CAPITOLO XLIV

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- Non fare la difficile, dovrei essere io quella incazzata tra le due.
Quel sorrisetto che ha stampato in faccia è a metà tra l'essere beffardo e malizioso.
- Non ne vedo il motivo.
- L'ultima volta che ti ho vista mi hai dato un pugno in faccia, se non ricordo male.
- Beh, se non te lo ricordi posso rinfrescarti la memoria.- dico, girandomi finalmente verso di  lei, per guardarla in faccia. - Dimmi cosa vuoi o vattene, non me ne frega un cazzo di te.
- Che fine avevi fatto? Ho sentito molte voci su di te.
- Credi a tutte le voci che vuoi, non devo darti spiegazioni.
- Più ti incazzi più sei bella, lo sai vero?
Si stava avvicinando pericolosamente a me, sempre con quel suo sorriso da stronza.
- C'è qualche problema qui?
Era Camila, che si era messa esattamente tra me e Yvette, con un movimento veloce.
- Nessuno, ma è un piacere rivederti Camila.
- Sarebbe quasi stato un piacere anche per me, se tu non stessi parlando con la mia ragazza.
Mi aveva davvero definita "la sua ragazza", non potevo crederci.
- Ah, state insieme adesso? Rende la cosa più interessante.
- Sarebbe molto più interessante se tu te ne andassi e le lasciassi in pace, prima che qualcuno ti faccia male.- interviene Dinah, apparsa da non so bene dove.
Yvette alza le mani in segno di resa, e se ne va sconfitta.
- La tua ragazza? - chiedo a Camila una volta rimaste sole.
- Non vedo cosa dovrebbe impedircelo adesso.
- Usciamo un secondo.
Prendo Camila per mano e esco dal locale, e ci fermiamo nel parcheggio appena fuori.
- Ho detto qualcosa di male? - mi dice, mentre il suo sorriso piano piano abbandona il suo viso, preoccupata di aver sbagliato qualcosa.
- No, ma pensavo che finché non sarei stata completamente fuori da tutto non volessi stare con me.- rispondo sincera.
- Quello che hai fatto oggi Lauren è stata una grande dimostrazione da parte tua come lo è stata parlarmi delle pillole che ti aveva dato, mentre potevi nasconderle e prenderle senza dirci niente. Tu sai quanto sono stata male a vederti il quelle condizioni qualche settimana fa, lo sai perfettamente, ed hai scelto di stare bene, prima di tutto per te stessa, ma anch'essi far star bene me. Io ti amo, e tu ami, non c'è niente che si può mettere in mezzo a noi due, non c'è la droga, la prostituzione e necessità di nascondere i tuoi sentimenti. Ho sperato per anni di arrivare a questo preciso momento e non ho intenzione di tirarmi indietro, ma se tu vuoi sei libera di farlo.-
Non mi sarei mai tirata indietro, non sarei mai più scappata da quello che provavo per lei e questa consapevolezza non mi avrebbe mai abbandonata.
Mi avvicino a lei, in attesa di una risposta, e la bacio, come a voler rispondere con quel gesto.
Metto una mano tra i suoi capelli e una sul suo fianco e approfondisco il bacio, fino a farlo diventare uno dei più belli finora.
Era tutto al posto giusto, e non avrei cambiato niente.
- Voglio stare con te Camz, ti prometto che farò di tutto per non farti più del male. - dico, a un centimetro dal suo viso, con il suo respiro sulle mie labbra.
- È un onore per me, Jauregui.

È arrivato il momento di spostarmi a casa di Ally.
Ieri sera io e Camila ci siamo messe insieme, e stamattina a scuola abbiamo passato il tempo a tenerci per mano, come una normalissima coppia.
Ci sono stati degli sguardi un po' strani, ma c'era da aspettarselo.
Adesso sono a casa di Camila che preparo le valigie, e vedo la mia ragazza agitarsi intorno a me, cercando di rendersi utile ma risultando solo nervosa.
- Ehi Camz ma che hai?
- Nulla, sto cercando di aiutarti.
- Ehi- dico prendendola per i fianchi, costringendola a guardarmi in faccia.- che hai?
- Proprio ora che ci siamo messe insieme tu devi andare da Ally, speravo di potermi godere di più la mia ragazza a casa mia.
Non alza la testa, continua a tenerla bassa, un po' triste.
- Continueremo a vederci come prima, ogni volta che vorrai, e tutti i giorni a scuola, sarai sempre al primo posto per me.
Annuisce a testa bassa, ma con il sorriso, per poi alzare la testa e lasciarmi un veloce bacio sulle labbra.
- Ho finito qui, mi accompagni?
Nel giro di dieci minuti, in cui ringrazio e saluto la sua famiglia, saliamo in macchina e ci dirigiamo da Ally.
Quando arriviamo scendo di macchina, saluto Camila con un bacio e scendo dirigendomi alla porta.
Ad aprirmi è proprio Ally che con un grande sorriso mi fa entrare.
- Ti ho preparato un letto dove al solito, sai dove sono le cose, non hai bisogno che ti spieghi niente, è anche casa tua questa.
- Grazie, cercherò di non farti problemi.- rispondo ridendo.
- Me ne daresti in ogni caso, non mi aspetto niente di diverso.- dice facendomi l'occhiolino.
- C'è solo una regola in casa mia: te e Mila vi dovete dare una regolata qui dentro, non voglio sorprendervi a fare chissà cosa, va bene?
- Mi sembra un buon compromesso.
Ed entrambe scoppiamo a ridere, perché so che è la prima ad essere felice per noi.

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M💕

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