CAPITOLO XVI

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LAUREN POV
La mattina mi sveglio un po' agitata con una sola domanda in testa: voglio continuare a stare con Brad?
La risposta non sono sicura di averla.
Ci tengo a lui e non voglio perderlo, ma mi sembra di illuderlo.
Quando arrivo a scuola in macchina con Dinah e le altre non vedo Brad all'entrata con Bea e Tristan come al solito.
- Bea, dov'è Brad? - dico appena raggiungo la mia amica.
- Entra un'ora dopo, noi lo raggiungiamo, vieni?
Mi volto indietro a guardare le ragazze che mi stavano aspettando, per decidere che fare. Camila mi guarda insistentemente, ma non posso lasciare che i miei pensieri su di lei mi offuschino la mente proprio ora.
- Va bene andiamo, avverto le altre.
Dopo aver parlato con le altre, faccio per andarmene e Camila mi ferma.
- Fai quello che ti senti Lolo, se ti rende felice non fartelo scappare.
Le annuisco e mi volto, per raggiungere Bea.
Me ne vado in fretta perché la volta di urlare stava per prendere il sopravvento su di me.
La persona che mi consiglia di prendere la scelta che mi rende felice è proprio quella che mi renderebbe felice e allo stesso tempo mi distrugge.
Ho la mia felicità a un metro da me, ma non posso raggiungerla, perché quello che provo è sbagliato, innaturale.
Raggiungo la macchina di Tristan, e salgo.
Andiamo nello stesso bar in cui io e Bea siamo andate quando abbiamo saltato la scuola insieme.
Brad non è lì, ma noi intanto ci sediamo.
- Ma dov'è? - chiedo spazientita, presa dall'ansia.
- Doveva portare della roba a un suo amico che sta dall'altra parte della città, ora arriva.- mi tranquillizza Tristan.
Ordiniamo tre caffè, e ci accendiamo una sigaretta.
Mentre spengo la mia sigaretta vedo arrivare Brad.
Si vede dal suo sguardo che è sorpreso di vedermi li.
Si siede con noi, salutandomi mantenendo le distanze.
Dopo aver bevuto il suo caffè, ci alziamo per tornare a scuola.
Brad si avvia alla macchina da solo, e Bea e Tristan vanno verso la loro macchina.
- Posso venire con te?
- Certo. - lo dice con un espressione felice, perché non se lo aspettava, magari pensa che tra noi sia finita di nuovo, come l'altra volta.
- Brad forse dovremo parlare.
- Si, hai ragione.
Accosta la macchina in un parcheggio quasi vuoto lungo la strada per scuola, si slaccia la cintura e si gira verso di me.
- Laur io davvero non capisco, pensavo andasse tutto bene tra di noi, che è successo l'altra sera?
- Io non lo so, avevo paura di rovinare tutto correndo troppo..- dico, è la spiegazione più ragionevole che riesco a trovare.
Mentre lo guardo capisco di non potermi permettere di perdere una persona come lui, che tiene a me in questo modo, solo per i miei assurdi sentimenti per Camila.
Respingerò i miei sentimenti, li sopprimerò e li lascerò morire, devo pensare solo al ragazzo che ho davanti.
- Se tu me lo avessi detto non ci avrei neanche provato, lo sai, non mi interessa.
- Hai ragione Brad.. Mi dispiace, non dovevo scappare in quel modo, ma ero ubriaca, fatta, ero fuori di me, non ero in grado di affrontare una discussione su questo in quelle condizioni.
- Laur tranquilla, tutto chiarito tra di noi?
- Certo.
Mi sporgo dal mio sedile per avvicinarmi a lui, e gli lascio un bacio sulle labbra, ma appena mi allontano, lui insegue le mie labbra per continuare il bacio.
- Dobbiamo festeggiare, che dici?
Sul suo viso appare un immenso sorriso, lo stesso che faccio anche io appena vedo l'erba nelle sue mani, mentre prepara la canna.
Dopo aver fumato, abbiamo passato almeno due ore a parlare e a cantare come stupidi le canzoni alla radio.
- Brad ci siamo totalmente dimenticati della scuola.
Scoppiamo a ridere, completamente fatti, non ce ne fregava niente, in quel momento tutto ciò che era al di fuori di quella macchina non aveva importanza.
Solo quando è quasi ora di tornare a casa prendo il telefono per controllare le notifiche.
Trovo due chiamate perse da parte di Normani e qualche messaggio

Da Camila:
Dove sei finita? Hai deciso di non venire? Comunque visto che domani iniziano le vacanze, stasera andiamo a una festa a casa di Austin tutte insieme, ci sei?

Rispondo al messaggio, dicendole che sarei venuta, e mando un messaggio a Mani per dirle che ero rimasta con Brad.
- Stasera vieni alla festa di Austin?
- Si, ti volevo chiedere se venivi, ti devo passare a prendere?
- No tranquillo, vengo con le ragazze e poi stiamo insieme alla festa.
La cosa più bella di Brad è che mi lasciava liberamente decidere come gestire il mio tempo tra lui e le mie amiche, ed io ero molto felice di come stavo dividendo il mio tempo, riuscivo a stare un po' con tutti, senza trascurare nessuno.
- Andiamo da Bea? Non ho voglia di tornare a casa.
- Va bene Brad, mando un messaggio a mia madre.
Mentre andiamo verso casa di Bea mi accendo una sigaretta, abbasso leggermente il finestrino per far circolare l'aria, ma non troppo perché oggi è abbastanza freddo.
Nel garage di Bea facciamo le stesse cose ogni volta, non mi stupisce vedere Tristan e Brad preparare delle canne appena arrivati lì.
Non ci annoiavamo mai, anche se le giornate lì erano sempre uguali e ripetitive: birra, fumare, giocare a carte, baciarsi con il proprio fidanzato.
Il fumo ci rendeva uniti, felici e spensierati.
Quando eravamo lì tutti i problemi rimanevano fuori dalla porta.
Bea non faceva altro che ridere alle facce buffe di Brad e Tristan era quello che teneva sempre la situazione sotto controllo, divertendosi e bevendo una birra dopo l'altra, come tutti noi d'altra parte.
Io invece ero quella che stava seduta, a fumare, guardando il fumo che usciva dalla mia bocca, cercando di liberare la mente e scappare da me stessa, da quello che ero.
Avrei fatto qualsiasi cosa per non avere certi pensieri in testa, chiunque avrebbe pensato che io fossi pazza.
Non potevo parlarne, non potevo fare niente finché non mi fossi decisa a affrontare quello che mi stava succedendo.
Ma non era questo il momento, per adesso volevo solo scappare.

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Hola gente!
Questo capitolo non è il massimo, ma tra studio e problemi personali è difficile trovare un momento in cui io possa scrivere 😩
Domenica aggiornerò con un nuovo capitolo, votate e commentate!
🖖🏻

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