𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 18 || "𝖰𝗎𝖺𝗅𝖼𝗁𝖾 𝗉𝗋𝗈𝖻𝗅𝖾𝗆𝖺 𝖽𝗂 𝗆𝖺𝗍𝗎𝗋𝗂𝗍𝖺̀"

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Capitolo 18 || "Qualche problema di maturità"

Il giorno dopo alla prima, seconda e terza ora del mattino, ebbero nuovamente Trasfigurazione con la McGranitt ed i Tassorosso.
Ella sembrava, fortunatamente, essersi ripresa dalla mattina prima, oppure solamente posto una piccola abitudine ad incrociare il ragazzino per i corridoi.
Aveva sempre un po' di esitazione a guardarlo negli occhi, ma dalla fine della lezione le cose stavano visibilmente migliorando.

Quella mattinata, a trasfigurare il fiammifero in un ago, riuscirono in totale in sei, senza contare Harry ed Hermione.
Ernie, fierissimo del suo sottile oggetto d'argento, uscì a testa alta dalla classe, rimbeccato da una sorridente Susan, riuscita anch'ella a far il compito per bene.
Calì fece una giravolta, seguita a ruota da una saltellante Lavanda, cinguettanti di ringraziamenti per il loro amico corvino.
«Davvero, se non ci avessi convinte ieri sera...» esclamò la Patil, tirandosi leggermente la treccina che aveva sul viso «avremmo fatto la fine di Neville...».
Aggiunse ciò con tono triste, visto che il loro compagno, che non si era esercitato, si era beccato un'ora di punizione quella sera. Avrebbe solamente dovuto pulire i banchi dell'aula, senza magia, e non aveva perso punti, poiché era il secondo giorno, ma non era comunque felice.
«Eppure... sembrava più grigio, no? Guardandolo da destra, s'intende. Forse, la prossima volta ci riuscirò!» Justin, pieno di aspettative, era riuscito a far schiarire il suo fiammifero, e confidava di riuscire a fare di meglio il giorno dopo.
«Ne sono certo, Justin» lo supportò Harry, in un approccio gentile.

Era dannatamente difficile, deviare i complimenti degli altri, sorpresi di come lui sapesse sempre come comportarsi, quando ciò non era vero nemmeno un po'. Era passato solamente un giorno, Salazar, e tutti i suoi amici erano fermamente convinti che lui avesse soluzioni per tutto e tutti.
Harry, crescendo con Sirius Black, aveva imparato a cercare scorciatoie, a fare le cose al miglior momento e quando vengono dette di esser fatte, ma non aveva di certo fatto pratica con bambini.
Era tremendamente facile parlare, conversare con il suo padrino. Ogni singolo argomento diventava semplice da affrontare, più leggero di come suonasse in testa. Ma loro non erano Sirius, non conoscevano i suoi dubbi, non conoscevano praticamente nulla di lui. Non aveva esperienza con ragazzi della sua età, ma sapeva riconoscere il bene dal male, persone sincere, come tutti gli undici ragazzini con cui aveva fatto conoscenza, da quelle con secondi fini, come Draco Malfoy ed i suoi armadi al guinzaglio.

Si dovettero separare per andare a sedersi ai rispettivi tavoli, e mentre i Grifondoro passarono vicino a quello di Corvonero Padma Patil e Terry Boot, prima in una fitta conversazione, li salutarono con dei sorrisi.
Dalla tavola dei Tassorosso, l'avvistato corvino ricevette saluti dai quattro ragazzi dell'ultimo anno che conosceva, tra cui sua cugina, al cui saluto rispose con gioia.
I suoi occhi erano di un rosso ciliegia scuro, circa quello delle amarene poco mature, e al cenno di domanda di Harry scosse la testa.

Un secondo dopo scoccò a Thobias uno sguardo estremamente minaccioso, tanto da sembrare come sua zia per un momento.

Seduti alla bella tavola imbandita rosso-oro, tutti i primini conversarono tranquilli. Quasi tutti, almeno. Hermione Granger, ancora un po' furente che Harry fosse riuscito a surclassarla, seppellì la faccia e i capelli ricciolini in un libro rilegato in spessa pelle rossa nel completo silenzio.
Lo stesso Harry, invece, ascoltava le parole degli amici, sorseggiando un tè alla menta e limone per rinfrescarsi.
La mattina e il pomeriggio ad Hogwarts in pieno Settembre faceva ancora caldo, più di quello che lui era abituato a sopportare. Visto che non poteva prendersi a secchiate d'acqua gelida in testa, come facevano lui e Sirius d'estate, si accontentava del tè bollente aromatizzato alla menta, cosa che suonava strana, ma era vera: le foglioline di quella pianta, calde ed annagate nell'acqua fumante, rinfrescavano parecchio.

𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Where stories live. Discover now