PARTE TERZA - Capitolo 10 (III, prosegue...)

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   <<Calma Ice, che c'è?>>

   Il cane dagli occhi di ghiaccio sembrava il più irrequieto.

   In uno stato prossimo al panico, con le immagini di Ellen, e del suo braccio puntato verso un punto indefinito, ancora incollate alla mente (chissà per quale motivo, chissà perché alla situazione di agitazione che si era venuta a creare era stata associata proprio quella immagine), Dave fece scattare la chiusura centralizzata dell'autovettura e poi azionò, quasi senza accorgersene, l'apertura automatica del cancello.

   L'impeto di Ice si accentuò ed il cane saltò, con un balzo agile, sul sedile posteriore, continuando a mostrare i denti bianchi ed affilati al lunotto posteriore dell'auto. Anche l'aggressività di It si manifestò con sempre maggiore vigore, questa volta nella direzione del giardino della casa, sulla sinistra rispetto alla posizione dalla quale l'auto riprese a muoversi.

   Dave si spostò di qualche metro avanti, lungo il vialetto che portava al corpo principale della villa, azionando subito dopo il telecomando del cancello, questa volta per poterlo richiudere. Scrutò attentamente nell'oscurità in entrambe le direzioni indicate dai cani, ma attraverso i vetri appannati dell'auto non vide nulla, a parte la sagoma scura degli alberi alla sua sinistra, ed il cancello che si richiudeva con un pesante tonfo metallico dietro di loro.

   Riposando le mani sul volante e sul pomello del cambio, si accorse di quanto effettivamente stesse sudando. La mano che innestò la prima, soffriva anche di un leggero tremito.

UN DOLORE OSCURO (prosecuzione)Where stories live. Discover now