Fix you[2]🐥

414 37 1
                                    






E mentre ho un momento di pace, ovviamente ci pensa lei a rovinarlo sedendosi sulle mie gambe quando c'era un divano completamente libero.
Sospiro, ma non dico niente, sarebbe inutile e oggi non ho voglia di discutere inutilmente. Ormai con Rachele non parlo più, o se lo devo fare, lo faccio in modo disinteressato. Alcune volte ci prova a baciarmi, ma io mi giro e lei, alla fine, mi bacia la guancia. Vuole anche altro contatto con me, ma riesco sempre a sfuggirle. Prima o poi capirà che io non la amerò mai e mi lascerà andare? Vero?

-Sai cosa fai stasera?-mi domanda, mentre si sposta i capelli rossi su una spalla, nego con la testa mentre continuo a osservare la televisione-Beh, andremo a una festa con Shawn e Cameron.
Adesso punto i miei occhi nei suoi: io non voglio assolutamente andare a una festa con lei!
-Ma anche no-ribatto fissando i suoi occhi marroni.

Adesso punto i miei occhi nei suoi: io non voglio assolutamente andare a una festa con lei!-Ma anche no-ribatto fissando i suoi occhi marroni

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mette la mano sulle mie labbra, mentre non smette di muoversi, sperando di suscitarmi qualcosa.
-Non era una domanda-mi informa per poi far combaciare le nostre bocche, ma mi libero subito e mi alzo facendola sedere al mio posto.
Mi guarda dal basso e si mette a ridere. Esco dal salotto e mi rifugio in bagno: devo calmarmi. È solo una festa, cosa può succedere di male?




...





Rachele si era sbagliata, non siamo a una festa, ma in una discoteca frequentata dalla gente malfamata che conosce solo lei.
Qui tutti fumano, o almeno tutti tranne me.
Appena entriamo ci andiamo ad accomandare a un tavolo circolare lontano dalla folla di gente, ammassata, che sta ballando senza freno.

Rachele parla come non l'ho mai sentita parlare con Cameron e Shawn, anche loro qui con noi.
Ma che credono? Che siamo come tre anni fa? Che non sia cambiato niente?
No, non siamo più quei ragazzini, o almeno questo vale per me.
I tre si mettono a bere mentre io osservo la gente ballare, tanto per fare qualcosa. Mi sto annoiando.

Mi offrono anche un bicchiere d'acqua, ma per esperienza non la tocco nemmeno per sbaglio.
Dopo nemmeno mezz'ora i due ragazzi sono già brilli e vanno in pista a ballare, tutti e due felici. Punto la mia attenzione su Rachele che sta continuando a bere la sua vodka alla pesca.
È strano, in una discoteca, la nostra storia ha avuto inizio, lo ricordo benissimo e al sol pensiero mi viene da sorridere per quant'ero immaturo. Però, nonostante tutto, a quel tempo per me Rachele è stata veramente importante: io la amavo. La prima ragazza che io abbia mai amato. Se non ci fosse stata lei sarei caduto in un baratro buio e probabilmente oggi non sarei qui. Volevo morire.
Eppure, eccoci, tre anni dopo, in una discoteca che potrebbe essere benissimo quella del nostro incontro, ma questa volta le cose sono cambiate: io non amo più Rachele, anzi la detesto con tutto il mio cuore, e desidero solamente essere libero e vivere.
Com'è strano il destino...

-Che c'è? Perché mi fissi?-sbotta girandosi di scatto nella mia direzione.
E non posso negare che sia bellissima, è sempre stata una bellissima ragazza e ogni ragazzo mi chiedeva come avessi fatto ad farla mettere con me. Tutt'ora è un mistero per me. Certo, non ero brutto a quell'età in cui ci siamo conosciuti, ma non era nemmeno chissà che, poteva sicuramente trovare di meglio.
-Perché ti sei innamorata di me?-le chiedo, mentre le sposto una ciocca, che le è caduta sul viso, dietro l'orecchio.
Dopo tanto tempo mi mostra un sorriso dolce:-Perché eri tutto ciò di cui avevo bisogno.
-Come hai fatto a capirlo?
-All'inizio non lo sapevo, ti ho solo baciato perché mi andava-mi risponde per poi bere un bicchiere-Poi, quando ho incontrato i tuoi occhi, a scuola, ho capito che mi avresti rivoluzionato la vita.
-Ed è stato così?
-Ed è stato così-ripete sorridendomi e facendo ricomparire, per un breve minuto, la ragazza di cui mi ero innamorato.
Mi afferra la mano e mi trascina in pista, incomincia a ballare senza freni, mentre io resto fermo come un palo: non sono molto bravo a ballare.
Le mani di Rachele finiscono sulle mie guance e mi costringono a unire le nostre labbra. Il sapore d'alcol si fa sentire anche nella mia bocca.
-Balla-mi sprona nel mio orecchio per poi continuare-Con me.

Metto le mie mani sui suoi fianchi e ci muoviamo insieme e tutto questo dura per solo una canzone, perché dopo Rachele si stanca del mio andamento lento e va con un altro ragazzo. Alzo gli occhi al soffitto e cerco di tornare al nostro tavolo, ma non ci riesco.
Giro la testa e guardo chi mi ha preso per la maglietta, e riconosco Shawn.
È ubriaco marcio e prima che me ne riesca a rendere conto le sue labbra sono sulle mie. Aspetta, mi sta baciando?
Metto le mie mani sul suo petto e cerco di spostarlo, ma la sua presa aumenta sulle mie braccia, incominciando a farmi male.

 Aspetta, mi sta baciando?Metto le mie mani sul suo petto e cerco di spostarlo, ma la sua presa aumenta sulle mie braccia, incominciando a farmi male

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

L'unica cosa che posso fare per stoppare tutta questa cosa, e girare la testa e lasciare che le sue labbra bacino la mia guancia. Ma in cosa mi sono cacciato?!
La sua testa si rifugia nell'incavo del mio collo e il suo respiro entra in contatto con la mia pelle. Cosa devo fare?
-Ma come hai potuto non accorgerti che mi sei sempre piaciuto?-mi domanda, stringendo la presa e facendomi male.
Cerco di staccarlo con tutte le mie forze.
-Mi piaci da sempre-continua la sua confessione, mentre con il suo naso risale fino ad arrivare al mio orecchio.
Okay, quando è troppo, è troppo. A me non piacciono gli uomini, mi piacciono le donne, anche se non ho niente contro i gay, anzi possono amare chi vogliono.

Gli tiro prima una pedata sul piede che gli fa allentare la presa sulle mie braccia, e poco dopo gli dò un calcio alle sue parti intime solo perché è Shawn e io lo odio.
Appena lascia totalmente la presa mi allontano e decido di uscire da questo posto. Appena fuori riesco a respirare aria pulita.
Guardo una coppia di innamorati e vorrei che fossimo io e Chiara. Estraggo il telefono dalla tasca anteriore sei miei jeans e compongo il suo numero, mentre una domanda mi tormenta.
Non ci mette molto a rispondere e in sottofondo sento delle risate femminile: sarà fuori con le sue amiche.
-Perché mi hai chiamato?-mi chiede dopo le solite domande.
Mi appoggio al muro e guardo le stelle:-Mi chiedevo una cosa su di noi, però mi devi rispondere sinceramente.
-Peter, l'ho sempre fatto e non smetterò di farlo certamente adesso-mi sprona.
-Come ti sei innamorata di me?
Il silenzio si fa spazio tra di noi e so che questa domanda l'ha colta impreparata, ma voglio sapere la sua risposta, mi interessa.

-È successo, non subito, anzi prima ti odiavo perché ti credevo il solito ragazzo irraggiungibile e incredibilmente perfetto.
-E cosa ti ha fatto cambiare idea?-domando, ormai sono curioso.
-Il nostro primo appuntamento-mi risponde e so che sta sorridendo al ricordo-Quando eravamo a quel centro commerciale ti sei dimostrato una persona completamente diversa: eri buono, cercavi di farmi ridere, mangiavi senza ritegno e non eri bravo nei giochi anche se ci provavi.
-E quindi ti sei innamorata delle mie imperfezioni?-chiedo e sono sbalordito.
-Prima di tutto di loro, poi mi sono innamorata di tutto il resto-afferma facendomi sorridere.
Guardo le stelle nel cielo e vorrei averla vicina in questo momento. Lei è proprio la ragazza fatta le per me e non smetterò mai di dire quanto io sia stato fortunato nell'incontrarla. Il destino, questa volta, non ha sbagliato.
-Chiara-richiamo la sua attenzione-Ti amo.
È la prima volta che glielo dico o lo dico ad una persona in generale, ma so che è giusto così. Chiara è la persona giusta per me, lo è sempre stata dovevo solo incontrarla.

Una vita per distruggerti //cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora