Scuote la testa e prende le sue cose, prima di aprire la porta si ferma.

-Potresti non dire in giro che ho dormito qui? Non vorrei che le persone si facessero strane idee.- 

-Vai al diavolo.- grido. Alza le mani in segno di resa e sparisce dalla mia visuale. Mi siedo sul letto e fisso le coperte. In pratica mi ha appena confessato che dormire con me è stato come dormire con un sacco di patate. Mi brucia. Eppure ieri sera mi ha fatto quel complimento.. Io non ci sto capendo veramente niente. 

Quando qualcuno mi chiederà come è stato passare la nottata a York risponderò che è stata la notte più brutta della mia vita.

Non credi di esagerare? Eppure mi sembra che hai dormito divinamente..

Scuoto la testa. Se inizio a parlare anche con la mia coscienza qui divento pazza. 

Mi vesto e scendo per fare colazione. Le persone si scansano, credo di avere un'espressione orrida. Potrei uccidere qualcuno. E so già chi è quel qualcuno. 

A passo pesante mi dirigo verso la zona bar, o quello che è. Il tavolo è pieno di cose da mangiare, dalle uova strapazzate al bacon croccante. Ecco, una cosa così intendevo quando dicevo di dover migliorare il menù del collegio. Afferro un piatto e prendo da mangiare, il mio caffè latte e vado verso Cass. 

Sbatto violentemente il piatto sul tavolo, Calum, Lucas e Cassandra smettono immediatamente di parlare. 

-Il primo che mi rivolgerà parola farà una brutta fine.- sibilo. 

Cass annuisce nascondendo una risatina e Calum camuffa il suo sorriso dietro la tazza. 

-Ti credi la padrona del mondo?! Se vogliamo parlare parliamo.-

-Lucas..- sospiro. -Non capisco per quale fottuto motivo tu mi stia rivolgendo la parola, abbiamo qualcosa da dirci?! No. Quindi, evita di parlarmi, guardarmi e pensarmi.- lo fulmino con lo sguardo.

-Chi ti capisce è bravo.- borbotta abbassando lo sguardo sul suo piatto.

-Per le nove dobbiamo andare a prendere il treno.- Cass sussurra lievemente.

-Mmh.- borbotto bevendo il mio caffè latte. 

La colazione passa velocemente in un silenzio abissale. Lucas mi guarda. Sfacciato e subdolo. Provo un senso di odio nei suoi confronti che nessuna parola potrà mai descrivere. 

Dopo aver preso le nostre cose, Cass preferisce passare il restante del tempo con Calum. Più tardi indagherò su cosa sia successo. Trascino il mio corpo stanco e penso. Ho un diario su cui indagare, ho una lista da portare a termine.. Magari anche studiare qualcosa, ma non ho il tempo necessario per fare tutto. Il diario è la cosa che più mi turba, così vuoto.. Sicuramente c'è qualcosa, nascosta certo, ma c'è qualcosa. Insomma dev'esserci per forza qualcosa. Il problema è solo capire cosa nasconde. 

Mentre siamo in stazione mi rendo conto che Lucas non c'è. Mi avvicino verso Cass.

-Dov'è il biondo?- sussurro.

-Sono andati a casa, torneranno più tardi.- sorride.

-Come è andata la nottata?- chiedo assumendo un tono distaccato. 

-Bene.- parla velocemente, con la coda dell'occhio mi accorgo che è arrossita.

-Bene, bene?!- alzo le sopracciglia ripetutamente, mi da una leggera spinta e si copre la faccia.

-No, non così bene.. E la tua?- è imbarazzata.

-Uno schifo. Abbiamo bevuto e giocato ad uno stupido gioco e poi ci siamo addormentati.- non sto mentendo dai, è quasi la verità.

ALICE l.hWhere stories live. Discover now