PARTE TERZA - Capitolo 10 (X, prosegue...)

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   L'orecchio percepì qualcosa, ma la testa lì per lì non volle riconoscere quel rumore. Un suono che continuò a vibrare insistente nell'aria, invitando al risveglio i riflessi di Dave. I suoi occhi erano gonfi ed arrossati, ancora bagnati agli angoli. Non c'era solo quel rumore lontano, tanto famigliare ma al momento irriconoscibile, bensì gravava un'urgenza ben più impellente.

   I suoi neuroni ordinarono più volte agli occhi di aprirsi, ma un risultato apprezzabile lo si ottenne al terzo o quarto tentativo. La pelle del viso era ancora fresca ed umida, in contrasto con le labbra e la lingua aride; il collo risultava fastidiosamente sudato.

   La vista non ebbe difficoltà particolari al momento del risveglio vero e proprio, poiché in camera da letto filtrava dall'esterno solo la debola luce della luna. In realtà, si era aspettato un risveglio decisamente diverso, immerso nella luce morbida e rassicurante di una nuova mattina, una giornata diversa e serena, da trascorrere correndo (...ecco un'altra cosa che non faccio da molto tempo...), giocando con i cani, dimenticando il dolore della sera precedente (...niente di meglio...). Invece il dolore poteva essere ancora lì nascosto (...sicuramente mi sta aspettando al varco, per potersi divertire ancora un po' con me...).

   Invece tutta Greenville dormiva ancora.

UN DOLORE OSCURO (prosecuzione)Where stories live. Discover now