, mentre quei due incominciano a litigare sulla mia camera a casa di mio padre.

-Peter-mi richiama la voce di Martina così mi giro nella sua direzione-Sta attento; usa i preservativi...
-E tu che ne sai dei preservativi?-sbotto non credendo a quello che ho appena sentito.
-Ne so più di quanto credi, forse anche più di te-risponde lasciandomi traumatizzato dalla sua risposta, sorride e mi strattona per farmi avvicinare a lei-Ti voglio tanto bene, divertiti.
-Come faccio a divertirmi dopo quello che hai detto-sbotto, mentre ricambio il suo abbraccio.
-Peter-mi chiama, mentre ci separiamo-Prima o poi sarebbe successo, fattene una ragione.
-Sì, lo so, ma non pensavo così presto, sei ancora così piccola-mi difendo, mentre metto le mie mani a coppa sulle sue guance e osservandola attentamente.
-Ho sedici anni.
-Eh, sei ancora troppo piccola-confermo e lei sorride dolcemente.





...




Siamo in cielo ormai da mezz'ora e la vista è spettacolare

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Siamo in cielo ormai da mezz'ora e la vista è spettacolare.
Ho la musica nelle orecchie e la mia attenzione è tutta rivolta all'esterno.
Dopotutto sono grato a Martin per avermi permesso di essere qui in sua compagnia, poteva andarci con altri suoi amici visto che non gli mancano, ma lui ha scelto me ed è importante.
Che voglia o meno só che ha scelto me per il fatto di Chiara. Ha visto una possibilità di portarmi lontano da quel casino e non ci ha pensato due volte e io gliene sono grato.

Staremo in vacanza, lontano da tutti, per almeno due mesi, cioè fino alla fine dell'estate.
Ci divertiremo e spero di riuscire a dimenticare, o almeno fare diminuire, i sentimenti che provo per Chiara; spero di potermi divertire. Spero di essere libero in quella nuova terra a me sconosciuta.
Voglio divertirmi, voglio dimenticare, voglio essere più leggero in questi due mesi.
Voglio dimenticarmi la mia famiglia incasinata, la mia ex psicopatica e a tutti i miei altri problemi. Voglio solo pensare a divertirmi.
Non sarò più Peter Johnson.
Questa volta mi lascerò andare, senza esagerare, e al mio fianco ci sarà Martin e so che di lui mi posso fidare ciecamente.




...



Stiamo aspettando le nostre valigia quando nel mio campo visivo entra un colore arancione già visto. Giro la testa e sbianco notando chi c'è a poca distanza da me, mentre parla con una ragazza.
Mi giro per guardare Martin che sta già guardando la ragazza affianco a Zoe, con un ghigno.
-Tu centri qualcosa?-domando e spero che non risponda positivamente.
-Ciao-ci saluta la voce di Zoe, avendoci notati e di conseguenza si è avvicinata.
Mi giro verso di lei e la vedo sorridere nella mia direzione.
-Che strano, no?-spezza il silenzio Martin per poi presentarsi alle due ragazze.
Guardo Martin e in questo momento vorrei ucciderlo con le mie mani.

Certo e adesso dovrei pensare che incontriamo Zoe e la sua amica proprio qui e nell'esatto giorno in cui siamo arrivati noi. Certo, che il mondo è strano. Guarda te le coincidenze!
-E dove siete di Hotel?-chiede la ragazza al fianco di Zoe.
E indovinate un po'!
Proprio nel nostro. Certo, che questo è propio destino...
Certo e io mi chiamo Felix.
Sì vede che Martin è un subdolo stronzo che ucciderò appena saremo nella nostra camera di Hotel.
Sarà il primo omicidio della mia vita.



...



Mentre ci incamminiamo verso l'uscita dell'aeroporto; Martin abbandona il fianco dell'amica di Zoe, che ho scoperto che si chiama Lilly, e mi si avvicina, prendendomi sotto braccio.
-Allora, sei pronto a dimenticare tutte le tue ex?-ghigna.
-E tu sei pronto a morire un giorno di questi due mesi ?

Che le vacanze estive abbiano inizio!

Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora