Capitolo 32

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Sono partita alle 15 del pomeriggio.

Colin ancora non rispondeva ai miei messaggi ne alle chiamate.
Cercavo di mantenere la calma ma non potevo fare altro che pensare al peggio.

Mi veniva in mente il giorno in cui Sammy era andato fuori di testa, pochi giorni prima di morire.

Ero in preda al panico quando vidi sul mio cellulare 5 chiamate perse di Colin. Lo richiamai indietro e riuscì a capire solo che Sam stava male. Svegliai July e corremmo da loro.

Stavano entrambi in camera di Sam. Appena entrata vidi il viso di Colin. Era impaurito e distrutto.

Sam non sembrava più lui.
Aveva il viso rosso intriso di lacrime, qualcosa di scuro veniva giù dalla sua bocca, aveva una pistola in mano e se la puntava contro la tempia mentre piangeva;
Guardai Sam. I suoi occhi non erano i suoi occhi.
Riuscivo a vedere solo tanto dolore. Come se quello che avesse dentro da tempo, fosse riuscito ad evadere e inghiottire la parte migliore di lui.

Gli usciva il sangue dalla bocca, non riusciva più a parlare bene e faceva fatica a respirare.
Aveva in mano una pistola e diceva che voleva farla finita.

<<Sam.. che cosa ci fai con quella pistola?>>
<<Voglio ..voglio far..la finita Kay>>
<<Non dire così Sammy non lo pensi davvero>>
<<Si invece Kay, si.. Mi mi fa male capisci? Mi fa male>>
<<Co..cosa ti fa male Sam?>>
<<Mi fa male ..male>>

Diceva così mentre cercavo di fargli mettere giù la pistola

<<Sam ascoltami, non fa niente okay? Troveremo una soluzione, insieme come sempre!>>
<<Non devi combattere le mie battaglie Kay>>

Disse Sam con un filo di voce, sembrava che stesse per svenire da un momento all'altro. Però per un secondo ero riuscita a vedere il solito Sam.

Da una parte sperai si sentire le sirene dell'ambulanza, da una parte speravo di non sentirle perché Sam aveva ancora in mano la pistola.
Guardai il mio migliore amico negli occhi e strinsi la sua mano libera nella mia

<<Le nostre battaglie Sam, sono le nostre battaglie, sono qui per te, non ho intenzione di lasciarti solo okay?>>

Alle mie parole iniziò a piangere ancora di più, abbracciandomi e mettendo il viso contro l'incavo del mio collo.
Piano sfilai la pistola dalla sua mano e la tirai lontano.
Sentì Colin alle nostre spalle piangere come un bambino e le sirene dell'ambulanza iniziarono a sentirsi.
Sam svenne tra le mie braccia.

Cercavo di arrivare il più presto possibile a casa di Colin mentre pensavo a tutte queste cose, non sarà stato facile per lui vedere suo fratello morire così e potevo capire perché il suo dolore era così grande.

Arrivai li e la sua macchina era parcheggiata li fuori.
Le macchine dei genitori non c'erano, quindi entrai dopo che avevo suonato un paio di volte.

Venne ad aprire la domestica dicendomi che Colin era in camera sua

<<Colin?>>
Dico bussando

Venne ad aprire ed era tutto gonfio in faccia, il labbro rotto, l'occhio nero

<<Co..Colin>>
Dico mettendomi una mano sulla bocca
<<Che ci fai qui?>>
<<Che ti sei fatto?>>
<<Niente che ti interessi>>
La sua risposta fu fredda ma gli serviva più di questo per farmi allontanare da lui
<<Chi è stato Colin??>>
<<Mio padre. Ma dovresti vedere la sua di faccia!>>
<<Perché?>>
<<Abbiano litigato ieri sera!>>
<<Non mi hai detto niente..perché Non me lo hai detto?>>
<<Oh Kay ti prego! Che cosa avrei dovuto dire?>>

Le lacrime iniziarono a cadermi una dietro l'altra mentre sfioravo il suo viso delicatamente

<<Colin>>
<<Me lo sono meritato Kay!>>
<<No! Non lo dire>>
<<Si invece. Sono fortunato che non ci fosse stata mamma a vedere la scena>>
<<Dov'è tua mamma?>>
<<Ad un congresso di lavoro>>
<< Non è colpa tua lo sai vero?>>
<<È sempre colpa mia>>
<<No non lo è>>
<<Lo è. Anche adesso stai piangendo per colpa mia>>
<<No.. io.. avrei dovuto venire da te già da ieri sera. Non dovevo lasciarti da solo>>
<<Non puoi sempre salvarmi Kay>>
<<Ci posso provare. Possiamo provarci insieme>>
<<Non c'è più niente di salvabile in me. Dovresti trovarti un ragazzo meno incasinato!>>
Dice cercando di chiudere la porta che blocco subito con la mano

<<Colin No! Non dirlo nemmeno per scherzo!>>
<<Kay vattene>>
<<No!>>
<< Non mi va di parlare con te adesso!>>
<<Non serve per forza che parliamo>>
<<Vattene voglio restare solo!>>
<<Colin! Colin ti prego!>>
Dice chiudendo con forza la porta e lasciandomi fuori

Mi misi a piangere lasciandomi scivolare a terra contro il muro.

Perché doveva essere sempre così difficile??

Parte di me || Piece of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora