CAPITOLO 39

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SOPHIA

Elijah arrivò proprio in tempo e come previsto si sedette vicino Jasmin, lui prese subito un caffè visto che aveva già fatto colazione e non voleva nient'altro .
Quando arrivò la sua faccia era diventata ancora peggio di quella di Jasmin, ma quando notò bene dove era seduto Andrew sembrava provasse sollievo o qualcosa del genere.

Eravamo tutti quanti nervosi, persino Andrew lo sembrava un po'.
Sperai sul serio che Elijah facesse qualcosa per salvare questo dannato silenzio perché sennò lo avrei chiamato per niente.
Qualche volta ridacchiavano tra di loro, Elijah e Jasmin, solo con degli sguardi ma si notava che c'era qualcosa che non quadrava perfettamente e forse credo di saperlo.

"Andrew, che ne dici di andarci a fumare una sigaretta qua davanti?"
chiese Elijah facendo un cenno col mento alla porta.
Andrew annuì e si alzò pigiando sulle sue tasche posteriori prendendo fuori un pacchetto e mettendosi tra le labbra una di quelle sigarette mentre usciva accompagnato da Elijah.

Tossii un attimo.
"Dio, che vergogna."
dissi cercando il suo sguardo.
"Già..mi sono imbambolata appena era arrivato, non riuscivo a spiccicare parola."
disse sorridendo appena.
"Ho notato.."
sorrisi quando mi guardò.

"Perché l'hai fatto?"
chiese dopo leggero silenzio.
Aggrottai le sopracciglia e girai lo sguardo.
"Fatto cosa, scusa?"
" Di certo Elijah non è arrivato qui da solo, anche perché non vengo spesso da fargli intuire da solo che magari fossi qui seduta."
mi disse guardandomi con sguardo rimproveratorio ma non cattivo o triste.

"Beh,forse hai un pochino ragione"
dissi sorridendo inutilmente e lei scosse la testa divertita.
"Tranquilla Sophi, non mi ha dato fastidio, anzi forse hai fatto bene..sai c'era parecchia tensione."
disse stringendo le labbra.
Feci lo stesso e cademmo in un altro silenzio prima che iniziò a parlare di nuovo.
"Sophi...sai, ti volevo dire che non mi ha dato realmente fastidio se Andrew si è messo accanto a te. Alcune cose della vita bisogna accettarle, che tu lo voglia oppure no..e Andrew è una di queste -"

"-cosa vuoi dire scusa?"
la interruppi un po' spaventata ma sollevata allo stesso momento ..anche se non volevo ammetterlo.
"Voglio dire che, non credo che mi piaccia poi così tanto Andrew, e ti sto dicendo la verità, davvero, devi credermi. E ho notato come lo guardi, cerchi sul serio di nascondermi una cosa del genere?"
disse sorridendo.

Sgranai gli occhi e il mio cuore iniziò a battere un po' più velocemente senza prevenire.
"C-cosa? I-io ? no, non è come pensi."

dissi sgranando gli occhi.

"Dai Sophi!"
disse ridendo, sembrava prendere tutte le cose alla leggera..eppure l'altra volta se l'era presa parecchio solo perché lui mi aveva parlata. Non ci capisco più nulla.
scossi un po' la testa e la guardai un po' stranita.
"Jas, ma sai cosa mi stai dicendo?"

domandai per esserne sicura.
"Certo, non starei mica parlando a vanvera, stupida."

"O-okay.."

"Ma a me non piace eh."
chiarii all'istante.

"Come vuoi tu."
disse sorridendo appena senza guardarmi.

"No davvero, jas. A me non piace e non ci proverei mai sapendo che te hai una cotta per lui."

"Lo so, lo so. Ma a me non piace più, ho avuto le mie conferme quando Elijah ha fatto il suo ingresso prima. Era una semplice cotta che hanno tutte le adolescenti."
disse alzando le spalle come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Annuii ancora stranita da questa conversazione.

"Quindi sei sicura che a te non piace più? E in che senso hai avuto le tue conferme quando Elijah è entrato ? Giuro che non riesco a riformulare tutto."
dico guardando fuori dalla porta di vetro dove riesco a travedere i due ragazzi parlare e ridere mentre si fumano tranquillamente una sigaretta. Sembrano conoscersi da anni.

"In questo ultimo mese sono stata da dio con Elijah, è sempre più bello passare del tempo con lui e non so nemmeno io come dirtelo, ma ci siamo baciati parecchie volte e sento sempre quel formicolio fastidioso ma allo stesso tempo piacevole nello stomaco..mi fa impazzire quando lo guardo - stava iniziando a gesticolare ed era così concentrata a raccontare la sua vita sentimentale che le scoppiai a ridere in faccia ma sembrò non farci molto caso e infatti continuò - non posso ancora dire di amarlo perché ho anche paura di cosa provi lui per me..perché dopo tutto c'è sempre quella bionda-tutta-tette in mezzo alla strada a ostacolarci ogni cosa."
disse finalmente respirando dopo notamente essere rimasta in apnea per raccontare il tutto senza fiato.

"Ma non dovevano mettersi insieme loro due?!"
chiesi sorpresa dopo che mi disse che si erano baciati parecchie volte.

"Beh si, ma lui ha detto di non volerla e che non è colpa sua se le sta sempre appiccicata"

Fece una faccia disgustata.
Volevo aggiungere qualcos'altro ma vidi un ragazzo riccioluto entrare con il suo nuovo amico e quindi tenni la bocca chiusa avvertendola solamente dell'entrata dei due.

"Stanno entrando."

"Okay, facciamo come se non avessimo parlato di nulla."

le sorrisi annuendo.

[...]

"Sarà fantastico!"
esclamò Sam contenta mentre stavamo tornando a casa tutte e tre a piedi.
"Già."
dissi io sorridendo.
"Quindi, decidiamo ora cosa guardare così non perderemo tempo sta sera e potremo goderci il momento."
disse Jasmin.
"Io propongo per un film romantico."
rispose Sam.
"Ma no!"
esclamò Jasmin mentre rideva con me.
"Io direi sarebbe meglio una commedia, almeno avremo di cui ridere dopo."
Credo che le commedie siano meglio, ti diverti e ti godi il momento stando attento al film appunto perché ti piace.
"Sono d'accordissimo."
dissero in coro.

Appena arrivate a casa, ci mettemmo comode sul divano subito dopo che Jasmin aveva infilato un dvd di un film che faceva ridere uscito quest'anno.
Nel bel mezzo del film vedevo sempre Sam sul suo cellulare e mi assalì il nervoso, come è possibile che non riesca nemmeno a godersi una serata tra amiche ?
"Il film non ti piace?"
domandai a bassa voce visto che poteva sentirmi bene essendo accanto a me.
"Eh? no, no è molto comico."
rispose guardandomi di sfuggita perché il suo cellulare si illuminò facendomi vedere perfettamente la notifica da chi arrivava e aggrottai la fronte.
"Non sapevo parlassi con Andrew."
avrei voluto dirle..
ma non le dissi nulla, sennò avrei fatto la ragazza impicciona.
Ma mi appuntati comunque di dirlo a jasmin più tardi visto che non è la prima volta che lei sia così attaccata al cellulare e se è quello che sto intuendo, Jasmin dovrà saperlo.

Suicide IIWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu