Capitolo dodici⚽️

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STEPHAN
07:07
Sono sveglio da dieci minuti e non riesco a fare a meno di guardare Amanda che ancora dorme beatamente con la bocca socchiusa e il suo corpo rannicchiato sotto il mio braccio.
Il suo respiro è così regolare e calmo che mi dà una sensazione di protezione nei suoi confronti.
Mi fa troppa tenerezza. Sono abituato a vedere la solita Amanda acida, arrabbiata e sempre sulla difensiva che questa sua versione non mi dispiace affatto.
Le accarezzo delicatamente i capelli per non svegliarla, mentre le lascio un dolce bacio sulla guancia. Vorrei che questo momento durasse per sempre. È come se il tempo si fosse fermato: tutti i nostri problemi, i nostri disaccordi e tutte le persone che fanno parte della nostra vita fossero completamente spariti. Siamo solamente noi. Stephan e Amanda.

Questo magico momento, però, viene interrotto dalla porta che si apre bruscamente facendomi sobbalzare. È Emma.

«Grazie a Dio!»esclamo tirando un sospiro di sollievo.
Credevo che fosse il mister. Chi gliel'avrebbe spiegato cosa ci facessi nel letto di sua figlia?Mi avrebbe sicuramente mangiato vivo.
«Stephan!Che ci fai qua?Non dirmi che...»
«No, no.- dico scuotendo la testa -Credimi, non abbiamo fatto assolutamente niente. Non sono quel genere di persona.»

Emma apre la bocca per dire qualcosa, quando da dietro la porta sentiamo un rumore. La bionda si infila prontamente dentro il letto, mentre io vado sotto. La porta si apre e dei passi si avvicinano al mobile.
Intanto io sto trattenendo il respiro e non so se morirò di paura o perché sto trattenendo il fiato.

I passi si allontanano e sento il rumore della porta chiudersi. Esco da sotto il letto e tirando un sospiro di sollievo inizio a vestirmi.

«Stephan, io ti credo ma devi andartene prima che succeda un casino.»
«Hai ragione. Ma come esco da questa casa senza farmi vedere dal mister?»
«Per tua fortuna qua c'è la tua salvatrice.»

Abbozzo un sorriso inarcando un sopracciglio. Adesso capisco perché sono amiche.
Emma si infila una vestaglia ed io ne approfitto per fare un carezza ad Amanda. Lei si gira dall'altro lato e non posso fare a meno di notare i suoi capelli spettinati insieme alla sua espressione. È così buffa. Le lascio un ultimo bacio per poi seguire Emma giù per le scale e, mentre lei va dal mister, io mi nascondo dietro il divano.

«Signor Spalletti, buongiorno! Anche lei sveglio?Gli allenamenti di oggi non sono di pomeriggio?»domanda la ragazza sedendosi sullo sgabello.
«Infatti....tu come lo fai a sapere?»dice scettico chiudendo il frigo.
Emma rimane in silenzio per un paio di secondi, poi risponde:
«Ne abbiamo parlato ieri con i ragazzi.»
Egli annuisce allontanandosi dalla bionda. Lei mi guarda ed io la incito a continuare e a fare presto, altrimenti non me ne andrò più da qui.
Il mister si alza per dirigersi verso la mia direzione, ma Emma lo prende per un braccio e lo fa girare dall'altro lato.
«Ma certo che voi giovani siete strani.»afferma con un tono infastidito.
Emma fa una risata isterica per poi proseguire la conversazione.
«Ahahaha, divertente. Ma non mi ha detto cosa ci fa sveglio a quest'ora.»
Spalletti sbuffa.
«C'ho un grillo per la testa che non mi fa prendere sonno. Diciamo che ho passato una notte movimentata.»
«Non lo dica a me.»dice passandosi una mano nei capelli.
«Come?»
«Niente. Ad ogni modo, io sono venuta a farmi una camomilla. Sa come sono queste feste... mi scombussolano un po'.»
«Immagino.»dice bevendo il suo caffè.

Dopo svariati minuti, finalmente si allontana dal tavolo per entrare in cucina. Emma lo segue dandomi il via libera.

AMANDA
11:22
«Dormigliona, alzati! Ha chiamato tuo padre, tra poco verrà a prenderti.»esclamo scuotendo Emma.
«Stronza, lasciami dormire. È colpa tua se sono ridotta così. Tua e del tuo amico Stephan.» afferma rigirandosi.
Nello stesso momento il suo cellulare vibra. Lo prendo di soppiatto e leggo il messaggio che le è arrivato. È di Leandro e dice:

NOBODY LIKE YOU || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora