XL 'Senza titolo'

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Capitolo corretto il 04/04/2017

A Valeria che ha supportato questo libro dall'inizio, spero di poter fare lo stesso con te.

-Cosa diavolo è?- stringe il pezzo di carta tra le mani.

Sono nella merda, l'ho già detto?

-Perchè dobbiamo parlare di quello? Perchè non parliamo di altro?- rido istericamente.

-Voglio sapere cosa è e lo voglio sapere da te.- sibila.

Qualcosa mi stringe la bocca dello stomaco, non è ansia, è paura. 

-Non è niente, veramente! Ora dammelo!- cerco di prenderlo dalle sue mani ma capisco che forse non è proprio il caso vista la sua espressione.

-Alice.- respira. -Voglio sapere cos'è.- chiude gli occhi.

Osservo il ragazzo di fronte a me. Il chiarore della luna lo illumina, potrebbe essere tutto perfetto se non fosse per il mio tempismo pessimo.. Fisso ancora il ragazzo in mutande che è stato mio e solamente mio per una notte. Per questa notte che doveva essere perfetta, senza alcun problema.  Che quello che ci siamo sussurrati mentre eravamo un corpo solo è verità senza alcun inganno. Che quello che sta scritto in quella lista era vero fino a poco tempo fa, ma non posso dirglielo. Sarei una codarda, ormai l'ha vista, deve sapere che mostro sono. Non posso più scappare. 

-E' una lettera.- sospiro sedendomi sul letto. 

-E perchè la stavi togliendo dal mio zaino?- si volta appena, non del tutto. La sua schiena è tesa, posso vedere ogni muscolo muoversi per il nervosismo.

Ingoio rumorosamente. E' il momento di farlo. E' questo. Non ho scuse.

-Vuoi saperlo davvero?- sorrido quando si volta. Annuisce e fissa il pezzo di carta ancora chiuso tra le sue mani. 

-E' un regalo per te.- cerco di nascondere il dolore che provo. Ogni parola che dico è un pugnalata che mi sto dando da sola.

-Un regalo..- sussurra. -E non potevi darmela? Dovevi nasconderla?- aggrotta le sopracciglia. 

-Voglio che tu sappia una cosa.- prendo le mie scarpe. 

-Che stai facendo?- chiede velocemente. 

-Tra meno di una settimana si torna alle nostre vite.- annuncio evitando le sue domande. -Quel che c'è scritto nella lettera cambierà per sempre la tua vita.- allaccio le scarpe e mi alzo. 

-Che vuol dire? Alice non dirmi che è un altro gioco ti prego.- è disperato. 

Sento gli occhi pizzicarmi, tremo cercando di continuare a fingere. 

-E' stato un piacere.- sussurro sentendo l'amaro in gola stringermi e portarmi giù sul fondo. 

-Che stai facendo? Alice non uscire da questa cazzo di stanza!- grida nel panico. Mi volto tenendo stretta la maniglia della porta e lo guardo. 

-Devo andare Lucas.- sussurro cercando di mantenere quest'apparente maschera. Maschera fatta di cattiveria e finzione. 

-Se rimani strappo questo foglio, non mi interessa quello che c'è scritto.- grida.

Fa male, come se mi stessero strappando un pezzo di cuore. E fa male perchè l'ho voluto io. Non avevo mai capito quanto potesse far male lasciare una persona, ma io devo farlo. Non mi tiro indietro, non avrebbe alcun senso. E' l'unica cosa che sto portando a termine, l'unica. 

-Ci sentiamo.- chiudo gli occhi ed esco dalla sua stanza.

Resto ferma sulla porta chiusa e mi accascio sul pavimento freddo. Mi porto le mani sugli occhi e piango. Piango perchè era una scommessa, un gioco. Piango perchè doveva andare così. Piango perchè lo sarebbe venuto a sapere a prescindere, perchè a lui, tante cose non posso nasconderle. Perchè mi conosce meglio di quanto io conosca me stessa. 

ALICE l.hTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang