Capitolo 17

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"Alcuni trovano forza nella loro proprio debolezza"



<<Secondo te si può essere davvero felici?>>
<<Cosa vuoi dire?>>
<<Non lo so, secondo te esiste la vera felicità?>>
<<Che domande fai Kay?>>
<<Non puoi semplicemente rispondere?!>>

Colin era con me, nella sua stanza, già da tre ore;  Eravamo sdraiati sul letto a parlare mentre le nostre dita erano intrecciate come rami d'albero, fatti per non dividersi.

Mi aveva mandato un messaggio chiedendomi di andare da lui, volevo vederlo anch'io così lo raggiunsi.

Colin ci pensò sopra prima di rispondere

<<Forse, forse si>>
Disse poi sospirando
<<E.. noi? Possiamo essere
felici?>>
Sbuffò
<<Perché mi fai queste domande?>>
<<Perché voglio sapere cosa ne pensi Colin>>
<<Lo sai che non ho mai creduto in queste cose. La vita fa schifo, punto.>>

Si mise a guardarmi, con un mezzo sorriso sulle labbra.
Eravamo uno di fronte all'altro, stretti in un infinito abbraccio.
I suoi occhi erano la fine del mondo, io potevo essere felice solo a guardarli; lui mi rendeva felice solo esistendo.

Quando stavo con lui sembrava tutto più sopportabile, tutto migliore e volevo che anche lui potesse vedere le cose come le vedevo io quando stavo con lui.
Cavolo la vita non poteva essere tutta li.

<<Non posso credere a una cosa del genere. Non posso credere che non sei mai stato felice, nemmeno per un momento!>>
<<Non fraintendermi Kay, sono felice solo quando sto con te!>>
Disse passandomi il dito sulle labbra in una carezza goffa
<<Tu sei l'unica persona che può salvarmi da me stesso. Sono una persona migliore quando stò con te>>

Forse anche per lui era la stessa cosa quando stava con me.
Forse eravamo la salvezza di entrambi.

Tempo fa mi è capitato di pensare alla morte.
Non che io volessi davvero suicidarmi, però ci ho pensato.
Quando la notte non riuscivo a dormire o quando mi svegliavo in preda ad un incubo, mi capitava di pensare a quale fosse il giorno migliore per morire.

Pochi istanti e sarebbe finito tutto quanto.

Non sentire più niente piuttosto che sentire solo dolore.
Piuttosto che sentire me stessa urlare mentre nessuno riusciva a sentire il grido che mi veniva da dentro. Faceva male.
Mi sentivo vuota. Sai quel vuoto che pesa troppo? Ecco quello.

Ogni volta che mi svegliavo mi sentivo sempre più a pezzi. Tanti piccoli pezzi;
Come se qualcosa in me si fosse rotto per sempre.

E forse Colin era la persona che poteva rimettermi in piedi. Aggiustare quello che ne rimaneva di me..

Andai vicino alle sue labbra e lo baciai piano.
Lui restò immobile a guardarmi mentre mi staccavo piano da lui.
In quel momento volevo dirgli che lo amavo, anzi no, volevo gridargli che lo amavo ma non volevo spaventarlo.
E se lo avessi detto in quel preciso momento si sarebbe sicuramente spaventato.

Non volevo vederlo scappare via, non un'altra volta, non questa volta.

Mi guardava con occhi strani, quasi come se avesse capito quello che volevo dirgli; restai in silenzio a guardarlo pure io.
Fu lui a spezzare il nostro silenzio:

<<Credo di amarti ancora Kay>>
Dice con voce impastata, c'era un pizzico di speranza e urgenza nella sua voce. E io avevo bisogno di un po' di speranza.
Subito mi si riempiono gli occhi di lacrime che ributtai subito indietro

<<Lo credo anch'io Colin, ne sono più che sicura!>>
Cercai di essere il più naturale possibile ma la mia voce era spezzata dal nodo in gola che mi si era fatto; ma questa volta volevo piangere perché.. mi.. Mi sentivo felice.

<<Forse insieme possiamo essere felici, sai che intendo!?>>
<<Si lo so, lo vorrei tanto Colin!>>
<<Lo vorrei anch'io, vorrei essere capace di renderti felice!>>
<<Tu mi rendi felice, così, in questo momento sento di essere felice, perché ci sei tu e finché ci sei tu, sto bene!>>

Questa volta fu lui a baciarmi, un bacio dolce, come quelli che solo lui sapeva darmi.

Avevamo bisogno di staccare dal mondo e restare soli a guarirci dalle nostre ferite e tristezze.

<<Vado a trovare July questa settimana!>>
Dico dopo essermi staccata dalle sue labbra
<<Davvero?>>
<<Si, potresti venire con me nello York>>
<<Tuo padre mi ucciderebbe!>>
<<Non lo farebbe mai, e poi vorrei stare un po' con te questo fine settimana!>>
<<Non ti sei ancora stancata di me?>>
<<No mai. Ma se non ti va, lo posso chiedere a Thomas!>>
Dico ridendo, ovviamente scherzavo ma la prese sul serio
<<Non sei affatto simpatica!>>
Dice con voce seria
<<Stavo scherzando amore mio>>
Dico prendendo il suo viso tra le mani e baciandolo dolcemente
<<Non lo sei comunque. Lo sai che non mi piace Thomas!>>
<<Lo so l'ho detto apposta. Allora Colin, vieni con me?>>
<<Mhmm basta che non parli più di Thomas o altri ragazzi quando stai con me...>>
<<Devo prenderlo per un si?>>
<<Si!>>
<<Bene!>>
<<Bene piccola mia>>.

Era giovedì, avrei voluto saltare gli altri giorni e arrivare subito a sabato.
Non vedevo l'ora di poter passare il fine settimana con lui e July; e poi non mi andava di lasciarlo li da solo. Lui aveva bisogno di me e io di lui.

















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Parte di me || Piece of meOnde as histórias ganham vida. Descobre agora