Capitolo 5

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SOPHIA

"Ok,ciao."
Mi rimisi gli auricolari e lei finalmente se ne va. Aveva l'aria triste,ma odio chi mi disturba o prova a parlarmi così alla sprovvista,in più non la conosco.
Però mi piace il nome Jasmin.
Controllai un attimo l'ora sul cellulare e vidi che era già passata una mezz'ora buona.
Mi alzo e vado a passo svelto verso l'entrata,sono rimasta solo io e altre due ragazze che non conosco,questo  vuol dire  che sono in ritardo di qualche minuto.
Entro e vedo la cameriera che passa l'aspirapolvere sui tappeti dei corridoi
"Scusi signora,per caso ha visto dove si trova la signora Foster?"
Ho bisogno di ridarle il cellulare sennò mi sgriderà di sicuro se me lo vede ancora tra le mani.
Mi guarda e mi fa cenno a destra con la testa,se ha una lingua è una bocca può parlare..che fastidio.
"È nell'ufficio della signora Watson?"
Fa cenno di sì con la testa e io ne sto per avere abbastanza,ma è un robot?
Vado a destra lasciando quella donna fare il suo dovere e per la seconda volta vedo la porta in legno lucido e busso con cautela.
Sento una specie di lamentela da parte della signora Watson e poi un 'avanti' sempre suo detto con nonchalance.
"Ehm...eccomi,scusatemi signora Watson e signora Foster,ma ho fatto due minuti di ritardo nel rientrare ed ecco sono venuta per..-"
"Per restituirmi il cellulare?"
Chiese sicura la signora Foster.
"Si e gli auricolari"
Continuai io.
"Certo,cara,dammi pure"
Gli porsi il cellulare dopo averlo spento e gli auricolari anche.
Ci continuammo a guardare tutte e tre per un pò in silenzio e poi io cercai di andarmene sembrando il meno impacciata possibile.
"Uhm.."
Tossii
"Okay,io vado dentro la mia camera."
"Si"
Dissero in coro aspettando che io esca fuori dall'ufficio.
Uscii e chiusi la porta dietro le mie spalle.
Dio che vergogna.
Prima che me ne andassi mi appoggiai con l'orecchio alla porta e sentii,sono solo curiosa.
"Si, lo so che non è giusto nei confronti delle regole di questo orfanotrofio,ma Joi ha bisogno di vedere quel ragazzo."
Ragazzo? Quale ragazzo? Joi?
Non ci sto capendo nulla una seconda volta.
Però so che è la signora Watson a parlare ora.
"Assolutamente no. Se non c'è una ragione o una giustificazione valida per farle vedere quel ragazzo,allora non può.
In più sono nell'adolescenza,non è sicuro."
Mi trattengo nel origliare ancora per saperne di più e mi ritiro in camera mia.
Apro la porta e chiudendola mi butto sul letto,sono stanca..
Sono solo le quattro e la cena sarà pronta alle sei e un quarto quindi se dormo qualche oretta non mi farà male.
Prendo la sveglia e la imposto alle sei meno dieci e mi metto sotto alle coperte per riposarmi un po'.

******

Mi siedo al mio posto nella sala dove mangiamo e la cameriera passa lasciando a ognuno di noi un piatto di riso con le verdure.
Guardo il riso e cerco di non vomitare.
Ma perché devono assumere cameriere che non sanno fare il loro lavoro?
E poi le pagano pure...
Jasmin se così si chiama si è seduta accanto a me,non mi dà fastidio basta che non inizia a parlarmi.
Inizio a mangiare il riso,solo perché ho fame e non avendo niente da fare mi guardai intorno,c'è leggermente più silenzio,strano.
Guardo fino all'inizio del tavolo e noto che non ci sono le quattro troie.
Dove sono? Non possono stare in giro nell'ora di cena.
Spero che la signora Watson le trovi e le punisca.
Mi stanno così antipatiche perché si credono chissà chi,pensano che loro possano fare tutte le cose che sono proibite senza essere avvisate o notate da qualcuno.Io le vedo sempre ma non dico niente perché non voglio essere in mezzo ai problemi di altra gente.
Non che io le stalkero,ma sono sempre in giro ovunque io sia.
"Sophia.."
Distolgo un attimo i miei pensieri è noto che è Jasmin che mi ha chiamato.
E no però.Va bene che si è messa vicino a me lo posso tollerare ma parlarmi assolutamente no.
Che Dio mi fornisca altra pazienza.
Pensai alzando gli occhi al cielo.
"Perché non mi vuoi parlare? Cosa ti ho fatto?"
Mi dispiace che si stia sentendo in colpa ma io non le voglio parlare.
Non mi fido di nessuno.
Perché fidarmi di lei?
"Ti prego,dammi una ragione valida per cui non mi parli..vorrei aprire una conversazione con te ma tu..ma tu non ti interessi per nulla di rispondermi,fai come se non esisto. Perché ?"
Per un attimo la guardo e sembra sul serio disperata.
Mi dispiace ma non ho mai parlato con qualcuno amichevolmente..non ho mai avuto amiche,conoscenti,o roba simile.
E non ho intenzione di parlarle.
Stop.
Perché sta insistendo?
Mi sento osservata..e non sono abituata a questo.
"Basta."
Mi guardai intorno e mi accorsi che sono stata io a dire quel 'basta' freddo ma intenso di rabbia.
Ho parlato senza collegare la mente alla bocca.
"C-cosa?"
Perché sta balbettando?
"Ho detto basta.Perché mai vorresti parlarmi? Vai da qualche altra ragazza. Perché mai me? Ti sembro simpatica? Non lo sono. Quindi smettila di importunarmi."
Appena finito ripresi respiro,mi guardai intorno e continuai a mangiare facendo di nuovo finta di niente.
Sono scoppiata.
So che forse non sono stata carina a dirle quelle cose ma non c'è la facevo più. Davvero.
"O-okay.Come vuoi.."
Sentivo la sua voce un pò spezzata..
No non può essere. Non dirmi che sta iniziando a piangere..

Suicide IIWhere stories live. Discover now