𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫

𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 31 || "𝖨𝗆𝖻𝗋𝗈𝗀𝗅𝗂𝗈"

Capitolo 31 || "Imbroglio"

Le lezioni di potenziamento con il professor Quirinus Raptor si rivelarono una delle migliori decisioni che Harry Potter potesse prender mai nella sua giovane, beffarda vita.
Oltre a lui, vi partecipava Hermione, un paio di Corvonero del secondo anno, perlopiù ragazzine - tra cui Cho Chang, Marietta Edgecombe, Richelle Zoë¹, Ellaria Keaton², Kalvin Simons³ e Benjamin Chaz⁴ - e due gemelle di Tassorosso di tredici anni - Clementine e Clover Janille⁵ - che sembravo inizialmente parecchio sulle loro, ma si rivelavano presto estremamente timide.

Il gruppo delle Corvonero si mise immediatamente in modalità contrattacco verso Hermione, la cui unica "colpa" era essere la compagna e partner di Harry Potter. Tutte loro cercarono di coinvolgere lui e solo lui nei loro discorsi, ma egli non li trovava estremamente del suo interesse, o calibro, fin dal primo discorso intrapreso da Marietta, perciò si ritrovò a conoscere meglio gli altri quattro.
Kalvin era estremamente sveglio, dalla bella carnagione color caramello ed i capelli molto chiari, il naso corto e schiacciato, le labbra piccole ma carnose, dal bel sorriso sicuro. Benjamin portava gli occhiali come Harry, soltanto che lui era astigmatico e non miope. Anche lui sembrava sicuro di sè, leggermente arrogante, forse, ma assolutamente di buona compagnia. Aveva un viso anonimo, dalla pelle chiara, gli occhi ed i capelli castano scuro.

Le gemelle erano eterozigoti, una castana e dagli occhi azzurri, l'altra ramata dagli occhi neri. Portavano entrambe un adorabile caschetto mosso, che faceva sembrare i loro visi ancora più sottili.
Erano silenziose ma gentili, e provarono più volte ad intraprendere delle conversazioni con le altre ragazze loro coetanee, ma vennero sempre respinte con sgarbo. Solamente Cho e Richelle sembravano essere gentili, anche se plagiate dalle compagne.

Hermione, l'unica a portare i capelli costantemente legati, divenne il bersaglio preferito di Ellaria, che tentava di imitare ogni sua singola fattura o movimento, fallendo di grosso.
Alla fine, dopo le prime tre settimane di lezioni, tutte e quattro le ragazzine scomparvero, proclamando di essere troppo indietro con gli altri compiti.
Ma questa era una grossa bugia.

Dopo che Harry ed Hermione - che non si pentirono d'aver accettato la sfida - le stracciarono due contro quattro ad una sottospecie di acchiapparello con gli incantesimi, non tornarono il lunedì seguente. Anche se nessuno, nemmeno gli adulti, lo disse, il sollievo per la loro assenza si fece vivido nei miglioramenti di tutti i sei rimanenti.

Hermione, l'unica Nata Babbana, non trovò alcuna difficoltà nelle fatture e controfatture, al contrario degli altri quattro. Harry le eseguiva perfettamente, guadagnadosi le occhiate sorprese dei professori e quelle preoccupate di Madama Chips. Ella non era ancora intervenuta, nemmeno una volta, ma teneva sempre con sé pozioni varie.

Quando tutti riuscirono a deviare tutti gli ostacoli con vari incantesimi - levitanti, distruttori, devianti -, il professor Vitious decise che era arrivato il momento di passare ai duelli. Sfortunatamente, mancavano dodici settimane agli esami, ed a quel punto rimasero in quattro, visto che le gemelle avrebbero dovuto investire parecchio ripasso in Erbologia e Pozioni.
I due Corvonero non riscontrarono problemi sino allo scoccare della nona settimana, quella in cui la McGranitt insegnò loro come far diventare di diversi colori un rospo.

Esso risultò difficile per entrambi i ragazzini, che dovettero a malincuore rinunciare ai duelli, nei quali si stavano ambientando e divertendo.
A volte tornavano ancora, giusto per osservare i due Grifondoro affatturarsi a vicenda, prima di essere cacciati dalla Leonessa in persona, al grido di «Alla prossima lezione, prenderò voi due come esempi!».
La minaccia risultò essere alquanto convincente.

Presto, tutti gli adulti si ritrovarono ad aiutare sempre di più i due talentuosi primini, ironizzando sul fatto che, un giorno o l'altro, avrebbero imparato a schiantare prima dei loro tredici anni.