Chapter 63

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POV Niall

Il tempo è passato così velocemente che trovo impossibile credere che siamo già su un aereo per tornare a casa. Sia a me che a Chloë dispiace dover tornare in Irlanda nelle nostre vecchie vite, ma che cosa possiamo farci? La vita non è fatta di rose e fiori, giusto? Lei ha un lavoro e io... be', io non ho nulla da fare, ma devo trovarmi qualcosa. Non posso restare per tutta la vita a casa a non fare nulla, anch'io dovrò lavorare.

Ultimamente nella mia testa frulla l'idea di prendere il posto di mio padre, come ha detto mia nonna. Io e lei non andiamo molto d'accordo, ma questa volta non posso darle torto. In qualche modo l'azienda di famiglia deve andare avanti e non avrebbe molto senso se il posto di mio padre lo prendesse qualcuno che non è del nostro sangue. Ma non so se sarebbe la cosa giusta da fare, se è la decisione giusta per me. Non so se sono in grado di tenere in vita questa azienda che la mia famiglia tiene da molto tempo, ho paura di essere io la causa di una crisi.

"A cosa stai pensando?" mi chiede Chloë, facendomi ritornare nella realtà.

Ha la testa poggiata sulla mia spalla, con le dita delle mani intrecciate con le mie. Questa vacanza in Italia ha rafforzato molto il nostro rapporto, ci ha resi più uniti, forse un po' troppo, perché entrambi non riusciamo a stare lontani l'uno dall'altra. Sia io che lei non volevamo tornare a casa, infatti ieri sera speravamo che la sveglia non avesse suonato, avvertendoci che era arrivato il momento di tornare a casa. Purtroppo quella sveglia ha suonato, come se fosse stato un avvertimento che dovevamo tornare nella nostra vera vita.

"Al futuro." Rispondo alla domanda di Chloë e lei alza la testa, lanciandomi uno sguardo confuso e allo stesso tempo interrogatorio. "Sto pensando se prendere il posto di mio padre o no nell'azienda."

"Davvero?" Mi chiede sorpresa e io annuisco. Ci sto pensando veramente, niente scherzi.

"L'azienda è di famiglia ed è rimasta in vita per un lungo periodo. Sarebbe folle darla in mano ad uno sconosciuto che non fa parte della mia famiglia. Inoltre so quanto mio padre ci tiene che io prenda il suo posto. Da bambino non faceva altro che dirmi cosa stava facendo, ma poi ha smesso."

"E perché ha smesso?"

Rimango in silenzio per pochi secondi, finché non trovo la vera ragione per cui mio padre ha smesso di parlarmi del suo lavoro. "Ha visto che non ero interessato. L'ultima volta che mi raccontava del suo lavoro avevo diciassette anni e a dir la verità non me ne fregava proprio niente di quello che faceva. Non prestavo attenzione a tutto ciò che stava dicendo e così non mi ha più parlato dell'azienda. Soltanto mia nonna ha insistito e lo hai visto anche te che finora non fa altro che assillarmi."

Abbasso lo sguardo, sentendo i sensi di colpa crescere in me. Solo ora mi rendo conto che non ascoltare le parole di mio padre non è stata una bella mossa. L'ho deluso e so che credeva in me, ma a me non fregava nulla. Pensavo che era una cosa davvero inutile e ora che ci penso mi sento un mostro. Forse è stata per questa ragione che ci siamo un po' allontanati l'uno dall'altro.

Chloë continua a guardarmi, in attesa che io continui.

"So di essere stato un idiota e che ho deluso mio padre, ma ho paura che se prendo in mano l'azienda di famiglia finirò per portarla in crisi."

Sento Chloë sospirare. Si stacca da me e improvvisamente sento le sue mani prendermi il viso, accarezzandomi delicatamente. Il suo tocco riesce a farmi sentire meglio e sono felice che sia lei a farmi sentire in questo modo. Mi costringe a guardarla negli occhi e per un momento mi perdo nel suo bellissimo sguardo.

Unexpected Love || Niall Horan || [Diall Fanfiction]Where stories live. Discover now