Dynasty[2]

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Il temporale aumenta e non sembra voler cessare.
Entriamo nell'appartamento e lo sento stranamente silenzioso. Dove sono i miei bodyguard?
Mi giro verso Rachele e lei mi sorride per poi raccontarmi che li ha licenziati, e spero che non gli abbia fatto altro male. Rachele è proprio una persona cattiva, non credo che ci sia del buono in lei. Non più.
Andiamo in sala e ci andiamo a sedere sul divano, sotto sua costrizione.

-Sai-incomincia mettendo la sua mano sulla mia gamba-Per colpa tua-continua, mentre con la sua mano risale il mio corpo-Qualcuno si è fatto male. Perché mi devi costringere a fare queste cose? Perché mi devi far essere la cattiva?
Fermo la sua mano e gliela riporto sulla sua di coscia. Odio quando mi tocca. Odio essere toccato a prescindere.
-A chi hai fatto di male?-gli chiedo, ma Rachele non risponde, sorride solo, dandomi i nervi-A Chiara?
Il suo sorriso si amplia soltanto e ricordo quello che mi aveva rivelato sulla famiglia di Chiara: suo padre è violento e sotto gli ordini di questa vipera.
Mi alzo in piedi e mi metto a correre per arrivare da lei. Non sento che Rachele mi ferma, ma non m'imputerebbe lo stesso.

La pioggia continua, e io mi getto sotto, per poi incominciare a correre sul marciapiede più in fretta che posso. Non voglio che quell'uomo faccia del male a Chiara per colpa mia. Io lo devo fermare. Se posso salvarla, lo farò molto volentieri. Io non voglio che le venga fatto del male, a causa mia e delle scelte che ho compiuto.
Corro come se non ci fosse un domani. Corro anche se mi fanno male le gambe. Corro finché non arrivo sotto casa sua.
Suono al suo citofono più volte e alla fine mi viene ad aprire sua madre e posso notare che ha appena pianto, a causa dei suoi occhi rossi.
Stringo le mani a pugno.

-Peter-sento pronunciare il mio nome con una fragilità che mi spiazza il cuore.
Punto la mia attenzione sulla ragazza ai piedi delle scale che sembra così piccola e indifesa in questo momento. Supero sua madre e corro ad abbracciarla, non sono riuscito a proteggerla. Le ho fatto del male.
La abbraccio stretta e anche lei fa la stessa cosa, stringendomi a sua volta. Ben presto arrivano i singhiozzi e io rifugio la testa nell'incavo del suo collo. Non voglio vederla così. Non ho mai voluto farle del male. È tutta colpa mia.

Io dovevo proteggerla e invece sono solo riuscito a distruggerla, sono un casino

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Io dovevo proteggerla e invece sono solo riuscito a distruggerla, sono un casino. Un disastro.


...

A sua madre ha solo spinto, mentre al piccolo Luigi ha tirato un pugno al basso ventre, così non ha potuto aiutare sua sorella maggiore. Quell'uomo è un mostro.
Chiara mi porge l'asciugamano e io lo prendo molto volentieri. Sono entrato bagnato da testa a piedi in casa loro senza pensarci, e infatti dopo mi sono scusato con sua madre, ma lei mi ha rassicurato.
Adesso sono in camera della ragazza seduto sulla sedia della sua scrivania, mentre Palla di pelo si è accovacciata sulle mie gambe, riconoscendomi.
Mi asciugo i capelli, mentre la ragazza si siede sul suo letto matrimoniale. Ormai i segni si stanno facendo vedere e mi fa male vederla così, se solo avessi saputo...

Ha il labbro rotto e un segno rosso sta comparendo sulla sua guancia sinistra. Ha gli occhi vitrei e ancora pieni di lacrime da versare.
-Come lo sapevi?-mi domanda a testa bassa, non riesce nemmeno a guardarmi.
-Perché tutto questo è successo per colpa mia-le rispondo, mentre abbasso l'asciugamano e la appoggio sulla scrivania.
-Non può essere colpa tua...

È ora che lei sappia la verità, se mi deve odiare, deve sapere la verità.
Ho creduto di proteggerla facendola allontanare da me, ma non ci sono riuscito, anzi ho fallito. Rachele sapeva che era il mio punto debole e l'ha usato contro di me.
Le incomincio a raccontare tutto ciò che è successo dopo he sono stata rapito da quei ragazzi, le racconto del mio sbaglio andando a letto con Rachele e di tutto ciò che è successo successivamente. Chiara, per tutto il tempo, tiene gli occhi bassi, mentre io la osservo aspettando una sua reazione, una sua qualunque razione.

-Quando non c'eri, mi sono avvicinata molto a tuo fratello-mi confessa, quando io ho finito di raccontarle tutto-Gli ho confessato del mio amore nei tuoi confronti e ho trovato un riparo, più volte, nelle sue braccia-mi informa-Ma non mi sono spinta mai a baciarlo, non mi è mai piaciuto in quel senso, ma a lui sì. Così ci ho provato visto che tu eri felice con un'altra, ma Felix, non mi è mai piaciuto, io sono innamorata di te.

Lascio Palla di pelo sulla scrivania e mi avvicino al letto di Chiara. Mi piace sentirle dire che mi ama. E mi è piaciuto ancora di più sapere che non le è mai piaciuto, in quel senso, Felix. Ha solo cercato di andare avanti, senza mai allontanarsi molto da me.
Mi siedo sul letto a pochi centimetri da lei è la guardo come se fosse la prima volta. Nonostante le botte ricevute lei rimane la cosa più bella che mi sia successa.
Diminuisco tutta la distanza e come tanto tempo fa metto le mie mani sulle sue guance, stando ben attento a non farle del male.
Avvicino la mia bocca alla sua e finalmente le nostre labbra si toccano di nuovo. Non approfondisco il bacio, ma mi piace.

Quando mi stacco guardo i suoi occhi:-Mi dispiace, per tutto

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Quando mi stacco guardo i suoi occhi:-Mi dispiace, per tutto.
Scuote la testa guardandomi finalmente negli occhi:-Basta bugie, merito di sapere la verità e decidere da sola.

Annuisco guardandola in tutta la sua bellezza, ma quanto è bella? Sono stato veramente felice.
-Come faremo adesso?-mi chiede, mentre Palla di pelo ci raggiunge e si mette tra di noi.
-Non ci farà stare insieme-le rivelo subito-E se ci vedessimo ti farebbe male...
-Per mio padre?-chiede e io annuisco-Andrà di nuovo in carcere.
-E lei lo farà di nuovo uscire, ha molto potere nelle sue mani, neanche tu puoi immaginare quanto.
Annuisce triste:-E allora che facciamo?
-Troveremo un modo, l'importante è che saremo sempre insieme-dico stringendole la mano e facendole spuntare un sorriso.
Ma quant'è bello il suo sorriso?!
È uno spettacolo, ed è tutto per me.
Chiara mi ama.

Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora