Make me up[4]🐯

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PDV PETER.

Contro ogni mia aspettativa gli amici di Megan non sono tanto mali, e anche se hanno quattro o cinque anni più di me riesco a parlarci tranquillamente. Riesco a parlare di tutto e mettermi nelle conversazioni, e grazie a Megan non sembra più quello timido della situazione. È strano, ma sicuramente bello.

-Vuoi assaggiare?-mi chiede la ragazza, urlando per farsi sentire.
La musica è alta e la luce è poca in questa discoteca e mi fa tornare indietro di molti anni. Sinceramente non sono mai stato uno che si lasciava andare, ma sapevo fare bene una cosa: bere e, di conseguenza, ubriacarmi.
Nego e Megan mi dà una leggera gomitata e mi incita:-Non ti farà niente un sorso.
Nego, nuovamente, e lei sospira per poi tornare a parlare con una sua amica. La guardo e devo dire che stasera è davvero bellissima.
Allungo una mano verso di lei e le sposto una ciocca di capelli, Megan si gira verso di me e mi sorride. Ha un bel sorriso.

Torno a parlare con una ragazza fino a quando, Megan, mi richiama insistentemente, mi giro solo per sentirmi urlare nell'orecchio:-Puoi andarmi a prendere da bere?-No

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Torno a parlare con una ragazza fino a quando, Megan, mi richiama insistentemente, mi giro solo per sentirmi urlare nell'orecchio:-Puoi andarmi a prendere da bere?
-No.
Mi afferra per il braccio e mi attira di più vicino a lei, e mi guarda con i suoi grandi occhioni che mi piacciono tanto. Sospiro lei è capisce di vincere sempre, infatti, mi dice quale bevanda alcolica vuole.

Scendo dal nostro privè e mi inoltro tra la gente che balla a tempo di musica e una parte di me si chieda come facciano a lasciarsi ad andare così. Io non ce la farei mai per tanti motivi: le persone tutte appiccicate, il caldo, il sudore...
E poi, ho notato, dei ragazzi provarci spudoratamente con delle ragazze e da una parte li invidio, ma dall'altra li detesto perché non capiscono che può anche dare fastidio a una ragazza che sta cercando solo di divertirsi senza bisogno di un ragazzo appiccicato attaccato al culo.

Arrivo al bar e ringrazio il cielo, faccio uscire la carta d'identità e i soldi, ma prima che riesca ad arrivare al bancone qualcuno mi tocca il braccio. Mi giro e incontro degli occhi di ghiaccio, bellissimi a dir poco.

-Ciao, potresti prendere, per me e le mie amiche, degli alcolici?-mi domanda, mentre si avvicina di più a me, per farsi sentire

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-Ciao, potresti prendere, per me e le mie amiche, degli alcolici?-mi domanda, mentre si avvicina di più a me, per farsi sentire.
Guardo alle sue spalle e vedo le sue amiche che, appena notano che le sto guardando, abbassano lo sguardo. Quanti anni avranno?
-Quanti anni avete?
-Quanti ce ne daresti?-ghigna alzando un sopracciglio.
-Diciassette?-provo a indovinare. Questa ragazza ha senz'altro coraggio a fare questa mossa con una persona che non conosce.
-Bravo-si congratula la ragazza allargando il suo sorriso-Ci manca poco alla maggiore età-scherza e io sorrido, è simpatica dopotutto-Allora, ti diamo i soldi?
Sorrido:-Affare fatto.
-Bene.
Le ragazze si avvicinano e, a turno, mi dicono cosa vogliono da bere e mi danno i loro soldi. Grazie al cielo, non sono tante e me la sbrigo in fretta prima di prendere ciò per cui sono venuto.
Appena mi giro, sorprendendomi, mi trovo ad aspettarmi la ragazza che si è fatta avanti per le sue amiche, la raggiungo.
-Devo prenderti qualcos'altro?-scherzo e lei ride. Oltre che essere una bella ragazza, è bello anche il suo carattere.
-No, no-mi risponde senza smettere di abbassare lo sguardo-Volevo dirti come mi chiamo.
-Okay, come ti chiami?
-Non mi hai fatto finire-mi informa piegando la testa di lato e osservandomi felice-Ti volevo dire il mio nome, solo dopo aver ballato insieme.
Resto a dir poco imbarazzato da questa cosa, ma ne sono anche divertito da questo gesto. Questa ragazza non ha paura di essere rifiutata, è molto sicura di sé.
-E se ti dicessi che sono fidanzato?-le chiedo.
Alza le spalle come le sopracciglia:-È solo un ballo, niente di più. Che c'è? La tua fidanzatina non si fida di te?
Questa ragazza sà, senz'altro, come rispondere e, sinceramente, non e poi un male. Di solito le persone così schiette mi risultano antipatiche e abbastanza fastidiose, ma con lei trovo questa cosa insolitamente divertente e interessante.
-E se non sapessi ballare bene?
-Caro ragazzo, non si vive di "se"-risponde, per poi allungare la mano verso il mio drink e prendermelo di mano-Per ballare non servono questi bicchieri. Non pensi?
Non aspetta la mia risposta e dà il mio bicchiere e il suo, alla sua amica più vicina, poi mi prende per mano e si fa largo tra la gente per poi fermarsi quando siamo lontano dalle sue amiche.

Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora