Hey Brother🐯

266 23 0
                                    




Guardo il mio cellulare mentre si riaccende per la millesima volta: è Chiara che mi scrive il perché oggi non sono andato a scuola, come anche ieri. Scuoto la testa e spengo il cellulare, non voglio vederla come anche Felix. Non riesco proprio a sopportare questo peso che sento addosso. Io, io...
Mi serve tempo.
Ho detto ai miei amici cos'è successo appena è finita la festa di Chiara, della discussione con mio fratello e probabilmente questa voce è arrivata anche all'orecchio della mia ragazza. E so che è da immaturi non risolvere subito, ma non c'è la faccio proprio. E se fosse tutto vero? E se lei è stata con mio fratello?
E se lei prova dei sentimenti per lui?
Io, non credo di poterlo sopportare, ma so che prima o poi dovrò sapere la verità anche se mi farà male.
-Come sto?-chiede la voce di Megan entrando nella sala da pranzo, di casa sua.
Mi giro e la guardo in tutto il suo splendore.

Mi giro e la guardo in tutto il suo splendore

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Le sorrido:-Stai bene.
-Solo?-scherza, mentre si porta indietro i capelli.
Megan è uno spruzzo di vitalità nella mia vita e non ci ha pensato due volte a farmi entrare in casa sua e aiutarmi in questi due giorni. Appena sono arrivato abbiamo parlato di ciò che è successo, mi ha consolato e aiutato quanto poteva, poi dopo quelle due orette ci siamo solo dedicati a stare bene.
Megan mi riesce a trasportare in un modo completamente diverso, mi riesce a far sorridere con poco grazie al carattere che si ritrova, ed è per questo che è la mia migliore amica.
-Sei un'incanto-miglioro la mia risposta e il suo sorriso si amplia. Si siede sulle mie gambe e lega le sue braccia dietro al mio collo.
-Esatto, io sono bellissimissima-dichiara dandomi un buffetto sulla guancia-Vedrai, stasera ti divertirai.
Annuisco, ho scoperto che Megan quando è giù di morale va alle feste e sì dà il caso che stasera ci sia proprio una festa a tema in discoteca.



...



PDV CHIARA.

Cerco di contare fino a dieci, poi fino a cento, quanto arrivo al centuno non resisto più. Giuro non sono mai stata così arrabbiata in vita mia. Ma coma si è permesso?!
Mi alzo dal tavolo in cui sono sempre, ma oggi come anche ieri è più silenzioso. Che mi conoscano o meno loro resteranno sempre più amici di Peter e, per quello che si dice in giro di me in questo momento, è ovvio che non mi guardino bene.
Tutti, in questa scuola, mi guardano con occhi diversi: mi osservano come se avessi qualcosa di sbagliato, e non è così. Non so perché Peter non voglia sentire la mia versione e, in questo momento, è il problema meno importante; adesso la mia rabbia è rivolta a chi ha provocato tutto questo.

Esco dalla mensa per andare nei tavoli all'aperto dove, come presumevo, si trova la squadra di basket e altre ragazze di cui poco mi interessa. L'unico che ha la mia totale attenzione è il fratello del mio fidanzato, quello che ha messo in testa a Peter tutte quelle cazzate.
Mi faccio largo tra le persone fino ad arrivare di fronte a lui, che sta ridendo tranquillamente con il suo migliore amico. Ora, più che mai, ha una faccia da schiaffi.
Appena ho la sua totale attenzione, come anche quella degli altri, non mi trattengo più e gli getto addosso tutte le cose che gli voglio dire:-Tra me e te c'è stato solo un bacio. Un cazzo di bacio, dato in un momento del tutto sbagliato e in un momento in cui ero debole. Tu ti sei approfittato di me, dei miei sentimenti per Peter, tuo fratello. Sei stato un debole, falso, schifoso.
Inevitabilmente non ho più freddo e sento la rabbia scorrere per tutto il mio corpo.
-Se potessi tornare indietro non rifarei quel gesto. E se provi qualcosa per me, mi dispiace deluderti, ma io non lo ricambierò mai-esplicito chiaramente-Io amo e amerò sempre, tuo fratello, che è tutto ciò che non sei te. E se credevi di essere migliore di lui-rido nervosamente prima di continuare-Beh, ti sbagli. Peter sarà sempre più di te. Anche se siete gemelli, si capisce benissimo chi è il migliore.
Dette quelle parole aspetto qualche secondo, credendo che lui potesse controbattere, ma non lo fa. Resta zitto.
Scuoto la testa e sentendomi più leggera, me ne vado facendomi largo tra le persone che non sanno farsi i cazzi loro.
Dio, mi ero dimenticata di quanto odiassi questa scuola!


...



Sono venuta in biblioteca, sperando di riuscire a studiare per la verifica di domani, ma non ci riesco nemmeno qui. Non riesco a non pensare a Peter e cosa starà facendo o pensando di me. Ho paura, così tanta paura di perderlo. Io lo amo e non voglio che per un mio stupido gesto, con nessun significato sotto, possa danneggiare il nostro rapporto. Io, io, non posso perderlo, e nemmeno voglio.
Chiudo il libro per poi guardare l'orologio, ormai è ora di andare a casa, domani non andrò a scuola: non c'è la posso fare a sopportare un altro giorno dove la gente mi giudica senza nemmeno sapere.
È strano, come tutti si siano subito messi dalla parte di parte di Peter, senza nemmeno voler sapere la mia versione dei fatti. Il fatto è che io sono solo io, invece il mio fidanzato è uno dei ragazzi più belli, popolari e ambiti della scuola. Staranno sempre dalla sua parte.
Le uniche due persone che mi sono rimaste accanto sono state: la mia migliore amica e Thomas.
Però io non ce la posso fare, Peter dovrebbe sapere che non sono abbastanza forte per tutto questo.

Saluto la bibliotecaria e esco dall'aula a testa bassa. Sono così stanca e, vuota ...
E pensare che nemmeno tre giorni fa era il mio compleanno e tutto andava a meraviglia. Com'è strano il mondo.

Nemmeno fatti due passi vengo presa dal braccio e portata indietro fino ad andare a sbattere, senza farmi male, contro la parete del corridoio scolastico.
Alzo la testa e ritrovo il viso di Peter a pochi centimetri dal mio, ma poco dopo noto i capelli biondi e l'assenza dei nei sul suo viso. Questo è Felix.
-Che vuoi?-sbotto osservando i suoi occhi.
-Te-mi risponde immediatamente, lasciandomi di sasso.
Scuoto la testa e lo spingo via da me, Felix è pazzo. Mi riprende per il braccio e mi fa girare dalla sua parte.
-Non devi essere arrabbiata, perché ho detto la verità-dice mentre fa diminuire, nuovamente, la distanza tra i nostri corpi.
Mi guardo in giro e, per ora, i corridoi sono vuoti, ma le persone che fanno parte del giornalino della scuola sono astute. E se Peter venisse a sapere di questo incontro?
Non posso peggiorare le cose.
Mi libero dalla sua presa:-Non hai detto la verità, noi non siamo andati a letto insieme.
-Ma stava per succedere-ribatte prontamente.
-Non sarebbe mai successo-lo informo.
-Non è vero.
È difficile parlare con lui, è duro di comprendonio.
-Felix, io non sarei mai andata a letto con te, ma con Peter sì e in quel momento mi mancava, capisci?-cerco di spiegarmi.
Abbassa la testa:-Quindi mi hai baciato solo perché sono la sua copia?
-Sì.

Sembra brutto e, in effetti, lo è; ma a me mancava sul serio Peter e per via dell'alcol che avevo ingerito quella sera mi sono lasciata andare, ma mi sono subito ripresa e mi sono allontanata.
Rialza i suoi occhi verdi e, prendendomi del tutto alla sprovvista, mette la sua mano dietro alla mia schiena e mi attira al suo corpo, facendo combaciare i nostri petti. Il suo naso può sfiorare il mio.
-Come faccio a credere che tutto questo sia finto?-mi domanda, mentre fa sfiorare i nostri nasi e la sua attenzione va' dalle mie labbra ai miei occhi, e viceversa.

Il suo tocco brucia sulla mia pelle e, ancora di più, mi manda in confusione. Come può farmi questo effetto?
Io, io, non capisco.
La mia attenzione finisce sulle sue labbra e per qualche secondo vorrei baciarle, ma mi riprendo subito da questa idea a dir poco stupida.
Spingo Felix lontano da me:-Ripeto, io non ti amo, amo tuo fratello.
-Puoi mentire quanto vuoi, tanto il tuo corpo sà la verità che non riesci a dire con le parole-mi informa e gli ritorna il sorriso.
Io non lo capisco. Non ho mai conosciuto un ragazzo che gettasse tutto al vento per un sentimento.
-Come fai?-gli domando e lui sembra confuso-Come fai a fregartene della gente, di ciò che pensa. Se ci provi con me, ti etichetteranno come il cattivo ragazzo e in più rovinerai il rapporto con tuo fratello. Come fa a non importartene?
-A me non importa più di cosa pensa la gente e questo me l'ha insegnato proprio Peter-afferma con un leggero sorriso sul volto-Io faccio solo ciò che mi rende felice. E, se per te il sentimento è lo stesso, Peter lo capirà prima o poi. Mio fratello è tutto tranne che cattivo, sono certo che con il tempo giusto riuscirà a farsene una ragione.
Ho sempre apprezzato questo fatto di Felix che sapesse dire le parole giuste al momento giusto, sa farsi capire e riesce a ingannare le altre persone. Questo è il suo talento.
-Ma a te importa di ciò che pensa la gente-nota facendo sparire il sorriso-E per questo che non lasci Peter? Per paura?
Nego con la testa:-I.io lo amo.
-Quante volte lo ripeterai e quante volte ne sarai convinta sul serio?-mi chiede alzando un sopracciglio.
Indietreggio, non voglio più ascoltarlo. Non lo sopporto più.
-Felix, lasciami in pace, io e te non potremmo mai stare insieme-lo ammonisco per poi girarmi e andarmene. Sono stanca di ascoltarlo.

-Chiara-urla il mio nome, ma non mi giro-Non sì può scappare dalla realtà.
Non lo ascolto, continuo a camminare senza mai voltarmi indietro.

Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora