XXIII 'Non ci capisco più niente'

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Alice non fermarti, non fermarti, continua a camminare. Non fermarti.

-Ciao.- lo saluto e vorrei prendermi a schiaffi.

Cazzarola. Non faccio mai quello che penso.

-Ciao, stai meglio?- sorride.

-Decisamente.- quasi ringhio.

-Okay, allora buona giornata.- sorride ancora e cammina verso il tavolo. 

Resto ferma e mi giro a guardarlo. Mi ha appena augurato una buona giornata?! Tutto qui? Nessun commento? Nessuna frase offensiva? Niente di niente?! 

Ma che diavolo. 

Noto Cassandra sbracciarsi. Mi sta salutando e sta dicendo che devo andare da lei?! Sospiro e mi incammino verso di lei. Il problema è che è al tavolo con l'allegra combriccola. Mi fermo di fronte a loro.

-Buongiorno!- sorride Ash. -Ti sei persa delle scene epiche!- 

Calum arrossisce. 

-Del tipo? Qualcuno ha rischiato la vita?- ringhio in direzione di Lucas che mi sta evitando.

Mi sta evitando?! Ma che diavolo.

-No, Calum ha vomitato nel momento stesso della torta procurando un disgusto generale.- ride Cass.

-E JJ si è dato alla disperazione quando te ne sei andata. Credo che tu gli piaccia.- annuisce Ash.

-Non ho vomitato.- borbotta Calum.

-Noo! E ti sei persa anche la fuga romantica di Luke e Charlotte.- sorride perfidamente Michael.

-Menomale altrimenti avrei vomitato insieme a Calum.- ruoto gli occhi al cielo. -Detto questo, vi auguro una buona giornata.- sibilo guardando Lucas e me ne vado.

Ma che diavolo mi prende?! Non ne ho la più pallida idea. 

Mentre cammino sento qualcuno seguirmi, per un secondo immagino sia il biondino ma quando vedo ricci ribelli superarmi sospiro.

-Ti devo raccontare delle cose al limite del controllo umano.- sussurra.

-Del tipo?- chiedo curiosa.

-Dopo che te ne sei andata, è arrivata la torta. Lucas si è fatto dare la fiaschetta da Calum e se l'è scolata. Diciamo che l'alcool lo ha reso una strana persona. Ha iniziato a borbottare cose, a cercarti. E' tipo impazzito. Poi però se ne è andato con Charlotte in camera..- sussurra.

-Cosa?- sono stranamente euforica.

-Si e non sai la cosa più interessante. Alle quattro del mattino è andato a bussare per le camere del nostro corridoio.. Ti cercava. Ha scoperto che non eri nella stanza che gli avevi detto. Calum è venuto a svegliarmi. E' stata una scena epica.- ride.

-No, non è una cosa epica. E' un danno! Non deve sapere in che camera sono!- grido.

-Lo so tranquilla, ho già sistemato questa faccenda. Sei nella duecentodieci, quella all'angolo con il corridoio nord.- sorride felice.

-Grazie.- sussurro. -E' venuto davvero a cercarmi?- 

-Sì. Era in preda alla collera, diceva che ti odiava. Siamo stati svegli fino alle cinque del mattino per rassicurarlo. Strano che tu non abbia sentito nulla.- riflette.

-Bhè, mi sono svegliata sul pavimento e non mi ricordavo nemmeno come ci fossi arrivata in camera, quindi direi che si spiega tutto.- 

-Resta il fatto che.. Dovreste ammettere a voi stessi che non state più giocando.- sentenzia dal nulla.

ALICE l.hWhere stories live. Discover now