Missione di salvataggio

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Allargò le braccia, cercando intorno a sé quella silhouette che gli aveva ricordato qualcosa, anche se non avrebbe saputo dire cosa.

Chiuse la porta a chiave e guardò la stanza.

Non c'era nessuno. Nessuno di visibile almeno.

Possibile che...?

«Mezzosangue?», chiamò, sondando ogni centimetro di parete alla ricerca di un minimo movimento o...

Un'idea lo fece sorridere.

Prese dalla tasca la bacchetta e senza pensare a ciò che stava facendo esclamò: «Acqua Eructo!»

Un fiotto potente d'acqua emerse dalla punta del suo legno, bagnando ogni cosa intorno: i letti, un indignato Grattastinchi e...

Nel mezzo della stanza comparve la Granger, togliendosi di dosso quello che sembrava un mantello dell'invisibilità.

«Malfoy, sei cretino?!», esclamò la riccia, tutta bagnata, quasi quanto il mantello che stringeva tra le mani e il suo gatto.

Hermione aveva rubato il mantello ad Harry, non ne andava fiera, ma era qualcosa che aveva dovuto fare per il bene del suo gatto. Una volta invisibile entrare nella sala comune di Serpeverde e trovare Malfoy era stato un gioco da ragazzi. Il biondo aveva sulla porta della sua stanza un cartello con su scritto: "Non disturbare, o mio padre lo verrà a sapere".

La Granger ci aveva messo pochi secondi a capire che quella doveva essere la camera che stava cercando.

Certo non si era aspettata di essere scoperta in così poco tempo, ma avrebbe trovato una soluzione.

«Mezzosangue, a cosa devo il piacere?», chiese il biondo con un ghigno malvagio in volto, cercando di nascondere la sua sorpresa; non si aspettava che la Grifondoro sarebbe riuscita a irrompere in camera sua con un piano così perfetto.

Quella ragazza non faceva altro che sorprenderlo.

«"Acqua Eructo", Malfoy? Davvero?», chiese con le guance arrossate dalla rabbia, mentre strizzava il mantello e lo piegava: «Sono tutta bagnata!»

Fu il turno di Malfoy di diventare rubizzo, mentre guardava la ragazza con malizia e imbarazzo.

"Smettila, Draco. Di sicuro non si sta riferendo a quello a cui tu pensi si stia riferendo".

«Faccio questo effetto alle ragazze», disse, con un tono spavaldo e un ghigno malizioso.

Hermione sembrò non capire, guardandolo con odio mentre si strizzava gli abiti e i capelli, allargando la pozza d'acqua ai suoi piedi.

«Maiale», borbottò semplicemente con occhi bassi, quando comprese l'allusione del ragazzo.

«Non sai quanto», la provocò il Serpeverde, alzando ed abbassando le sopracciglia; nell'intento di mettere ancora più in imbarazzo la ragazza.

Era bella quando arrossiva in quel modo incontrollato, anche se lo sguardo truce che gli stava lanciando lo preoccupava non poco.

La riccia si sporse verso la gabbia di Grattastinchi, quasi volesse afferrarla e fuggire; Malfoy però fu più veloce e con un colpo di bacchetta avvicinò il felino a sé, allontanandolo dalle grinfie della Grifondoro.

Hermione digrignò i denti: «Dammi il mio gatto, Malfoy».

Il biondo sorrise: «No».

La riccia pestò i piedi a terra e strinse la mani a pugno lungo i fianchi.

«Questo è un reato, Malfoy!», cercò di farlo ragionare Hermione, con gli occhi resi più scuri dalla rabbia.

La ragazza aveva le labbra sottili strette in una linea severa e Draco provò il forte desiderio di mordere e baciare quelle labbra fino a quando non fossero diventate gonfie e rosse.

«Rivuoi il tuo gatto, Granger? Vieni a prendertelo», le disse, impugnando stretta la bacchetta, facendole capire che quello che voleva era un duello.

Di certo non poteva chiederle un bacio, sarebbe stato troppo degradante.

«Non ho intenzione di combattere, è contro il regolamento», disse la riccia sollevando il naso in aria e sfoggiando la sua migliore espressione da saccente.

«Hai solo paura di perdere, da quello che ricordo gli anni scorsi non ti sei fatta scrupoli ad andare contro le regole più e più volte con i tuoi amichetti del cuore», disse Malfoy, con un sopracciglio sollevato e un'espressione colma di trionfo. Era certo che presto la Granger avrebbe ceduto.

«Non ho affatto paura!», esclamò la riccia, portando le mani ai fianchi, gli occhi che lanciavano saette.

«Dimostralo», scandì il Serpeverde, sollevando la bacchetta.

Agguerrita più che mai, Hermione si armò a sua volta: «Vuoi farlo qui?»

Un sorriso increspò le labbra di Malfoy. Doveva assolutamente smetterla di vedere doppi sensi ovunque.

«Preferiresti andare da un'altra parte?», le chiese.

La Grifondoro fece spallucce.

«Questa notte, a mezzanotte, alla torre di Astronomia», propose il ragazzo.

«Voglio avere la tua parola: mi ridarai Grattastinchi quando tutto questo sarà finito», disse la riccia, guardando la gabbia ai suoi piedi, dove il felino sonnecchiava come se niente fosse.

«Nel caso dovessi vincere tu, Mezzosangue, riavrai l'animale, lo giuro», si fece una croce sul cuore, dimostrando la veridicità delle sue parole.

«Altrimenti?», chiese la Granger, gli occhi pieni di rabbia e determinazione.

«Altrimenti lo terrò con me ancora un po' e lo userò per ricattarti».

La Mezzosangue lo guardò con disprezzo, ma annuì, accettando i termini dell'accordo.******

Ciao a tutti!
Eccomi puntualissima con un nuovo capitolo. Che ve ne pare? Troppo scontato il piano di Hermione? E la reazione di Draco? Io personalmente mi sono divertita a scrivere il loro battibecco 😌
Spero che abbiate tempo e voglia di lasciarmi un commento per dirmi la vostra opinione!
Un bacio,
LazySoul_EFP

Gioco di sguardi #1 (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora