XXXV 'Fermami'

3K 203 105
                                    

Capitolo corretto il 03/04/2017

E' un anno nuovo quindi... Buona lettura :P

Mi sembra di esser tornata ai primi giorni che stavo in questo schifosissimo posto. Ho evitato Lucas per una settimana, il che sembrerebbe fantastico se non fosse per il fatto che non mi sono presentata a nessun laboratorio e che mi restano meno di cinque giorni per organizzare una schifosissima festa. Inoltre ho evitato sapientemente le telefonate della mia famiglia. Ti pare che mi metto a sentire anche le loro lamentele? Di sicuro mia madre starà organizzando una cena con le amiche del golf e volete sapere quale sarà il menù? Come primo piatto la notizia bomba, 'mia figlia Alice non ha vinto quell'insulsa borsa di studio' e come secondo piatto il fantomatico ' Io glielo avevo detto'. Il dessert sarà a base di insulti nei miei confronti.

Che gran figata la mia vita.

C'è una spiegazione logica però a tutto questo. Lui sa che io ho paura, lui sa che tutta questa situazione mi sta dando alla testa. E io sono irrimediabilmente attratta dai suoi occhi e dai suoi capelli troppo biondi.

Si esatto, in una settimana di isolamento ho avuto modo di ammettere a me stessa che il biondino mi piace. E non poco. E questo non mi da pace. Per niente. Sono sempre dell'idea che ammettere di avere un problema non è il primo passo per risolverlo, ma è il primo passo per diventare pazzi. Pazzi da legare.

Ho avuto anche modo di organizzare tutte le mie scoperte, facendo mente locale sto iniziando a capire quale fosse lo scopo del mio L.H.

Entro in mensa non curante di osservare le persone, credo che Cass se la sia presa per il mio comportamento ma non posso fare a meno di evitarla. Lei sta sempre con loro e se anche io sto con loro, non riesco a farmi passare l'influenza chiamata Lucas. E' tipo un virus intestinale, è una cosa assurda.

Cammino verso il buffet, ovviamente passo accanto al loro tavolo. Appena mi vedono smettono di parlare, non vedo il biondo, magari è a chiacchierare con Lauren. Mi ha baciata ancora, dicendomi che a questo, non si può dare una definizione.

Che diavolo vuol dire che non si può dare una definizione?! E' un problema, ed ogni problema ha la sua soluzione. Però in questa settimana in cui non gli ho rivolto parola, si è intrattenuto con Lauren. E' questo che mi fa imbestialire.

Cioè, tu devi venire da me anche se io non ti parlo, no che te ne vai dalle altre, altrimenti ti strappo tutti i capelli, uno ad uno.

No, questo è un discorso da psicopatica gelosa, non devo e posso farlo.

Vedete? Il problema Lucas mi ha resa ancor più indisponente e cattiva.

Scuoto la testa mentre aspetto il mio turno. Fa caldo, ormai maggio è inoltrato. Manca così poco alla fine di tutto che spero solo di arrivarci indenne. Sapete no, stare troppo tempo a contatto con la propria mente fa impazzire e io sono decisamente sulla strada giusta per finire in un centro di pazzi.

Prendo il mio vassoio e vado al mio nuovo tavolo, quando mi avvicino noto che qualcuno occupa il mio posto.

E' il mio nuovo tavolo e questo tizio è seduto sulla mia sedia.

-Puoi alzarti?!- chiedo sbuffando.

-Ci sono altre cinque sedie libere, a meno che non siano tutte occupate dal tuo odio nei miei confronti.- risponde stizzito il ragazzo, ha qualcosa di familiare. Indossa un berretto nero girato, con la visiera rivolta verso la schiena.

-Senti, forse non ci siamo capiti.. Devi alzarti, questo è il mio tavolo e quella è la mia sedia.- sbuffo ancora.

Quando si volta sento qualcosa bloccarmi il petto. E' lui, come diavolo ho fatto a non rendermene conto?! Si è fatto crescere la barba? Perchè invece di provare un senso di odio, provo uno strano senso di attrazione nei suoi confronti?! E' la barba, ne sono sicura.

ALICE l.hWhere stories live. Discover now