XIV 'Numero indefinito'

1.7K 129 91
                                    

Apro e richiudo la bocca. Cerco di masticare. Cosa non lo so, ma sento qualcosa di strano sulle labbra, con un sapore altrettanto strano. Cerco di mettere a fuoco la situazione in cui mi ritrovo. Mi sono addormentata sulla spalla di Tyler e sto sbavando. Sto sbavando sulla sua spalla? Okay, una situazione pietosa, davvero. 

Sto davvero sbavando!? Perchè le cose imbarazzanti proprio a me?! Mi alzo a mezzo busto di scatto. 

Che cosa diavolo è successo?! Okay, abbiamo visto un film, ci siamo addormentati.. Ho visto qualcuno di strano per la strada... Mi alzo di scatto, scendendo quasi correndo dal divano e mi affaccio di nuovo. Sono le due del mattino, la strada è buia e vuota. Cerco di mettere a fuoco il punto dove mi è sembrato di averlo visto. Dannazione devo comprarmi degli stupidi occhiali! Una folata di vento freddo mi fa rabbrividire. 

-Tutto bene?- la voce assonnata di Tyler mi fa sobbalzare.

Mi volto di scatto fissandolo stralunata. 

Oh sai Tyler potrei aver visto Lucas in strada più o meno due ore fa e potrei aver gridato uno stupido Ehi. Ma ovviamente tutto questo non è certo visto che non indosso quei fottutissimi occhiali. Del resto tutto okay, non trovi?!

-Certo, volevo vedere che tempo facesse.- sorrido.

Seria? Che tempo fa? No magari digli che volevi buttarti di sotto che sembra più normale no?!

-Penso che alle due del mattino faccia freddo, poi non so.. Sai il surriscaldamento globale.- sorride stropicciandosi gli occhi. 

-Il riscaldamento globale, certo.- alzo le spalle.

-Vuoi che vado via? Mi dispiace per prima, non volevo farmi gli affari tuoi.- sembra a disagio.

-No.- parlo velocemente. -Cioè, se vuoi rimanere puoi farlo, insomma non vedo dove sia il problema.- alzo le spalle pentendomi della mia risposta immediata. Lo vedo sorridere.

-Vieni qui.- mi indica il posto vuoto sul divano di fianco a lui. Tentenno ma alla fine mi avvicino. Una strana sensazione si espande nel mio petto, che sia tranquillità o semplice benessere non lo so. So solo che mi accuccio al suo fianco, sorridendo lievemente. Mi domando come abbia fatto questo ragazzo in così poco tempo a conquistare la mia ipotetica fiducia. 

Appoggia la sua testa sulla mia e con il braccio circonda il mio corpo esile. 

-Sei dimagrita molto.- se ne esce tranquillo, come se parlare dell'alimentazione alle due del mattino fosse una cosa normale.

-Non so cucinare, ci pensa Cass in genere.- alzo le spalle. 

-Mi dispiace davvero.- continua a scusarsi e alzo gli occhi al cielo.

-Non fa niente, non hai mica ucciso un cucciolo di foca.- parlotto.

-Bhè, infondo siamo pari. Tu hai rubato il diario di mia sorella dalla mia stanza ed io ho curiosato nella tua scatola.- sorride. Mi mordo il labbro. 

-Sei un tipo strano, sai?- 

-Perchè?- aggrotta le sopracciglia. -Se non ti offendi vorrei farti notare che tu sei decisamente troppo strana. Funzioni al contrario.- 

-Cos'è un nuovo modo di complimentarsi?- fingo stupore.

-No, sei unica. Non pensavo di riuscire a trovare qualcuno come te.- sorride.

Apro la bocca e la richiudo. Quando vede che non risponde si lascia andare ad un piccolo grugnito. 

-E' così difficile vero?- sussurra esausto.

-Cosa?- domando ormai stanca.

-Parlare apertamente dei tuoi sentimenti.- mi fa notare.

Vorrei gridargli che ho impiegato quasi tre mesi a confessare i miei sentimenti a qualcuno. Di accontentarsi del fatto che non scappo. Almeno non ancora.

If you don't know l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora