Capitolo 10

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Prima di amare me, devi amare le mie cicatrici.



July è tornata a casa.
Mi manca già.
È una ragazza davvero forte.
Sta cercando di superare questa cosa e l'ammiro molto.
Sam era il suo ragazzo e non posso nemmeno immaginare come ci si possa sentire a perdere qualcuno che era la ragione del tuo sorriso.

July mi manca. Lui mi manca.

Per fortuna c'è Rachel che ogni tanto resta con me a parlare del suo ragazzo, dei trucchi, di moda e a cercare di togliermi dalla testa quel dolore che non vuole lasciarmi.

Dicono che col tempo il dolore passa ma mi sono abituata così tanto a quel dolore da non riuscire più a sentirlo a volte. È come se facesse parte di me. Di quello che sono.

Voglio uscire, sinceramente oggi non mi va di stare troppo in casa. Mando un messaggio a Colin:

-Colin?!
Non mi risponde, dopo due minuti mando un altro

-Coliiinnn??!
Visualizza e risponde
- Kay!
-Ci vediamo al parco? Adesso?
-Stai male?
-No ho voglia di vederti, ci vieni?
-Okay! Arrivo.

Metto le scarpe e mi sistemo un pochino i capelli perché sono un vero disastro come al solito, dopodiché avverto Rachel

<<Ehi io esco, ti dispiace rimanere da sola Ra?>>
<<No no tranquilla, sta arrivando Jo.. A dopo>>
<<A dopo>>

Non so perché ho chiamato Colin ma vederlo mi fa stare bene

<<Ehi!>>
<<Ehi!>> diciamo in un abbraccio
<<Mi devo preoccupare Kay?>>
Dice passandosi una mano sulla nuca
<<No, te l'ho detto, avevo solo voglia di vederti!>>
Dico sorridendo e sistemando una ciocca dei capelli.

Ma a guardarlo bene ha l'aria di uno che ha appena pianto!

<<Ah okay!>>
Il parco era quasi deserto, ci mettiamo a camminare una di fianco all'altro.

<<Colin?>>
dico fermandomi davanti a lui
<<Che c'è?>>
<<Che hai?>>
<<Sono stanco>>
<<Non hai dormito?>>
<<No>>
<<Per via delle pillole? Lo sai che ti fanno male quelle robe>> lo conosco troppo bene e conosco fin troppo bene anche quelle pillole.

Sputa fuori una risata amara
<<Ma chi sei? Il mio strizzacervelli?>>
<<Colin!>> dico inclinando la testa
<<Sul serio che vuoi da
me?>>
<<Ti Prego non fare così!>> dico cercando di prendere le sue mani
<<Ho sbagliato a venire Kay!>> dice scuotendo la testa e girandosi.

Stava per andarsene ma lo blocco subito dal braccio
<<Ehi Colin aspetta, non andare via!>> lo supplico con gli occhi mentre mi avvicino di più.

Lo abbraccio, mi abbraccia anche lui, lo stringo forte a me, ho troppa paura di perderlo in questo momento
<<Dimmi del tuo dolore>>
Dico staccandomi un po' giusto per guardarlo negli occhi.

All'istante gli si riempiono di lacrime
<<È come se mi divorasse vivo. Perché io sono ancora qui Kay? Perché non sono morto anch'io con lui!?>>
Dice scoppiando a piangere, non so che dire, ingoio il groppo alla gola e tento di essere forte.

Appoggia la sua testa nell'incavo del mio collo, stringendomi ancora più forte
<<Andrà tutto bene Colin vedrai>> cerco di dire appoggiando le labbra sul collo.

Ma in realtà non sapevo se sarebbe stato davvero così.
Cercavo di consolare lui quando anch'io ero nella stessa situazione.

Come fai a far passare un dolore così?
Forse solo insieme saremmo riusciti a distruggere quello che ci stava distruggendo entrambi.

Forse di questo avevamo bisogno; di qualcuno in grado di capire il nostro dolore.

<<Mi dispiace davvero tanto Colin!>>
Dico continuando a stringerlo.

Restiamo così l'uno contro l'altra, annullando la distanza che ci faceva male, annullando ogni distanza tra di noi.
Sia fuori che dentro..

Parte di me || Piece of meWhere stories live. Discover now