CAPITOLO XXV

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LAUREN POV
Era sera ormai, il Natale era finalmente finito, mi piace stare con la mia famiglia, ma non sono dell'umore per stare tra la gente di questi tempi.
Chiamo Ally, per chiederle di uscire a bere qualcosa.
- Ally - dico appena mi risponde.- usciamo? Andiamo a bere qualcosa?
- Va bene, ti passo a prendere tra dieci minuti, chiedo anche alle altre se vogliono venire?
- Ehm.. In realtà preferirei di no stasera.
- Va bene, ho capito, preparati che arrivo.
Vado subito a cambiarmi, per mettermi qualcosa di meno elegante del vestito che avevo indossato per questa giornata.
Ally non tarda ad arrivare, infatti è già qui.
Entro in macchina e mi finisco di mettere il mascara, per poi dargli l'okey per partire.
Quando arriviamo nel locale, la musica è bassa, e le luci soffuse.
Ci sediamo in un angolo e ordiniamo da bere.
Ally ordina un analcolico, visto che deve guidare, io una vodka liscia.
- Non credi sia un po' pesante?
- Ormai sono abituata.
- Purtroppo si..
- Vado un attimo in bagno, scusami.
Vado in bagno a prendere una pillola, non so se sarei in grado di continuare la conversazione altrimenti, anche se ormai l'effetto che mi da la pillola per me è un abitudine.
Torno al tavolo, e prima di sedermi mi sistemo i capelli da un lato.
- Come stai?
- Non lo so, ho paura di aver rovinato tutto.
- Non potevi nasconderlo per sempre.
- Si invece. Questa storia o avrebbe distrutto me o la nostra amicizia. Preferivo stare in silenzio e lasciarmi distruggere piuttosto che perderla.
- Laur ma non lo sai ancora se hai distrutto tutto.- mi guarda con gli occhi pieni di compassione, di fronte a me, una persona che crede di aver perso tutto, la persona che ama, se stessa.
- E se l'ho fatto Ally? Che farò? Come farò senza di lei? Sento che mi manca già l'aria.
In quel momento vedo la porta del locale poco affollato aprirsi, e una sagoma entrare.
Non metto subito a fuoco la persona che ho di fronte, ma poi la riconosco: è la ragazza che è andata a letto con Camila, la mia Camz.
Non ho raccontato a Ally quello che ho visto, non lo farò, lo farà Camila se vuole.
- Vado a prendere qualcos'altro da bere.
Vado verso il bancone dove si trova la ragazza, e mi metto di fianco a lei, decisa a guardarla meglio.
- Un'altra vodka liscia, grazie.
- Ci vai pesante vedo.
A parlare era stata proprio lei, e quando mi volto la trovo intenta a guardarmi.
- Sei Lauren vero?
Come faceva a sapere chi ero se io non avevo la minima idea di chi fosse?
- Sono Yvette. Bea mi ha parlato tantissimo di te, quella ragazza di adora. Mi ha fatto vedere almeno cento volte le sue foto con te.
- Si, sono io.
- Che ci fai qui?
- Sono con Ally a bere qualcosa.
Rispondo fredda, mentre la guardo mi viene in mente che le labbra con cui mi sta parlando sono le stesse che hanno baciato ogni parte del corpo di Camila.
Quel pensiero mi fece venire voglia di colpirla, per fargli male, il male che stavo provando dentro al petto.
- Che fai dopo?
- Temo niente che ti possa interessare.
- Che c'è? Non ti piaccio?
- No, anzi, sei molto bella.
- Qual è il problema allora?
Mi volto verso di lei, la guardo negli occhi. Sento che non riesce a sostenere il mio sguardo, evidentemente i miei occhi riflettono quello che sto provando adesso: odio puro.
- Tu sei la ragazza che ho visto entrare in casa di Camila.
- Si, ma tu come...
- Quindi - la interrompo bruscamente - tu sei la ragazza che le ha fatto perdere la verginità. E sei anche la ragazza che ora ci sta provando con me.
- Beh ecco..
- Questo - la interrompo di nuovo, sentendo il nervosismo salire a livelli allarmanti.- significa che adesso potrei avere molta voglia di colpirti.
Mi sto avvicinando a lei in maniera pericolosa, l'alcol nel sangue ha le sue colpe, le nocche mi stanno bianche da quanto sto stringendo i pugni.
- Lo, che cazzo stai facendo?
Mi volto e vedo Ally, che mi prende istintivamente per un braccio , tirandomi via da Yvette.
Ally è spaventata dal mio sguardo cattivo.
- Andiamo via, prima che tu combini qualche guaio.
- Chiamami se vuoi. - mi dice Yvette, facendomi l'occhiolino e dandomi un foglietto con il suo numero.
Quella ragazza mi fa venire il mal di stomaco dal disgusto.
Esco dal locale seguita da Ally, che si assicura che io non torni indietro, e quando mi trovo sulla soglia, strappo il foglietto, facendo in modo che Yvette veda il mio gesto.
In risposta mi porge un sorrisetto compiaciuto, di una che non si arrende.

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Hola gente!
Sono contenta che lo storia vi stia piacendo, grazie mille!
M
🖖🏻

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