Cerco di controllare le mie risate sguaiate. Sto ridendo di cuore e non succedeva da mesi. Tyler è dannatamente simpatico, affabile e affascinante. Credo che sia proprio il termine giusto per descriverlo, affascinante. Lo è nel modo di porsi, nel modo semplice quanto sofisticato di prendermi in giro. Lo è persino adesso che imita un tricheco con le bacchette del cinese. O giapponese. Insomma qualsiasi cosa abbiamo appena mangiato. E' tardi, non mi aspettavo di passare una giornata così. Con tutto quello che è successo mi sembra di essere in vacanza.
-Smettila ti prego!- continuo a ridere mentre lo vedo farfugliare parole a caso.
-Non mi trovi bello? Sarei un tricheco favoloso!- ride.
-No saresti semplicemente un idiota, persino da tricheco.- lo prendo in giro.
-Vogliamo tirare le somme di questo primo appuntamento?- sorride di sbieco posando finalmente le bacchette.
-E perchè mai dovremmo?- alzo un sopracciglio.
-Perchè se ti sei divertita e hai voglia di rivedermi, possiamo dire che quest'appuntamento è stato una vittoria.- spiega tranquillo.
-Chi ti dice che mi sono divertita?- rimango sulle mie.
-Chi mi dice che non ti sei divertita?-
-Potrei aver mentito per tutta la sera facendoti credere di essermi divertita quando in realtà mi sono annoiata a morte.- alzo le spalle.
-Se ridessi per finta saresti più carina.- sorride appena.
-Stai dicendo che in generale sono brutta?- fingo sgomento.
-Non dirmi che sei una di quelle che ha sempre bisogno di sentirsi dire che è bella.- trattiene un sorriso.
-Esattamente, ho sempre bisogno di sentirmi dire che sono bella. Devo alimentare il mio ego smisurato.- alzo le spalle.
-Non si può allora, non potrei mai vivere nella tua ombra.- sorride.
-E invece dovrai farlo.- gli faccio una linguaccia e ride di cuore.
Mi mordo il labbro.
-Pensi ancora a lui?- si rabbuia.
-Credo che tu sia bipolare, che diavolo di bisogno c'era di nominarlo?!- sbotto.
Ovvio, scontato. Non ho pensato minimamente a Lucas e lui che fa? Deve nominarmelo. Ovvio.
-Perchè ho bisogno di sapere che non pensi a lui altrimenti diventa imbarazzante.- spiega tranquillo.
-Addirittura imbarazzante?- alzo un sopracciglio.
-Certo, stai iniziando a piacermi e non vorrei che tu uscissi con me solo perchè ti annoi, solo perchè vuoi dimenticarlo.-
-Non stiamo andando troppo velocemente?!- farfuglio quasi a disagio.
-No, il tempo va troppo veloce. Mettici pure il fatto che temporeggiamo ..- alza le spalle.
Ingoio rumorosamente.
-Che facciamo ora?- cambio velocemente discorso.
-Quello che vuoi.- sorride non del tutto. Lui non sa quanto sia difficile per me parlare di amore, di relazioni, di un qualcosa di stabile e maturo. L'ultima volta che ho giocato a fare la fidanzatina mi sono ritrovata con una lettera d'addio e finte promesse. Direi che mi è lecito.
Poi amore, ormai non so nemmeno cosa voglia dire.
Stai facendo troppo la tragica Alice, riprenditi.
-Mi accompagni a casa?- chiedo di getto. Sono una persona davvero incoerente.
-Ma certo.- sorride tranquillo, come se i suoi pensieri fossero stati scacciati velocemente dalla sua testa.
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If you don't know l.h.
Fanfiction" E a quelle parole mi rendo conto che è ricominciato tutto, che tutti i misteri che aleggiavano intorno a Lucas non sono mai stati risolti. O meglio, non sono mai finiti. Perché quel giorno non sapevo del casino che sarebbe successo. Io di quello...