Secret[4]🐙

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Aprile.


PDV GINEVRA.

È strano avere una famiglia da un momento all'altro, avere delle persone che ti vogliono bene, è strano, ma mi piace.
Le cose sono nettamente migliorate da quando mia sorella Rachele è in prigione e io sono stata affidata a mia sorella Morgana. Adesso sono felice e finalmente posso comportarmi come qualsiasi altra ragazza della mia età e, per questo, devo ringraziare solo una persona: Peter.
Quest'ultimo mi ha fatto entrare nei suoi casini credendo che io potessi aiutarlo e, in un certo senso, l'ho fatto anche se potevo far di meglio. Ma, oltre ai casini, mi ha dato una seconda possibilità, una possibilità per essere migliore di quanto potevo essere.
Mi ha dato degli amici e una famiglia.
Certo, ammetto che non è stato facile arrivarci a tutto questo: un proiettile nel corpo non si dimentica tanto in fretta, soprattutto se chi ti colpisce è la tua stessa sorella.

Alzo la testa e guardo alle spalle di Liam, lì ci trovo Martin che sta parlando con una ragazza e le sorride. Martin, più di tutti mi ha sorpreso, è stato uno dei primi che è venuto a trovarmi in ospedale. E, credo, che mi abbia rivalutato e, adesso, l'odio che provavamo l'uno per l'altro sembra essersene andato. Abbiamo ricominciato tutto da capo ed è bello essere finalmente accettata da tutti.
Giro la testa e vedo Peter mentre tiene in mano una lattina di Red-Bull e parla con Thomas, gli si avvicina Allison e gli dice qualcosa all'orecchio; ridono e devo ammettere che non starebbero male insieme. Ho conosciuto Allison e mi piace molto come ragazza, la vedrei bene con Peter, o almeno molto di più di Chiara.

 Ho conosciuto Allison e mi piace molto come ragazza, la vedrei bene con Peter, o almeno molto di più di Chiara

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Scuoto la testa e la abbasso sulle mie scarpe da ginnastica, dovrei imparare a farmi di più gli affari miei.
Se Peter crede di meritarsi quell'amore lì, io chi sono per oppormi? E poi, adesso, Allison si è fidanzata e questa cosa sembra seria e io sono molto felice per lei.
Nel mio campo visivo entrano due paia di scarpe con il tacco nero, alzo la testa e guardo la ragazza con cui dovrò condividere la casa: Martina, a quanto pare la migliore amica di Peter appena uscita dal centro di recupero.
A quanto pare, quest'ultima, alloggerà, come me, nell'appartamento che prima era di Peter a casa di suo padre. E la cosa mi andrebbe da favola, insomma potrebbe essere mia amica, in fin dei conti abbiamo la stessa età, ma c'è solo un piccolo problema: mi è antipatica. Io e Martina siamo qui, in piedi, da un'ora e lei non ha smesso di parlare nemmeno per un secondo, il ché è un problema per una come me, che ama la tranquillità.

Giro la testa e vedo che Liam la segue con attenzione, che sono in sincronia, così prendo occasione e mi allontano.
Peter mi ha detto di cercare di farmi degli amici della mia età: come Ryan, ma la nostra conversazione è davvero misera, e per gli altri non sembro nemmeno esistere. E, sinceramente, io non voglio nemmeno essere vista. Mi piace non essere osservata. Mi piace essere sola.
Arrivo al buffet e prendo da mangiare un pezzo di cioccolato essendo che oggi è pasqua.
Giro la testa e mi appoggio al tavolo del cibo, guardo Martina e la vedo molto diversa da me. Lei ha un fisico perfetto, lei sà come valorizzarsi e sembra stare simpatica a tutti. Come fa? Perché io non posso essere come lei?

 Come fa? Perché io non posso essere come lei?

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Mi concentro sul mio pezzo di cioccolato. Cos'ho di sbagliato? Perché non riesco a essere come le altre ragazze?

-Hey-mi richiama una voce vicina. Giro la testa e vedo che mi si è avvicinato Martin, prende un dolce dal vassoio e mi si affianca.
Ecco, adesso cosa dovrei fare? Cosa dovrei dire? Quali sono le giuste parole da dire al momento? Come faccio a far iniziare una conversazione?
Probabilmente quando non rispondo agli altri, o non parlo, potrei risultare a loro antipatica perché mi comporto da ragazza fredda. Ma, il vero problema, è che non so mai cosa rispondere e ho la paura di dire sempre la cosa sbagliata. Odio essere così.
-Non ti stai divertendo-rivela, ciò che penseranno tutte le persone che mi guardano bene in viso,  Martin si appoggia, a sua volta, al tavolo.
-Io non volevo nemmeno essere qui-confesso per poi dare un morso a quello che tengo in meno.
-Perché? Avevi di meglio da fare?-mi domanda alzando un sopracciglio e scrutandomi con attenzione, mettendomi in soggezione.
-Sì-gli rispondo immediatamente  per poi sospirare-Potevo vedermi Game of Thrones.
-Ti piace quella serie televisiva?
Punto la mia attenzione su di lui e i nostri occhi si incontrano:-C'è qualcosa di male?
Mi squadra da testa a piedi per poi sorridere leggermente. Ma cosa vuole?

-Solo-dice, per poi mettersi la mano nei capelli e tirarli indietro-Solo, è strano, sei la prima ragazza che conosco a cui piace

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-Solo-dice, per poi mettersi la mano nei capelli e tirarli indietro-Solo, è strano, sei la prima ragazza che conosco a cui piace.

Inevitabilmente l'angolo della mia bocca si alza, quando ero nell'altra scuola mi ero iscritta a un gruppo dove si parlava di questa serie televisiva, sono dovuta uscire l'indomani perché ero l'unica ragazza ed ero circondata da nerd. È stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita. Imbarazzante quanto divertente.
Abbasso lo sguardo dal viso di Martin e la mia attenzione viene catturata dalla sua collana a forma di tridente. Rialzo lo sguardo, no, non ci posso credere.
-Ti piace Percy Jackson?-gli domando, senza nascondere quanto sia sbalordita.
-Sì, è stato il primo libro che ho letto-mi risponde e, come me, il suo sorriso si ampia. Non credevo di aver così tante cose in comune con Martin Turner.

-Anche il mio-rivelo sorridendogli, non riuscendomi a trattenere

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-Anche il mio-rivelo sorridendogli, non riuscendomi a trattenere.

Non pensavo che Martin fosse così e, sinceramente, non mi aspettavo nemmeno di essere qui a parlare con lui; però mi piace.
Mi sorride a sua volta e devo dire, che se lo osservo bene, non è per niente un brutto ragazzo, anzi è veramente molto carino.
Forse, non è stato male rinunciare al divano per qualche ora.

Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora