𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 19 || "𝖭𝗈, 𝖬𝗂𝗇𝖾𝗋𝗏𝖺, 𝗂𝗈 𝗉𝖺𝗌𝗌𝗈"

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Capitolo 19 || "No Minerva, io passo"

Purtroppo quella sera, un po' per la troppa stanchezza, un po' per consolare Neville, un po' per gli interrogatori a cui venne sottoposto, non scrisse di Mocciosus al padrino.
«Seriamente... andare in classe con dei Serpeverde al seguito» aveva sbottato Ron, l'aria sconvolta. Aveva le sue mani, ricoperte di lentiggini, appoggiate ai fianchi, la bocca semispalancata e gli occhi azzurri sgranati.
«Sono brave persone... sono ragazzini come noi, perché non dovrei conoscerli?» aveva risposto lui, in una posizione che poteva ricordar benissimo un'anfora «La faida fra Serpeverde e Grifondoro è mandata avanti soprattutto da pregiudizi, e solamente in parte da gente come Malfoy & co. È totalmente ridicolo non rivolgere la parola a qualcuno senza nemmeno avere un motivo! Per favore, Ron, lascia perdere, andrà tutto bene...».

«Lo devono aver confuso, non c'è altra spiegazione» aveva affermato Fred, facendo finta di piangere sulla spalla del gemello «anzi, impossibile. Malfoy potrebbe avere del potenziale, se non fosse un autentico idiota, ma Tiger e Goyle... nemmeno fra mesi e mesi di allenamento intensivo».
«Harry è troppo intelligente per farsi beccare da tre fottuti stalker e po- PERCY TI PREGO!» George aveva iniziato, interrotto da un prefetto Weasley dal viso scandalizzato «𝖭on è nulla che non abbiano già sentito, nulla che noi e chiunque nella scuola non abbia già pensato su di te!».
Percy, il viso rosso fuoco, si era messo ad urlare addosso i suoi fratelli, blaterando qualcosa riguardo all'educazione e alle bugie.
Risalendo in camera, il suo rosso amico concordò con George, dimenticando improvvisamente il discorso precedente.

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Il giorno dopo a colazione, Neville si sedette nuovamente al tavolo di Grifondoro, adesso senza più ridere fino a diventar rosso come il cravattino dell'uniforme.
Piton, passando fortunatamente in quel momento, fece un sorriso asprigno alla vista del ragazzino, che seppellì il viso roseo nella ciotola del porridge.
"Oh no, no no, non così in fretta, portatore ambulante di batteri ed unto".

«Professor Pitoon!» cinguettò Harry, alzandosi dalla sua panca. Avanzò a passi leggeri, come volando per aria, il sorriso troppo innocente per esser innocente.
L'adulto si bloccò di botto, squadrandolo come se avesse visto Ruf conversare allegramente con dei babbani indossando la divisa di un Auror. O peggio ancora James Potter.
"Che la guerra abbia inizio, Mocciosus. Non farai il bastardo con noi, no".
«Che cosa vuoi, Potter?» sputò, fissandolo dall'alto. Harry continuò a sorridere. «Una bella punizione? Se non ti sposti immediat-».
«Non me lo sognerei mai, signore» rispose, con l'innocenza della sua candida bellezza infantile «volevo solamente augurarle un buongiorno ed... un'altra cosa, potrebbe concedermi la licenza di porle una domanda?».

Davanti a tutta la Sala Grande in ascolto, Piton non avrebbe avuto possibilità di snobbare l'undicenne senza ritrovarsi davanti metà Grifondoro - dal quarto anno in poi - pronta ad attaccarlo, grati per l'occasione regalata.
Cautamente, fece un cenno d'assenso, battuto in astuzia dal bambino. Il sorriso di Harry si allargò.
«Oh professore, grazie per la sua gentile concessione!» esclamò con un tono fintamente grato «la mia domanda è la seguente; è consapevole dell'esistenza del "Regolamento disciplinare per studenti ed insegnanti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts"?».
Non aspettò risposta, gustandosi appieno l'espressione sconvolta del suo professore.

«Suppongo che la risposta sia affermativa. Perciò le domando: è consapevole della regola, da pagina 638 a pagina 656, che vieta ad ogni singolo insegnante, salvo un infermiere autorizzato, di utilizzare le pozioni sugli alunni?».
I sussurri si bloccarono immediatamente, lasciando la Sala Grande in uno sbigottito silenzio inusuale.
«Ovviamente» biascicò il professore a denti stretti, le mani tremanti come se avesse la voglia irrefrenabile di strangolarlo di fronte a tutti «vuoi per caso darmi lezioni, Potter?».
«Assolutamente no! Volevo solamente accertarmi di... rinfrescarle la memoria, visto ciò che è accaduto ieri, e noi non vogliamo che riaccada, a nessuno... o sbaglio?».

𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Where stories live. Discover now