Capitolo 11

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                     SOPHIA

Sono troppo arrabbiata,cazzo,sono sua figlia.
"Tesoro è che.. non avevo la testa prima,credo che è perché non sono riuscito a comportarmi da matura persona con voi,scusami tanto,sicuramente non mi perdonerai perché è normale è imperdonabile ciò che ho fatto nel passato e di sicuro come hai detto ne hai sofferto nella tua adolescenza e anche ora. Ma ti chiedo solo di ascoltare le mie scuse ma non di accettarle. Io..io tesoro,ti voglio tanto bene e sono felice di averti come figlia. Non so come ho potuto dirti tutte quelle cose orribili nel passato ma giuro che sono cambiato,sono l'uomo più fortunato al mondo perché ho una figlia così intelligente e ..e davvero bella. Te lo ripeto,ti voglio bene tesoro."
Sgrano gli occhi per la sorpresa,mi ha appena detto che mi vuole bene? Mio padre ha appena detto con la sua stessa bocca e con le sue stesse corde vocali che mi vuole bene? Mi sento un pò più felice,non mi ha mai osato dire che mi volesse bene o che fosse contento di avere me come sua figlia;
cerco di comprendere e pensare un pò e mi si disegna un sorriso sul mio volto,come è potuto accadere che anni fa mi odiava e mi diceva decisamente tutte le cose che mi ha detto ora al contrario,mentre arriva ora parlandomi e scusandosi anche.
Non lo perdonerò ora ma è davvero cambiato,me lo sento che è così,vorrei scoprire cosa ha fatto in tutti questi anni,se si è rifatto una vita ..ma solo al pensiero mi sale una gelosia intensa.
Levo per il momento questo pensiero e lo abbraccio.
Lo abbraccio come avrei voluto fare da anni,nonostante tutte quelle cose successe. In fondo gli voglio bene,come dire, è pur sempre mio padre no?
"Ti voglio bene anche io,papà."
Chiudo gli occhi mentre sono ancora abbracciata a lui e una lacrima mi cola sul viso susseguita da un'altra..
Mi è mancato molto.
Ci stacchiamo e quando lo guardo negli occhi,vedo che anche lui ha le lacrime a gli occhi.
"Perché stai piangendo?"
Gli domando.
"Perché mi hai chiamato papà e mi hai appena detto di volermi bene non c'è cosa più bella che voglia sentire."
Ci mettiamo a ridere senza motivo e ci abbracciammo una seconda volta.
Solo ora mi coglie una domanda in testa 'Come cavolo ho potuto resistere tutti questi anni senza un padre?' È bellissimo avere tra le proprie braccia il proprio padre.
Mi stacco e poi mi rendo conto che solo ora mi chiedo chi lo abbia fatto entrare..
"Come ti hanno fatto entrare?"
Si passa le mani sulla faccia e fa un sospiro.
"Sono entrato di nascosto..in pra-"
Non lo lascio finire.
"Cosa?! Di nascosto? Sei pazzo?!"
Mio padre é fuori di senno. Se lo scoprono è fottuto,non può..ma poi come cazzo ha fatto?
Se almeno lo lasciassi parlare non credi che lo sapresti?
Ah già. Ma quanto sono scema? No..ma dico seriamente..
"Continua scusa.."
Sono preoccupata.
"Nulla tesoro,stavo dicendo che ero entrato ma una signora che non mi ricordo nemmeno più come si chiama..wason..non mi ricordo bene..ah si. Watson. Mi ha detto che non potevo presentarmi dopo anni da te e che non avresti reagito nei migliori dei modi..e forse aveva anche ragione,ma ora abbiamo fatto pace no?"
"Già."
"Poi dopo che insistetti ancora per vederti lei mi ha detto che non potevo né vederti né riprenderti e mi ha detto di uscire dall'istituto"
Riprendermi? Mio padre vuole riprendermi? Saprebbe usare questa responsabilità? Vabeh,oltre il fatto che sono quasi magiorenne e che so badare a me stessa..ma mi viene strano.
"Papà...ma la vera domanda è : come diavolo hai fatto a venire da me nonostante la signora Watson te lo abbia vietato?"
Domandai ridendo;fece una faccia strana,sbuffando e guardò la porta.
"Mi sono arrampicato per la scala che è attaccata al muro e poi sono entrato dalla finestra aperta nel corridoio,non sapevo dove era la tua stanza..beh..così ho incontrato una ragazza di cui non so il nome e le chiesi dove fosse la tua camera e lei mi disse che era qua."
"Okay.."
Risposi solo. Ma ora che è qua voglio fargli tante domande.
Devo avere delle risposte me le merito.
Quindi gli chiesi subito il primo pensiero che mi ronzò in mente.
"Ti sei fatto un'altra famiglia,per caso?"
Anche se la gelosia saliva cercai di colmarla un pò.
Ho paura della sua risposta. Ma in fondo,non so realmente come reagire se fosse si. Se fosse no forse mi alleggerirei i pensieri,chi lo sa.

Suicide IIWhere stories live. Discover now