XXII 'Hai la verità sotto al naso'

Start from the beginning
                                    

Ghigno ed esco.

Che sia maledetto per aver risvegliato la mia voglia di rovinargli la vita.

* * *

Sono le cinque e trenta del mattino, ho dormito tre ore e l'unica cosa che sono riuscita a metabolizzare è che lo odio con tutto il mio cuore. Cammino frustrata avanti ed indietro. Devo trovare qualcosa di sensato da fare. Non posso semplicemente farlo cadere di fronte a tutti, non posso tirargli addosso un banco, anche se la voglia di farlo è molto alta.. Devo colpirlo, devo trovare il suo fottuto punto debole. Insomma la vendetta va studiata, elaborata, memorizzata. Non posso accontentarmi di qualche stupido scherzo da bambini.

Osservo la lista del mio L.H.

Perchè lui è riuscito ad elaborare tutte queste cose così intelligenti mentre io sono così senza idee? Rileggo per filo e per segno tutti i punti della lista.

-Come diavolo ho fatto ad essere così stupida.- sussurro esaltata.

Leggo attentamente le sue parole. Non è un punto o una cosa da fare, è per lo più uno sfogo. Alquanto inquietante

29) Odio questa situazione. Lei harovinato tutto ed io ho promesso cose non posso mantenere. Ma chediavolo mi prende? Dovrei essere un egoista senza scrupoli mentre ora. Ora me ne sto seduto in camera a fissare l'armadio. Sono unidiota.

La parola armadio è sottolineata, come se volesse farmi capire che qualcosa è cambiato.

Mi alzo e osservo l'imponente ammasso di legno bianco. E' dalla prima notte che sono strettamente convinta che ci sia qualcosa di manomesso.

Respiro e lo fisso. Come diavolo lo sposto? Dovrei chiedere aiuto a qualcuno..

No. Devo farlo da sola.

Armata di un'insolita rabbia e frustrazione, mischiata a voglia di vincere, cerco di spostarlo tirandolo verso il centro della stanza.

Mi verrà l'ernia. Si. Ne sono strettamente convinta.

Dopo almeno dieci minuti di imprecazioni e sforzi sovrumani, riesco a spostarlo di poco. Sorrido vittoriosa.

Okay. Non può essere vero. Cioè, mi sono fatta un mazzo come una casa per spostare questo stupido coso e cosa trovo?! Una piccola scatola?!

Dai.

Per favore.

Vi prego.

Cerco di afferrare la scatola con la punta delle mie dita, questa scena mi ricorda quando ho rubato il fascicolo. Sorrido inconsciamente.

Riesco a prendere la scatola e mi siedo per terra. Quando la apro sono confusa.

Vi sono quattro fogliettini ripiegati in maniera confusa. Sono estremamente piccoli.

Non capisco, davvero io non capisco.

Ne apro uno e leggo ad alta voce.

-M. sono stranamente confuso sul mio essere. E' così strano?! Ci sono in ballo troppi sentimenti.-

Ne prendo un altro e continuo a leggere.

-C. credo che quest'anno sarà memorabile. Come posso confessargli una cosa così stupida?-

-A. credo che ci siano troppi segreti che ci porteranno a rovinare la nostra amicizia e questa cosa di scrivere i nostri pensieri è ridicola.-

Il quarto fogliettino è bianco, non c'è scritto niente. Come se qualcuno lo avesse sostituito.

ALICE l.hWhere stories live. Discover now