𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 44 || "𝖴𝗇𝖺 𝗌𝗈𝗋𝗉𝗋𝖾𝗌𝖺"

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Capitolo 44 || "Una sorpresa"

Warning: litigio fra Nymphadora e Draco in avvicinamento. Entrambi non saranno molto lusinghieri - dopotutto, quale litigio comprende complimenti? - e, francamente, qui non si possono vedere nemmeno per scherzo. Naturalmente nulla di tutto ciò è canonico, quindi siate clementi con entrambi i personaggi: quando si è arrabbiati si possono dire brutte cose anche al tuo migliore amico; potete prendere Sev come esempio.

~●•°●~

Harry si lanciò in una corsa quando, a fine colazione, il Preside annunciò che le valutazioni degli esami dei ragazzi del primo, secondo, terzo, quarto e sesto anno erano state appese alle porte delle rispettive aule.
La prima tappa sarebbe dovuta essere l'aula di Incantesimi, ma lì c'era già un'eccessiva affluenza di alunni.
Quindi optò per la serra di Erbologia, quella doveva libera per forza, visto che veniva usata solo dai ragazzi del suo anno.

Sapeva a malapena chi avesse alla calcagna, probabilmente Hermione, Padma, Anthony, Justin, Susan e forse Neville.
«Harry!» sentì la voce della sua migliore amica chiamarlo «Rallenta!».
«Via il dente via il dolore, prima guardo quei voti prima mi riprenderò!».
«Ma se avrai preso tutte E e O!» urlò la voce di Ernie. Harry non si ricordava di averlo visto mentre scattava fuori dalla Sala Grande, aveva forse urlato?

«Macmillan, stai zitto, porta sfortuna!» si aggiunse Ron. Anche lui, quando era arrivato?
«Ma piantala Weasley, intanto tu verrai bocciato».
«Ha parlato il genio!».
«Ascoltami, carota...».
«Siete dei bambini di due anni o cosa?» sbottò la voce seria di Susan. Harry poteva ben immaginare l'occhiataccia e lo spettro d'ira nei suoi occhi anche senza vederla.

Improvvisamente si ritrovò davanti le scale che portavano alle serre e saltò vari gradini con dei saltelli, per poi scattare nel sentiero della Serra numero uno. Arrivato lì si sorprese di non avere il fiatone, ma scoprì anche che lì non era solo come aveva immaginato. Almeno non erano ragazzi del primo anno, però.
Dei familiari capelli castani chiaro rivelavano la presenza di Charlotte Yaxley, con un braccio sulla schiena di sua sorella Natasha. Thobias lo notò per primo, gli sorrise a trentadue denti e diede uno strattone alla ragazza al suo fianco.

Nymphadora esibiva due trecce tanto lunghe da rivaleggiare quelle di Hermione, spesse e di un nero lucente, e si voltò con una smorfia sulle labbra, ma poi lo vide e il suo viso si illuminò. Harry si rese conto in quel momento di quanto gli fosse mancata sua cugina. La sua mente superiore aveva ben pensato di innescare una zuffa improvvisata con l'americana Hortensia Hill. Il casus belli era semplice ma strano e, a parer di Harry, non necessario. Hortensia era infatti la fidanzata storica di Thobias dal loro terzo anno, ma si erano lasciati di comune accordo due scarse settimane prima della Finale di Quidditch. Lei gli era sempre sembrata una ragazza piuttosto malinconica, sì, ma anche socievole, intelligente e appassionata.

«Cuginetto mio!» Dora spalancò le braccia e corse verso di lui, stringendolo brevemente in un abbraccio «Ciao ragazzi, vi ha trascinati a vedere i voti?».
I suoi compagni, con il fiatone le diedero ragione. «Tonks, perché... sei qui?» chiese Susan, piegandosi in avanti e appoggiando le mani sulle sue ginocchia, riprendendo fiato. I suoi capelli ramati caddero in avanti come una cascata, coprendole il viso e sbilanciandole il cerchietto che aveva in testa. Hermione le passò una mano sulla schiena tentando di aiutarla e si alzò poco dopo, riordinandosi velocemente.

«Io? Mi sto solo divertendo un po'. Questi leccapiedi mi hanno seguita perché non hanno idee originali, tutto qui» sorrise lei, dando un colpo d'anca a Charlotte, che glielo restituì volentieri e ancora più forte. Natasha seppellì il suo viso abbronzato - d'accordo, erano a Giugno, ma come faceva ad essersi abbronzata tanto velocemente? - fra le sue piccole mani e scosse la testa come una madre rassegnata.

𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫On viuen les histories. Descobreix ara