Void[3]🐙

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E mentre sto per addentare la fetta della mia pizza, appena riscaldata a forno da Ginevra, la porta di casa si apre e si richiude in un batti baleno. E invece di sentire le voci della televisione si incominciano a sentire il rumore, fastidioso, dei tacchi che camminano verso la cucina.
Mi giro verso la ragazza che occupa, con me, questa stanza e ci scambiamo un lungo sguardo, di frustrazione, prima che dalla porta entri la proprietaria di questo appartamento. Si stava così bene...

Alla porta della stanza di affaccia una chioma di capelli rossi che conosco bene, ormai.
-I'm back-esordisce alzando le mani al soffitto. Ha un sorriso che parte da un'orecchio e finisce dall'altra parte.
Guardo Ginevra che per tutta risposta si alza da tavola, con la sua fetta di pizza con le patatine e si va a sedere sul divano, guardando solamente la televisione.
Rachele si muove verso di me, e senza nemmeno chiedermi il permesso si siede sulle mie gambe, mettendo la sua mano sulla mia guancia.
-Mi sei mancato-confessa-A te sono mancata?
-Per niente.
Stringe le labbra:-Non è vero.
In questo momento e in tutti gli altri, l'unica che vorrei al mio fianco è solo una ragazza dai lunghi capelli mori e occhi del medesimo colore: Chiara.
La ragazza sulle mie gambe guarda la pizza che sto mangiando e fa una faccia disgustata: a lei non piace il tonno, e io guarda caso l'ho messo sulla pizza.
-Non ti bacio solo per questo-afferma indicando il tonno sulla pizza.
-Io non te lo permetterei, a prescindere, di baciarmi-ribatto, sfidandola.

Mi guarda, alza un sopracciglio per poi sorridere e alzarsi e circumnaviga il tavolo per arrivare al frigo ed estrarre una bottiglia di birra, la apre, e poco dopo si mette ad osservare sua sorella .
-Sorellina-la richiama, ma Ginevra non gira la testa-Com'è andata nella nuova scuola? Ti sei fatta dei nuovi amici?
-No-risponde seccamente la quindicenne, mentre osserva il programmo trasmesso in televisione.
Rachele piega la testa di lato, sempre non smette di sorridere:-Non ci credo. Noi siamo delle Harrison, e tutti restano ammaliati dalla nostra bellezza.
Rachele punta la sua attenzione su di me e sorride solo di più. Abbasso la testa e mangio la pizza.
-E poi non penso che Peter non ti abbia fatto conoscere i suoi amici-le confida-Dai, dimmi chi hai accalappiato.
Punto la mia attenzione sulla più piccola e la vedo guardare la sorella con sguardo disinteressato e freddo:-Liam Cooper.
Non ci credo. Ha detto il nome del mio amico, non può permettersi di metterlo in mezzo a tutto questo, non glielo permetto. Perché l'ha fatto?!
-Bene-esclama la ragazza-Avverti il tuo ragazzo che domani sera faremo un'uscita a quattro. Voglio conoscerlo.
Dette quelle parole se ne va via, lasciando di nuovo me e Ginevra le uniche persone nella stanza.

-Come ti sei permessa a dire il nome di Liam?-dico, cercando di non alzare la voce, ma mi riesce difficile.
-Non avrebbe smesso-risponde puntando l'attenzione sulla televisione.
-Per l'amor del cielo, guardami-sbotto lasciando giù la fetta di pizza-Lei non avrebbe mai saputo se stavi con qualcuno oppure no. E poi non state nemmeno insieme. Non dovevi dire il suo nome, adesso lo hai immischiato in tutta questa merda.
Mi alzo dal mio posto, non avendo più voglia di mangiare. Sto per uscire dalla stanza, ma la voce di Ginevra mi richiama e mi fa fermare.

 Sto per uscire dalla stanza, ma la voce di Ginevra mi richiama e mi fa fermare

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Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora