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"Ok,dai,mi sembra che sia tutto, un buon lavoro. In giornata ti invio le probabili copertine e poi mi dirai cosa scegli.
    Ma nel frattempo fatti una bella dormita,eh? E se tu volessi festeggiare...beh,sai dove trovarmi." disse sornione Guido occhieggiando dallo schermo del pc.
"Si,si, tranquillo, sarai il primo a saperlo se dovesse succedere" scherzo' Maya e chiuse la connessione Skype.

Emise un sospiro soddisfatto e bevve un sorso dalla tazza di te' appoggiando la schiena alla poltroncina; era riuscita a mettere insieme un libro sugli influssi zodiacali in ambito lavorativo in meno di una settimana, lavorando giorno e notte.
Del titolo e della copertina si occupava sempre Guido e poi le avrebbe chiesto un parere in seguito, d'altronde per lei era la parte meno interessante.
Ma quando si sedeva alla scrivania e scriveva incrociando dati astrali, ecco, quella era la sua parte preferita.
Perche' poteva fare ipotesi, vivere vite altrui, dare consigli e il tutto senza vivere nulla in prima persona, ma soprattutto senza che altri pensieri o ansie la toccassero.

Non aveva piu' voluto pensare alla finestra dell'appartamento sopra al luogo dell'incidente e al suo occupante biondo.
E nemmeno a Glauco.
Beh, magari a Glauco si'.

Gli aveva attaccato un post it col suo nuovo numero di cellulare al suo portone,due sere prima.
Non che si aspettasse che le mandasse un messaggio subito, ma...

Si alzo' dalla sedia e vista la giornata di sole, decise di aprire tutte le finestre di casa e di iniziare a pulire tutto da cima a fondo: lo faceva spesso quando il bisogno di uscire all'aria aperta si faceva pressante.
Purtroppo avrebbe dovuto aspettare un paio di giorni ancora prima di poter partire per S.Benedetto in alpe.

In quel momento squillo' il campanello e lei ando' ad aprire vedendo Joshan dallo schermo.
Si', per un attimo aveva sperato che fosse Glauco,ma...no,lui non avrebbe mai suonato. Bussava sempre.

"Ciao Maya", tutto ok?"
"Ciao Jo. Si, certo, ho appena finito un lavoro grosso e stavo per pulire casa. Vuoi un te'?"
"Perche' no? Appoggio i sacchetti sul tavolo dell'ingresso e arrivo"

La cucina di Maya era piccola e gialla e sembrava ancora piu' piccola con Joshan dentro.
Era alto 1,90, con le spalle larghe e un fisico asciutto e muscoloso perche' gli piaceva allenarsi costantemente.
Aveva 26 anni e viveva con la madre anziana che parlava solo albanese, ma era un tipo solare e gentile e a Maya piaceva.

"Allora com vanno le cose al negozio?" gli chiese mentre versava il te' alla menta in una tazza.
"Bah, ok. Se mi alzassero la paga andrebbe meglio" disse sorridendo
"Ma non mi lamento, la scorsa settimana ho anche avuto qualche extra" disse alzando le spalle.
"Extra? Wow, al vecchio Piccolomini si e' intenerito il cuore alla fine?" chiese da sopra la sua tazza fumante.
"Ah,ah,ah...! Figurati.
No, dei tizi: dicevano che avevano una licenza del Comune e che dovevano installare delle telecamere di sicurezza per il Bancomat,vicino al market.
Oh, a me e' sembrato strano, ma uno di questi mi ha detto che mi avrebbe dato 100 euro per due ore di lavoro,sai con la scala del market e un trapano ed era la mia pausa pranzo...ho pensato di farla fruttare, invece di andare in palestra." e prese un sorso di te'.
"Beh,ma perche' strano?" chiese Maya.
"Ma perche' non mi e' mai successo di essere reclutato per strada, prima di tutto.
Poi mi hanno fatto preparare ad installare tre telecamere minuscole, un modello che cosi' a occhio, pareva valere parecchi soldoni, mi spiego?
E poi non erano puntate verso il bancomat, ma una verso l'intero portico e le altre verso gli incroci della strada.
Roba da spie,secondo me" disse con l'aria da cospiratore, mentre finiva di bere dalla tazza.
"Comunque va beh, i soldi me li sono intascati volentieri.
Hai bisogno di niente, gia' che sono qui?" chiese rimettendosi in piedi.
"Ah,si', grazie, mi porteresti giu' i bidoni per favore? E i soldi della spesa sono gia' sul tavolino vcino alla porta,non ho bisogno di resto"
"No problem,bella. Grazie del te'"e usci' chiudendo la porta.

Maya mise in lavastoviglie le tazze e la teiera, si raccolse i capelli castani in un coda di cavallo alta e rimbocco' le maniche della felpa grigia, ma era sovrapensiero.

Un minuscolo campanello d'allarme le stava suonando in un angolo del cervello.

Le linee paralleleTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang