Capitolo 43

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"Amo quando il tempo rispecchia il tuo stato d'animo".




Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime...


Avevo pianto tutta la notte, quella mattina mi svegliai sola.
Presi il cellulare da sotto al cuscino e lo accesi; trovai alcuni messaggi e chiamate, tra cui varie di Colin.

Erano le sette, decisi di richiamarlo

-Mi hai chiamata?
Dico non appena risponde
-Dove cavolo sei finita Kay?
Dice con la voce più impastata della mia
-Calmati Colin! Sono da mio padre
-E potevi anche dirmelo no? Ti ho cercata tutta la notte dopo che Rachel mi ha detto che non c'eri a letto!
-Credevo che Rachel tornasse tanto tardi così sono andata da mio padre!
-Dio quanto sei scema a volte!
-Mi hai cercata tutta la notte?
-E ti ho chiamata e ti ho lasciato messaggi e ho dormito da te nel caso fossi tornata!
-Hai dormito da me, senza di me? Spero che tu abbia dormito malissimo!
-Il tuo letto è scomodissimo Kay
-Non è vero!
-Si lo è!
-Okay
Minuti di silenzio imbarazzante...

Mordo il labbro inferiore mentre sento il suo respiro nelle orecchie; chiudo per un momento gli occhi immaginandolo vicino a me

-Colin?!
-Mmm
-Ti amo...
Non dice niente per qualche secondo
-Abbiamo lezione tra un po'
Sbuffo
-Lo so anch'io!
-Bene, muoviti o farai tardi
-Senti chi parla! Anche tu sei ancora a letto!
-Si ma io sono a due passi, tu sei da tuo padre!
-Cavolo quanto sei odioso!.
Riattacco.
Odioso.
Nemmeno mi ha risposto.

Perché doveva comportarsi così? Dio quanto mi mancava quella testa vuota.

Mi manca tanto, vorrei perfino dimenticarmi di lui in certi momenti, odio quando fa così con me.

Feci una doccia veloce e poi raggiunsi il campus in tempo;
Al cambio dell'ora stavo prendendo dei libri dal mio armadietto quando un ragazzo alto e biondo mi ha sbattuta conto di essi, dalla mia bocca uscì un grido soffocato.
Mi girai e mi accorsi che non lo conoscevo

<<Che diavolo stai facendo?>>
Gli urlo contro
<<Tu sei la ragazza di Hill?!>>
<<E allora??>>
<<Io e lui abbiamo delle cose in sospeso. Lui dov'è?>>
<<Come cavolo faccio a saperlo?>>
<<Sei la sua ragazza, ragazzina! Dov'è Colin???>>
In quel momento arriva Colin

<<C'è qualche problema Calvin?>>
Dice andando vicino al suo viso
<<Colin!>>
Dico io.

In quel momento suonò la campanella facendo uscire i ragazzi e i professori, Calvin andò via continuando a guardare Colin.

Dopo venne vicino a me mettendo la sua fronte contro la mia

<<Stai bene Kay?>>
<<Si ma che voleva quel tipo?>>
<<Ce l'aveva con me. Tu non c'entri nulla. Mi dispiace>>
<<Sto.. sto bene>>
<<Sei sicura? Ti.. ti ha fatto male? Io non me lo perdonerei mai se...>>
<<Ehi Colin sto bene davvero>>

Dico prendendo il suo viso tra me mani mentre alcuni studenti che passavano ci guardavamo.
Fece segno di approvazione con la testa dopodiché sparì tra la folla.

Il resto della giornata passò normalmente; Tornai a casa tranquilla. Stasera c'era pure la festa della Signora Rosy e July sarebbe arrivata alle 17.

Colin continuava a mancarmi, sempre più.
Era parte di me e quando non c'era mi mancava tutto.

Mentre andavo da mio padre, perché io e July ci saremmo preparate li, aveva iniziato a piovere; lasciai la macchina un po' più lontano da casa e andai giù, lasciai che la pioggia mi cadesse su tutto il viso insieme alle lacrime.
Quando sono triste indosso la pioggia, perché possa farmi compagnia; per un istante anche il cielo è parte di me.

Parte di me || Piece of meWhere stories live. Discover now