𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 30 || "𝖲𝖺𝗋𝖾𝖻𝖻𝖾 𝗉𝗈𝗍𝗎𝗍𝖺 𝖺𝗇𝖽𝖺𝗋 𝗉𝖾𝗀𝗀𝗂𝗈"

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Capitolo 30 || "Sarebbe potuta andar peggio"

Con enorme sconcerto di Ron e i gemelli, Harry passò almeno un quarto delle vacanze in biblioteca. Non aveva nessuna intenzione di sprecare le opportunità che la scuola deserta offriva, sapendo che aveva più possibilità in quei giorni che in tutto l'anno.
Hermione approvava completamente, come scriveva nelle sue lettere, ed aveva il potere di rimproverare Ronald persino senza vederlo.
Difatti, il suo migliore amico aveva evitato la biblioteca come la peste, andando contro le richieste del corvino. Aveva preferito provare a pattinare con Fred e George, ed Harry non aveva il cuore di biasimarlo.

Nonostante ciò, tutti e tre gli Weasley si ritrovarono con i compiti arretrati due giorni prima del ritorno degli altri studenti.
Percy ed Harry, che avevano completato ogni singola richiesta dei professori il terzo giorno di vacanze, si divertirono a punzecchiarli, a volte spalleggiati dalla McGranitt. Harry Potter era arrivato alla conclusione che, se in tutto il reparto accessibile agli studenti non v'era traccia di Flamel, qualcosa doveva esser presente nel Reparto Proibito. Ma una disavventura con un libro urlante il quarto giorno di ricerche lo fece desistere. Era riuscito a non farsi beccare, sì, silenziando quel mostro in tempo, ma risfidare la sua non clemente sorte gli sembrava troppo.

Sirius gli consigliava i piani più assurdi che avesse mai sentito, alcuni fattibili, altri del calibro di travestirsi da Silente per farsi rivelare delle informazioni. Il suo padrino non riusciva a trovare nulla di nulla nella biblioteca di Grimmauld Place 12, e nemmeno Kreacher comprese qualcosa.
Aveva cercato di tirarlo su di morale mostrandogli i suoi disegni dipinti col set regalo, che consistevano in varie ambientazioni, tra cui la Stamberga Strillante, il Lago Nero, il castello di Hogwarts, Potter Manor ed - Harry non riuscì a comprendere il filo logico - il Colosseo di Roma, Stonehenge e la Torre Eiffel. Gli altri erano per lo più rappresentazioni di animali, cervi, cani simili ad orsi e lupi, ma il soggetto principale era un piccolo Harry nella sua infanzia.

Trovò la soluzione nel modo più banale esistente, chiedere ad un mangiatore di libri umano, banalmente conosciuto come Percy Weasley. Avevano sviluppato una sorta di sintonia su vari punti, tra cui la passione per gli incantesimi complessi, oltretutto il Prefetto era rimasto piacevolmente sorpreso dall'intelligenza e prontezza di mente dell'undicenne. Nonostante Harry si considerò un idiota per non averglielo chiesto prima, si rese conto che aveva scelto il momento migliore.
Mentre Percy gli insegnava a pattinare sul ghiaccio, nessuno si sarebbe insospettito per degli argomenti saltati fuori.

Visto ch'era l'unico ragazzino ad Hogwarts a non aver nemmeno camminato sul ghiaccio il Prefetto lo prese sotto la sua ala, diventando il suo insegnante di pattinaggio.
E da lì le opzioni erano due: o Percy aveva un futuro da allenatore, o Harry era nato con i pattini legati ai piedi.

Gli porse la fatidica domanda il primo giorno di Gennaio, la mattina presto, dopo aver iniziato il meticoloso discorso sulle letture facoltative che si era preparato. Se non voleva che il ragazzo sospettasse di lui, non gli era permessa l'ombra di un errore.
Nicholas Flamel venne nominato per caso dal bambino per due volte, chiedendo un piccolo, eloquente approfondimento alla seconda nomina. Percy, ingenuamente deliziato dall'interesse dal suo fratellino onorario, gli spiegò più che approfonditamente vita, "morte'' e miracoli dell'alchimista.

La Pietra Filosofale e l'Elisir di lunga Vita non erano sicuramente due cose da prender sottogamba e non c'era nessun bisogno che il Prefetto ne ammonisse la pericolosità in mani sbagliate.
Mani più sbagliate di Voldemort, o di chiunque lo stesse aiutando in quel momento a scuola, sicuramente non esistevano.

Harry decise di non rivelare nulla a Ron dopo un colloquio con Sirius, concordando che avrebbe vuotato il sacco con anche Hermione presente. Ella sarebbe saltata letteralmente dalla gioia, era certo, ma poi si sarebbe gettata a capofitto nelle supposizioni.

𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Where stories live. Discover now