Capitolo 39

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Ciao Sam.
Sono due giorni che Colin non mi parla, da quando mi sono addormentata con Thomas.
Lo so è arrabbiato ma stargli lontano mi uccide.
Mi manca; sono andata da lui ma Brad mi ha detto che lui non c'era.
Ovviamente mi sta evitando...

Le lezioni vanno bene ma oggi ero un po' assente e avrei preferito restare a letto.
Il professor Alexander mi ha chiesto di descrivermi o di descrivere la mia vita, ma non ci sono riuscita, che dovevo dire? Non sono capace di parlare di me e se dovessi parlare di me inevitabilmente parlerei di te, e non mi andava di scoppiare in lacrime.

Quando sono tornata in camera mia ci ho riflettuto e.. Non so chi sono realmente perché secondo me sto vivendo un'età particolare, piena di troppe robe e io mi sento così troppo poco.
Quindi cosa dovrei dire Sammy?

Se mi chiedessi chi sono, probabilmente ti direi che non lo so.
E se mi chiedessi di parlare di me probabilmente ti direi che non saprei cosa dirti;
Però se fossi capace ti scriverei una lettera.
E se fossi capace ti scriverei che sono una ragazza triste il più delle volte, però sono anche felice.
E ti scriverei che sono una fifona però ho il coraggio di fare tutto.

Sono stanca ma trovo sempre la forza per continuare.
Sono un controsenso.
Sono un disastro.
Sono dolce ma in realtà non lo sono.
Dico di non fidarmi più di nessuno ma in realtà regalo fiducia a tutti.

E ti scriverei che non sò amarmi e non so farmi amare, e che non vorrei essere qui in questo momento.
Ti scriverei che la mia vita fa schifo e cerco sempre un motivo per viverla.
E se fossi capace di scriverti una lettera, ti scriverei che stò male ma dico di stare bene, soprattutto per paura di non essere capita.

E se fossi brava con le parole e riuscissi a scriverti ti direi che ho paura, ho paura di non potercela più fare e ho paura che un giorno, mi sveglierò, e non troverò più una ragione per restare, per combattere;
Ho paura che smetterò di provarci.
E se fossi capace di scriverti una lettera, ti scriverei che non so scrivere e mentirei perché in realtà non voglio farlo perché tanto nemmeno tu capiresti e allora la mia lettera sarebbe inutile, un po' come mi ci sento io.
E poi la mia lettere non si sentirebbe abbastanza, come mi ci sento io, e sarebbe terribile perché io voglio davvero poter cambiare ed esserme come tutte le altre ragazze e vedermi con occhi diversi.

Ma purtroppo non so scrivere e quindi non ti scriverò.

Sto andando ancora da lui, mica può evitarmi per sempre.

Sai Sam, i miei fantasmi mi seguono ovunque.
A volte mi sento un po' come un fantasma, nessuno vede il mio dolore.



Sono davanti alla porta di Colin e continuo a bussare

<<Colin apri per favore!>>
Sento dei passi.
Brad apre, si passa una mano tra i capelli disordinati, dovevo averlo svegliato
<<Kay.. Colin è al bar di Dylan con Weston!>>
<<Grazie e scusami Brad>>
<<Niente Kay>>

Prendo le chiavi dalla borsa e vado al bar.
Dalla vetrata riesco a vedere Colin e Weston; entro e mi dirigo convinta verso Colin

<<Kay!>> dice mentre mi vede e si alza

Vado da lui e lo bacio prendendo i suoi capelli tra le mani, bacio ogni centimetro delle sue labbra, come se fosse rimasto via da me per anni.

Mi stacco da lui piano mentre continuiamo a guardarci

<<Sono ancora arrabbiato con te Kay! Questo non cambia niente!>>
Dice lasciandomi andare;
Lo osservo per un attimo, poi non ci vedo più e gli tiro uno schiaffo in piena faccia.
<<Sei un idiota Colin!>>
Dico per poi girarmi e andare via

<<La lasci andare via così amico?>>
Sento dire a Weston

Cammino veloce e non mi giro nemmeno, non posso credere che sia davvero così testardo!
Dio quanto lo odiavo in quel momento.

Raggiungo la signora Mary in biblioteca, dovrei stare lì per due ore, almeno lavorando sarei riuscita a distrarmi..

Dopo due ore riesco ad andare da Rachel, stasera aveva in programma di andare con Thomas, Dylan e Lucy in un locale molto carino quindi sarei andata con loro.

Ci prepariamo e andiamo la;
Il posto era molto carino.

Ho fatto apposta un selfie con i ragazzi e l'ho postata, almeno Colin adesso aveva una vera ragione per essere arrabbiato.

Parte di me || Piece of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora