Capitolo 11

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Andiamo in macchina di Colin e come una volta ci sediamo dietro entrambi;
Con le mani ancora intrecciate e i cuori che battono ancora di più.

Aveva gli occhi così tristi e gonfi, gli accarezzavo il viso mentre guardava fisso nel vuoto

<<Ehi>>  dico andando col il viso vicino alla sua guancia
<<Ehi>>
Dice finalmente guardandomi
<<Ti voglio bene, lo sai vero?>>
Gli lascio un bacio sulla guancia
<<Lo so Kay.. Non dovresti però!>>
<<Invece si!>>
<<Non me lo merito>>
<<Non ci meritiamo molte cose>>
Dico facendo girare il suo viso verso di me
<<Sono uno stupido!>>
<<Forse!>> dico mettendo la mia fronte contro la sua
<<Kay>>
<<Dimmi tutto!>>
<<Lo sai che provo ancora qualcosa per te vero?>>

Ecco lo aveva detto, mi sentivo strana, non era tristezza, era qualcosa di diverso, forse gioia?

<<Colin non.. Non va bene!>>
Perché avevo detto una cosa del genere? Io volevo dire che provavo la stessa cosa qualunque cosa fosse

<<Cosa non va Bene?>>
<<Noi non andiamo bene>>
<<Perché Kay? Io sono cambiato, non potrei mai ferirti adesso!>>
<<Non è questo il punto Colin! Noi non stiamo bene>>
<<Tu mi fai stare bene Kay!>>

Mille brividi invasero il mio corpo mentre si avvicinava alle mie labbra;
Ma non volevo, non potevo, noi non potevamo stare bene.
Perché come può una cosa che ti fa stare bene, essere la stessa cosa che ti fa stare male?

<<Colin no!>>
Dicevo mentre iniziavo a sentire il suo calore su di me.
Ma le parole erano inutili, quando i fatti dicevano tutt'altra cosa.
Colin era la mia via di fuga contro tutto ciò che mi faceva male e forse io ero la sua.

Quel bacio diceva tutto.
Non servivano parole, il nostro bacio non aveva bisogno di spiegazioni.
Era pieno d'amore e dolore;
Che si mescolavano l'uno con l'altro, era pieno della nostra essenza, pieno di noi, pieno di ricordi e tristezze.

Come poteva un bacio essere così perfetto? Quando noi, eravamo così sbagliati?
Forse lo eravamo così tanto entrambi, che uniti i nostri difetti diventavano perfetti..

Eravamo consapevoli del fatto che potevamo farci del male ma, quello che ci legava era molto più forte di quello che ci divideva.

Colin non riusciva a darmi ciò che desideravo ma riusciva a darmi ciò di cui avevo bisogno.

Mi portò nel suo appartamento, era vuoto, c'eravamo solo noi; andammo nella sua stanza e curiosai un po' in giro.

C'era una foto di lui e Sam sul comodino, vicino ad alcuni libri;
Le sue pillole quasi vuote, le presi in mano e mi girai verso di lui.
Era seduto sul letto, con gli stessi occhi persi.

<<Non le ho prese tutte oggi!>>
Si difese lui
<<Comunque le hai prese!>>
Buttò fuori la stessa risata amara
<<E allora?>>
<<Ti fanno male queste robe!>>
<<Va bene mamma!>>
Andai vicino a lui posando ancora le pillole sul comodino
<<Colin no! Non voglio litigare con te lo sai benissimo>>
Mi prese dal viso attirandomi vicino al suo
<<Che cosa vuoi allora?!>>
Mi disse sulle labbra, la sua voce era calma e triste
<<Voglio parlare con te, e superare questa cosa se è possibile>>
<<Parlare non mi ha mai aiutato, nemmeno con lo strizzacervelli!>>
<<Parla con me Colin, proviamoci insieme!>>
<<Okay>>
<<Cosa okay?>>
<<Parlerò con te Kay>>
<<Bene>>

Parlare era già una buona cosa, parlarne magari ci avrebbe aiutato, magari avevamo bisogno della stessa cosa, forse avevamo bisogno l'uno dell'altra...

Parte di me || Piece of meWhere stories live. Discover now