"I'm unstoppable
I'm a Porsche with no brakes
I'm invincible
Yeah, I win every single game..."

«TJ che succede?»
«Ti sei ripreso dalla vacanza?» sghignazza. Che stronzo sbruffone! È sempre il solito.
Passo una mano sul viso. «Smettila di scherzare non sono proprio dell'umore e potrei farti fuori per questo. Dimmi cosa succede».
Sento dei rumori in sottofondo. «Ok amico ma stai calmo. Ci tengo alla mia pelle. Devi raggiungerci, ci sono novità», parla con qualcuno nel frattempo.
«Ok, sarò lì tra un paio di minuti». Stacco il telefono e lancio uno sguardo al piatto pieno di sandwich. Ne afferro uno e recuperando le chiavi del suv corro dal mio amico.

Sono le nove di sera. Un'altra giornata del cavolo sta passando. Tara ha inviato un messaggio. Tornerà domani a casa. La cosa mi rende parecchio nervoso. Poteva rimanere dove era ancora qualche altro giorno e lasciarmi libero di dare sfogo alla rabbia che continuo a sentire nel profondo del cuore. Raggiungo mia sorella e Mark nel loro appartamento. Il rapporto tra i due, è tornato quello di un tempo se non rafforzato maggiormente. I due hanno un modo di amarsi tutto loro.
Busso alla porta e ad aprirmi c'è lei. Sorride raggiante stampandomi un bacio affettuoso sulla guancia. «Aspettavamo te per iniziare a mangiare». A braccetto mi trascina in soggiorno. Mark è seduto sul divano sta stappando due birre. Lo saluto con il pugno e siedo sfinito sulla poltrona libera rossa.
Anya apre i cartoni di pizza e inizia a dividerla come ha sempre fatto per avere pezzi diversi. È una strana mania la sua ma con il tempo mi sono adattato a tutto. Solo una cosa non riesco proprio a superare: la lontananza con la mia Emma.
Ero così emozionato, così ansioso di rivederla. Mi sono appostato tra la folla come uno di quei giornalisti sotto casa sua. Non è stato difficile trovarla. Vive in un quartiere piccolo pieno di persone gentili e di vecchio stampo. A poca distanza un supermercato sempre aperto, un fioraio e una caffetteria. Il palazzo era uno di quelli vecchi di mattoni rossi ma sono sicuro che il suo appartamento sia sistemato nel suo modo preciso e pratico. Ricordo ancora la sua stanza. Quel pannello pieno di post-it e foto. Chissà se ne tiene ancora uno sulla parete.
«Da domani iniziamo con i preparativi!», Anya batte le mani e i suoi occhi si illuminano mentre sorride amorevolmente a Mark.
«Come stai?», biascica lui pulendo gli angoli della bocca con un tovagliolo bianco con i decori azzurri. Lo so che sono curiosi.
«Starò meglio quando tutto questo sarà finito», sospiro e addento un altro trancio di pizza. Devo mantenermi lucido se voglio affrontare queste giornate spossanti.
«Non vuoi raccontarci cosa hai visto?»
La curiosità di mia sorella ha sicuramente un secondo fine. La conosco da quando è nata e so che quando tenta di nascondere qualcosa come i suoi pensieri finisce sempre per commettere un passo falso. «Se ti stai chiedendo se ha davvero il ragazzo, la risposta è sì!» bevo un sorso di birra per placare l'incendio diramato sul petto dopo avere ripensato alle sporche mani di quel coglione sulla mia bellissima Emma.
«Li hai visti insieme?» Mark lancia uno sguardo complice a mia sorella. Anche lui ormai è un libro aperto per me.
«Verranno insieme al matrimonio», pulisco le mani. Sto rispondendo alle loro domande inespresse.
Anya manda giù a fatica il morso di pizza piccante. «Lei stava bene?»
Mastico lentamente ripensando al suo sguardo. Era ferita certo ma lo guardava con quegli occhi trasognanti e limpidi...
«Si, stava bene. Era solo un po' ammaccata ma stava bene», brontolo.
Mark unisce le mani. Un cattivo segno. Sta per dire la sua. «Amico sai che le voglio bene e sai che voglio bene anche a te. Sei come un fratello per me. Cerca di non fare cazzate ok?»
Con tutto quello che immaginavo potesse dire, questa è la cosa più assurda. «Cosa dovrei fare? Lei era la con lui, era felice, mentre io mi nascondevo e la seguivo per poterla ammirare ancora qualche altro minuto... È stato davvero...», scuoto la testa stropicciando gli occhi.
Anya si alza abbracciandomi. «Mi dispiace fratellone! Sono sicura che lei ti ami ancora. Sta solo avendo una sbandata per quel tipo».
«Una sbandata?», la guardo come un pazzo con occhi sgranati e bocca spalancata. «Lo guardava come guardava me a Las Vegas erano come due...», scuoto la testa alzandomi e inizio a camminare avanti e indietro.
Mark si piega sui gomiti. «Riesci a resistere fino al giorno del matrimonio?»
Aggrotto la fronte. Posso resistere? Posso davvero riuscire a non commettere altri errori?
Mi fermo al centro di questo soggiorno troppo piccolo e pieno di colore. «Devo», replico deciso.
«Quello che intendo è: riesci a non dare di matto per qualche altra settimana ancora?»
Rifletto su un momento di troppo. La paura di commettere qualche follia e mandare all'aria ogni progetto c'è sempre. Posso trattenermi per queste settimane?
Immagini di Emma abbracciata a quel tipo da copertina mi investono. Sento un dolore acuto al petto e l'aria diventa irrespirabile. Come diavolo è potuto succedere a noi? Come siamo arrivati a questo punto?
Stringo i pugni e annuisco una volta. Devo riuscire a frenare ogni mio istinto. Lei starà bene in queste settimane e poi quando ci rivedremo, le dirò tutto quanto e se me lo permetterà, ritornerò nella sua vita e saremo felici. Non farò più nessun errore. Riuscirò a farmi perdonare e ad essere un ragazzo migliore per lei, per me.

N/A:
~ Ehi come va? Sono riuscita a pubblicare questo nuovo capitolo su Ethan. Come avete letto, è andato a Vancouver ma il viaggio per lui, non è andato come aveva sperato. È rimasto colpito dai gesti di Parker verso Emma e dalle attenzioni che quest'ultima dava al ragazzo. Ovviamente qui ora voi direte che Ethan è dolcissimo e sta soffrendo. (È VERO!)
Il giorno dei matrimoni si avvicina.
Cosa succederà in queste poche settimane?
Ethan riuscirà a farsi perdonare? Riuscirà a trattenere ogni istinto di protezione e amore nei confronti di Emma?  A voi i commenti e le teorie (come sempre vi dico che le ADORO!!!)
Comunque volevo ringraziare davvero tutti voi per avere continuato a leggere e sostenere questa storia. Mi scuso per gli errori, per avervi delusi in alcune parti e per non essere ancora riuscita a soddisfare la vostra curiosità. (No, su questo non mi sento in colpa ihih). La canzone di oggi è dei The Script. Spero vi piaccia il testo. Sembrano canzoni scritte a pennello per Ethan. (Se volete che io inserisca una canzone che vi piace in questi capitoli, scrivetela pure nei commenti andrò a cercare il testo e poi vi tagghero').
Ok, non voglio rompervi ancora le pal... ehm scatole. Commentate e votate se vi va, mi fa più che piacere; Passate una buona serata!!! GRAZIE di ❤️ team #EMVANS ~

Unstoppable 2Where stories live. Discover now