Capitolo 26

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'Ei! Megan!' Urlò il ragazzo fuori casa mia. Non seppi spiegare il perché del mio gesto poco carino nei suoi confronti . Chiudere la porta in faccia a qualcuno non fu una cosa molto intelligente, o ben pensata.

Mi ricordai di Jack e di quel ragazzo che era fuori da porta di casa mia. Non mi ricordai il suo nome, ma appena aprì la porta mi venne in mente.

Matteo. O almeno, questo era quello che mi ricordai.

'Scusami' Riuscì a dire, ma le mie guance si tinsero lergermente di rosso. Non tanto per la vergogna.

'E per cosa ?' Io lo guardai come per dirgli "Non prendermi in giro, sai benissimo di cosa si tratta", così lui continuò. 'Oh... Per quello. Non preuccuparti!' Disse infine.

'Quindi, ehm... Matteo giusto?' Chiesi come per fargli dire "dì, che é giusto o mi seppelisco". Lui annuì e io fui molto più felice.

'Cosa ci fai qui? A casa mia intendo' Sentì alcuni rumori provocati da i miei zii, e poi un urletto da parte di Elena.

'Volevo dirti che l'ospedale mi ha inviato un messaggio e diceva che Jack é uscito dall'ospedale!' Disse con un pizzico di eccitazione ed enfasi nelle sue parole. Come biasimarlo.

'Lo so. Ma perché hanno inviato un messaggio anche a te? ' Chiesi ancora, sempre più incuriosita. Di solito i messaggi li inviano ai parenti, oppure a persone che dice il paziente.

'Infatti. Io sono stato una tra le persone che Jack ha detto di informare, se vuoi delle spiegazioni chiedi a lui' La sua voce era divertita.

'Ok' Dissi soltanto. 'Scusami, non mi sono accorta che ti ho lascito sull'uscio della porta. Entra pure'

'Permesso' Disse guardandosi in torno. 'Me la ricordavo più piccola' Sorrise ammirando il soggiorno.

'Ricordavo? Vuol dire che sei stato già qui in passato? Eppure io non mi ricordo'

'Sì, quando ero piccolo. Jack veniva sempre qui, ricordo che non voleva mai stare a casa con sua madre, ed ecco il perché se ne é andato in Italia. A volte ho visti anche te, eri piccola, e avevi sempre la tua treccia, ogni volta le cambiavi la posizione.' Ci misimo a ridere per la sua affermazione.

Ma io, non mi ricordavo lo stesso di lui, però per non farlo sentire l'unico a ricordarsi del tutto, mi inventai che me lo ricordavo. 'Sì, ora ricordo. Amavo molto i miei capelli'

'Ricordi solo dei tuoi adorati capelli, e non di me, giusto?' Chiese ovviamente.

'Sì... Ma come hai fatto a capirlo! Io sono un'attrice bravissima.' Protestai, lamentandomi.

'Beh l'ho capito, non appena mi hai chiamato "Matteo".' Rise beffardamente. 'Mi chiamo Matthew Espinosa, e se tu ti ricordassi almeno un po di me, sapresti che tutti mi chiamano Matt, e che odio quando mi chiamano "Matteo" all'italiana.

Fantastico. Pensai. 'Scusami tanto, davvero. Come facevo a ricordamelo, se non mi ricordo proprio di te.'

'Va beh, non importa. Facciamo finta che ci siamo appena conosciuti, quindi, adesso io ritornerò fuori dalla porta ed entrerò qui come un perfetto sconosciuto' Risi alle sue parole, ma con un cenno della testa accettai.

Lui tornò fuori dalla porta, e dopo poco suonò. 'Ciao, tu dovresti essere Megan... Beh vorrei avvisarla che suo cugino è all'ospedale e che dovremmo andarlo a prendere. Ah comunque io sono Matthew, ma puo chiamarmi Matt'

'Sì, sono io, Megan. Si lo so, dovremmo andare a prendere mio cugino. Vuole entrare , mentre aspettiamo i miei zii?'

'Con grande piacere' E da lì, dalla sua voce strana e dai nostri comportamenti così estranei, ci misimo a ridere come matti.

'Va bene, va bene. Adesso basta' Riuscì a dire lui, tra una risata e l'altra. Forse stavo incominciando a ricordamelo.

Smisimo di ridere, e ci rimase impresso sul viso un sorriso. Il suo era perfetto, stampato sul suo volto come un perfetto dipinto. Come se Michelangelo o Leonardo , fossero risorti solo per dipingerglielo.

Come un quadro un po imperfetto, ma allo stesso tempo stupendo.

'Posso abbracciarti?' Mi chiese sussurrando questi dolci parole.

'Certo' Risposi con lo stesso tono di voce.

Le sue braccia mi cinsero la vita e le mie erano avvolte al suo collo, essendo più bassa, misi la mia testa sul suo petto, ispirando il suo magnifico odore.

'Megan!' Mi sentì chiamare in lontananza, ma non mi staccai dall'abbraccio che forse mi era mancato così tanto in questo tempo.

'Megan son... Megan, cosa stai facendo?!'

E solo in quel momento capì di essere nei guai.

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Mi piace troppo finire i capitoli con l'effetto "sorprise". Ahaha.

Pubblico prima perché in soli pochi giorni siamo arrivati a 100 visualizzazioni, per il capitolo precedente, e quindi grazie.♡♡

Ho anche notato che ( secondo me) vi sta piacendo il "giochino".

Quindi...

?Giochino¿
/Vi sta piacendo il giochino? Se sì, quanti da una scala da 1 a 10?/

#Mely XOXO

•Secrets•||Cameron Dallas#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora