𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 28 || "𝖠𝗓𝖺𝗅𝖾𝖺 𝖦𝗅𝗈𝖾̈𝗌"

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Capitolo 28 || "Azalea Gloës"

Quello che doveva essere, per forza, il suo peggior Natale, si stava avvicinando sempre di più. Nonostante l'avrebbe passato con il suo padrino, come sempre, lasciare i suoi amici era strano, visto che non ne aveva mai lasciato nessuno, non avendone avuti.
Il 14 Dicembre, Harry James, mentre gustava dello yogurt greco con noci tostate, ricevette per posta due lettere. La sua colazione tiepida venne momentaneamente messa da parte; era urgente visto che aveva bisogno di energie dopo gli allenamenti di Oliver Baston.

Le sue gambe erano distrutte dati i venti minuti di corsa fatti ogni ora ogni dannato allenamento. Oltretutto Grifondoro aveva quegli allenamenti tre volte a settimana; essi duravano quattro ore.
La professoressa McGranitt aveva accettato con riluttanza visto il risultato di Serpeverde contro Grifondoro.

«Non penso che i voti del nostro Cercatore crolleranno, dato il suo andamento costante e medesimo miglioramento, poi voi siete più grandi, e dubito che Potter riesca e gli altri sei, no» aveva detto fissando il bambino, ch'era diventato di un acceso rosso ciliegia.
Questo era stato detto il 12 Novembre e dopo più di un mese i Grifondoro erano distrutti.

Harry non si trovava in estreme difficoltà, dopotutto si contendeva il titolo del migliore della classe con Hermione, che oltretutto faceva i compiti e studiava con lui.
Ma i suoi compagni di squadra stavano impazzendo.
Alla fine, dopo che le forze combinate di Angelina, Alicia, Fred e George convinsero Oliver a ridurre il tempo di corsa considerando che prima era di trentacinque minuti, concesse tutti loro un'enorme sollievo.

Katie Bell, secondo anno, non aveva moltissimi problemi esattamente come lui e a volte riusciva a girarci assieme per i corridoi, avvertendolo sulla puntualità dei temi delle vacanze di tutti i professori.
Tutti, tranne la Sprite - solamente con precedente avvertenza - li esigevano senza scuse. L'unica "scappatoia" era un incidente accaduto, oppure la perdita di un parente; ovviamente giustificata e confermata da un genitore.
Il resto significava punizione di un mese e punti in meno, una meraviglia, non è vero?

Quella mattina erano scesi assieme, tenendosi per le braccia per non cascare giù dalle scale. Anche solo muoversi faceva male alle cosce e alle costole, persino ridere equivaleva a fitte nello stomaco.
La ragazza era quasi scivolata su Mrs Purr, che le soffiò inferocita non appena sfiorata, e da quel momento non si era staccata da Harry.

Ella guardò curiosa la posta del suo amico, per poi scartare la sua e tagliare il burro, passandolo ad Alicia. Hermione, al fianco del suo ormai migliore amico, che non aveva proferito parola tutto il tempo sbatté le ciglia chiare, confusa.
«Chi ti ha scritto, oltre tuo zio?» domandò, bevendo il suo tè alla menta. Dopo la sua raccomandazione, sembrava esser diventata dipendente dalla bevanda bollente come lui.
«Non ne ho idea, sinceramente mi preoc- ciao Nym, buongiorno anche a te».

La bella Tassorosso si era intromessa fra i bambini, passando le mani attorno le loro spalle. La Grifondoro, che non aveva mai avuto problemi con la ragazza più grande, si zittì nuovamente, imbronciata.
«Luce dei miei occhi! Buongiorno! Hey Herms, 'giorno, scusami se ti ho rubato l'ambito posticino, ma devo assicurarmi che mio padre non faccia venire un infarto al mio cuginetto» esclamò Dora, accarezzando la treccia a spina di pesce della bambina, rosa in viso «ti ha scritto, e visto che ricevi una lettera ed un pacco una volta a settimana, potresti essere un po' confuso».

Harry la guardò con confusione visibile, gli occhi liberi dilatati dall'interesse.
«Che sappia qualcosa di Flamel?» le chiese, estasiato.
Nymphadora scosse la testa, stampandogli un bacio sulla fronte. A quel gesto, la maggior parte degli undicenni si sarebbe ritratta per l'imbarazzo, ma non Harry Potter. Lui, nonostante fosse deliziato e contento, sorrise mestamente.
«Io non so niente, mamma uguale, lui potrebbe dirti, al massimo, "Vivi la vita, non pensare ai vecchi!"» imitò nell'aria dei gesti con le braccia, facendo sbattere i corti capelli biondo fragola sugli occhi.
Il cugino sorrise, appoggiandosi gioiosamente alla sua spalla.

𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Where stories live. Discover now